Nausea e vomito all'inizio della gravidanza

DiEmily E. Bunce, MD, Wake Forest School of Medicine;
Robert P. Heine, MD, Wake Forest School of Medicine
Revisionato/Rivisto giu 2021
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Fino all’80% delle donne in gravidanza soffre in qualche modo di nausea e vomito, sintomi comuni e più seri nel primo trimestre. Sebbene vengano definiti malessere mattutino, possono insorgere in qualsiasi momento della giornata. I sintomi variano da lievi a gravi.

L’iperemesi gravidica è una forma grave e persistente di vomito che si manifesta in gravidanza, che può raggiungere un livello tale da determinare perdita di peso e disidratazione. Le donne con questo disturbo non assorbono energia sufficiente attraverso l’alimentazione, così l’organismo degrada i grassi con conseguente accumulo di prodotti di scarto (chetoni), una situazione chiamata chetosi. La chetosi genera stanchezza, alito cattivo e altri sintomi. Le donne con iperemesi gravidica spesso sono così disidratate che il bilancio elettrolitico, necessario per il normale funzionamento dell’organismo, risulta stravolto.

Le donne che presentano episodi occasionali di vomito con aumento di peso e senza disidratazione non sono affette da iperemesi gravidica. Il malessere mattutino e l’iperemesi gravidica in genere tendono a risolversi nel secondo trimestre.

Cause

Di solito, nausea e vomito durante la gravidanza sono correlati alla gravidanza stessa, ma a volte dipendono da altri disturbi.

Cause comuni

Le cause più comuni di nausea e vomito durante la gravidanza sono

  • malessere mattutino (la più comune)

  • iperemesi gravidica

  • gastroenterite (infezione del tratto digerente)

Le cause della nausea mattutina e dell’iperemesi gravidica non sono chiare, i sintomi potrebbero tuttavia essere correlati a un aumento dei livelli di due ormoni durante la gravidanza: la gonadotropina corionica umana (Human Chorionic Gonadotropin, hCG), prodotta dalla placenta all’inizio della gravidanza, e gli estrogeni, che aiutano a portare avanti la gravidanza. I livelli di estrogeno risultano particolarmente elevati nelle donne che soffrono di iperemesi gravidica. Inoltre, ormoni come il progesterone (prodotti continuamente durante la gravidanza) possono rallentare il movimento del contenuto dello stomaco contribuendo eventualmente alla nausea e al vomito.

Cause meno comuni

Talvolta le vitamine prenatali associate al ferro possono causare nausea, Raramente, grave vomito persistente causato da una mola idatiforme (crescita anomala della placenta, con o senza un feto, dovuta a un ovulo fecondato in modo anomalo).

Le cause di nausea e vomito non correlate alla gravidanza includono

  • Disturbi addominali come appendicite, un blocco dell’intestino (occlusione intestinale) o infiammazione della cistifellea (colecisti)

  • Disturbi cerebrali, come cefalee gravi (in particolare emicranie), sanguinamento all'interno del cervello (emorragia intracranica) e, raramente, un aumento della pressione all'interno del cervello (aumento della pressione intracranica), che può essere causato da vari disturbi, come infezioni, tumori o emorragie

Tuttavia questi disturbi di solito causano anche altri sintomi più evidenti, come dolori addominali o mal di testa.

Valutazione

I medici cercano innanzitutto di stabilire se la nausea e il vomito sono dovuti a disturbi gravi, solo dopo aver escluso le altre cause giungono alla diagnosi di malessere mattutino e iperemesi gravidica.

Segnali d’allarme

Nelle donne in gravidanza che hanno vomito, i seguenti sintomi sono causa di preoccupazione:

  • Dolore addominale

  • Segni di disidratazione, come ridotta minzione, minore sudorazione, aumento della sete, bocca secca, battito cardiaco accelerato e vertigini nell’assumere la posizione eretta

  • Febbre

  • Vomito contenente striature di sangue, nere (simili a grani di caffè) o verdi

  • Assenza di movimenti fetali dopo 24 settimane di gravidanza

  • Confusione, debolezza o intorpidimento di un lato del corpo, problemi di eloquio o della vista oppure torpore

  • Vomito persistente o che peggiora

Quando rivolgersi a un medico

Le donne con segnali d’allarme devono rivolgersi al medico immediatamente, come pure quelle con vomito particolarmente grave o che peggiora.

È opportuno che anche le donne che non presentano segnali d’allarme parlino con un medico, che può aiutarle a decidere se e quando devono farsi visitare in base alla natura e alla gravità dei sintomi. Per le donne con nausea e vomito da lieve a moderato, che non hanno perso peso e sono in grado di tenere i liquidi sotto controllo potrebbe non essere necessario consultare un medico, a meno che i sintomi non peggiorino.

Come si comporta il medico

Il medico dapprima pone domande sui sintomi e sull’anamnesi medica. Esegue quindi un esame obiettivo. I risultati dell’esame obiettivo e dell’anamnesi spesso suggeriscono al medico una causa e gli eventuali esami da effettuare (tabella Alcune cause e caratteristiche della nausea e del vomito all’inizio della gravidanza).

Domande riguardo al vomito:

  • Quando è cominciato

  • Quanto dura

  • Quanti episodi al giorno si verificano

  • Se qualcosa lo allevia o lo peggiora

  • Che aspetto ha

  • In quali quantità

Il medico chiede alla donna se ha altri sintomi, in particolare dolore addominale, diarrea e stipsi, e in che modo essi influiscono su di lei o sulla sua famiglia, se riesce a lavorare e a prendersi cura dei figli. Le chiede inoltre se ha avuto vomito nelle precedenti gravidanze, se ha subito interventi chirurgici a livello addominale e se fa uso di farmaci che possono indurre il vomito.

Durante l’esame obiettivo, il medico ricerca innanzitutto i segni di disturbi gravi, come pressione sanguigna troppo bassa o troppo alta, febbre, stato confusionale e indolenza. Può essere condotto un esame pelvico per ricercare evidenze di una mole idatiforme e altre anomalie.

Questa informazione consente al medico di stabilire se il vomito dipende dalla gravidanza o da altri disturbi. Ad esempio, il vomito è probabilmente dovuto alla gravidanza nei seguenti casi:

  • ha inizio durante il 1° trimestre

  • dura o si ripresenta per diversi giorni o settimane

  • non è accompagnato da dolore addominale

Il vomito dipende probabilmente da altri disturbi nei seguenti casi:

  • ha inizio dopo il 1° trimestre

  • è accompagnato da dolore addominale, diarrea o entrambi

Tabella

Esami

Spesso i medici posizionano un dispositivo ecodoppler manuale sull’addome della donna per sentire il battito cardiaco del feto. In assenza di battito entro il tempo previsto (intorno alle 11 settimane), è possibile una diagnosi di mole idatiforme.

Se la donna vomita spesso o appare disidratata o in caso di sospetta mole idatiforme, si procede con appositi esami, a seconda del disturbo sospettato dal medico:

  • Iperemesi gravidica: analisi delle urine (per misurare i livelli di chetoni) ed eventualmente esami del sangue (per misurare i livelli degli elettroliti e di altre sostanze)

  • Mola idatiforme: Ecografia della pelvi

  • Un disturbo non correlato alla gravidanza: esami specifici per il disturbo

Trattamento

Se il vomito è dovuto a un disturbo particolare, si procede con il trattamento del disturbo. Se il vomito è correlato alla gravidanza, si può intervenire con modifiche della dieta o delle abitudini alimentari:

  • Bere o mangiare piccole quantità ma più spesso (5-6 piccoli pasti al giorno)

  • Mangiare prima di avere fame

  • Mangiare solo cibi leggeri, come banane, riso, purea di mele e pane tostato asciutto (la cosiddetta dieta BRAT: bananas, rice, applesauce, dry toast)

  • Tenere dei cracker sul comodino per mangiarne uno o due al risveglio prima di alzarsi

  • Bere bibite gassate (frizzanti)

Se il vomito è determinato dalla disidratazione, si somministrano liquidi per via endovenosa. Se il vomito persiste sono opportuni il ricovero in ospedale e la somministrazione di zucchero (glucosio), elettroliti e talvolta vitamine per via endovenosa insieme ai liquidi. Una volta fermato il vomito, si possono somministrare liquidi per via orale. Se la donna riesce a trattenere i liquidi, può cominciare ad assumere piccole ma frequenti porzioni di alimenti leggeri. Le dimensioni delle porzioni possono essere aumentate se le pazienti le tollerano.

Se necessario, si possono somministrare farmaci per alleviare la nausea (antiemetici), scegliendoli fra quelli più sicuri per la gravidanza. Innanzitutto la vitamina B6. Se risulta inefficace, si somministra un altro farmaco (doxilamina, metoclopramide, ondansetron o prometazina).

Zenzero (disponibile sotto forma di capsule o lecca-lecca), agopuntura, cerotti per il mal d’auto e ipnosi possono essere d’aiuto, analogamente al passaggio dalle vitamine prenatali a vitamine masticabili con folato per bambini.

Di rado la perdita di peso continua e i sintomi persistono malgrado il trattamento. A quel punto la donna deve essere alimentata mediante un sondino che attraverso il naso e la gola scende nell’intestino tenue. L’alimentazione con sondino viene continuata per il tempo necessario.

Punti principali

  • Di solito la nausea e il vomito in gravidanza non causano perdita di peso o altri problemi e si risolvono prima o durante il 2° trimestre.

  • L’iperemesi gravidica è una forma grave e persistente di vomito che si manifesta in gravidanza, è meno frequente e può provocare disidratazione e perdita di peso.

  • Nausea e vomito possono dipendere da disturbi non correlati alla gravidanza, come gastroenterite, infezione del tratto urinario o, raramente, blocco intestinale.

  • Modificare la dieta può contribuire ad alleviare la nausea e il vomito leggeri correlati alla gravidanza,

  • ma se la donna è affetta da iperemesi gravidica si disidrata e può avere bisogno di fluidi per via endovenosa.