I batteri del genere Nocardia possono infettare i polmoni, quando vengono inalati, e la pelle, quando penetrano attraverso una ferita o un’abrasione cutanea.
La sintomatologia varia in funzione della sede dell’infezione, ovvero se interessa i polmoni (in genere causa tosse, febbre, brividi, dolore toracico, debolezza e inappetenza) o la pelle (provoca ascessi che possono rompersi con fuoriuscita di pus).
Per diagnosticare la nocardiosi, un campione di tessuto infetto viene esaminato al microscopio o inviato in laboratorio per la coltura.
La nocardiosi viene trattata con uno o più antibiotici.
(Vedere anche Panoramica sui batteri Panoramica sui batteri I batteri sono organismi unicellulari microscopici. Rientrano tra le forme di vita più antiche conosciute sulla terra. Esistono migliaia di tipi diversi di batteri, che vivono in tutti gli ambienti... maggiori informazioni .)
Diverse specie di Nocardia possono infettare l’uomo. Nocardia asteroides solitamente causa infezioni del polmone e infezioni sistemiche. Un’altra specie solitamente provoca infezioni della pelle, soprattutto in coloro che risiedono in Paesi con clima tropicale.
L’infezione si contrae tramite:
L’inalazione di polvere contenente batteri del genere Nocardia, con conseguente infezione polmonare.
La penetrazione di terra o acqua contenente i batteri nella pelle, attraverso una ferita o un’abrasione, con conseguente infezione cutanea.
La nocardiosi si trasmette raramente da persona a persona.
I batteri del genere Nocardia possono diffondersi nei tessuti vicini o, attraverso il flusso sanguigno, infettare qualsiasi organo del corpo. Il cervello, la pelle, i reni, le ossa o i muscoli sono interessati con maggiore frequenza e negli organi si possono formare ascessi (sacche piene di pus).
La nocardiosi si manifesta in tutto il mondo e a qualsiasi età, ma è più comune tra gli anziani, soprattutto negli uomini, e nelle persone il cui sistema immunitario è compromesso. Il rischio di contrarre la nocardiosi è maggiore in presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni che indeboliscono il sistema immunitario:
Presenza di determinati tipi di cancro (come il linfoma di Hodgkin Linfoma di Hodgkin Il linfoma di Hodgkin è un tumore che interessa un tipo di globuli bianchi detti linfociti e si distingue dagli altri linfomi per la presenza di un particolare tipo di cellula tumorale, definita... maggiori informazioni )
Assunzione di dosi elevate di corticosteroidi o di altri farmaci che sopprimono il sistema immunitario Alcuni farmaci che possono causare immunodeficienza
Presenza di malattie polmonari
Presenza di infezione da HIV in stadio avanzato/ AIDS Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) L’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è un’infezione virale che distrugge progressivamente alcuni globuli bianchi e può causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired... maggiori informazioni
Dato che si presenta nelle persone il cui sistema immunitario è compromesso, la nocardiosi è considerata un’infezione opportunistica. Tuttavia, circa il 20-30% delle persone colpite non presenta patologie o condizioni che aumentano il rischio.
Negli Stati Uniti, si stima che si verifichino tra 500 e 1.000 nuovi casi di nocardiosi ogni anno.
Sintomi della nocardiosi
La sintomatologia della nocardiosi può essere di breve durata (acuta) o diventare persistente (cronica).
Infezione polmonare
Quando sono interessati i polmoni, solitamente i sintomi comprendono tosse, febbre, brividi, dolore toracico, debolezza, inappetenza e perdita di peso.
Infezione cutanea
Se l’infezione colpisce la pelle, frequentemente si formano ascessi nella pelle o nei tessuti sottostanti. La pelle interessata può essere dura, arrossata, calda e dolente alla palpazione. Può formarsi un nodulo contenente pus che può diffondersi nei tessuti sottocutanei o attraverso i vasi linfatici Panoramica sulle malattie linfatiche . Tra il nodulo e la pelle possono formarsi dei canali, attraverso i quali il pus può fuoriuscire all’esterno.
Infezioni cerebrali
Fino alla metà dei pazienti con nocardiosi presenta una diffusione dell’infezione al cervello, con formazione di una raccolta di pus (ascesso). Un ascesso cerebrale provoca cefalee gravi e sintomi quali debolezza, stato confusionale e crisi convulsive.
Diagnosi della nocardiosi
Esame microscopico o colturale
Il medico può diagnosticare la nocardiosi con l’identificazione dei batteri del genere Nocardia in un campione di tessuto infetto esaminato al microscopio. Oppure può inviare il campione di tessuto infetto in laboratorio per far crescere (in coltura) i batteri, se presenti, e identificarli. Il tessuto infetto viene individuato durante un esame obiettivo oppure radiograficamente o con altri esami di diagnostica per immagini.
Nel caso vengano identificati, i batteri del genere Nocardia sono sottoposti ad analisi per scoprire quali siano gli antibiotici efficaci (una procedura chiamata test di sensibilità agli antibiotici, o antibiogramma Test per rilevare la sensibilità di un microrganismo ai farmaci antimicrobici Le malattie infettive sono causate da microrganismi, come batteri, virus, miceti e parassiti. I medici sospettano un’infezione sulla base della sintomatologia, dei risultati dell’esame obiettivo... maggiori informazioni ).
Trattamento della nocardiosi
Antibiotici
La nocardiosi viene trattata con uno o più antibiotici per un lungo periodo. Frequentemente si impiega il trimetoprim-sulfametoxazolo. In presenza di sistema immunitario indebolito o di infezione disseminata, è necessario assumere un secondo antibiotico. Il trattamento viene avviato prima di ottenere i risultati degli esami, ed eventualmente può essere modificato in seguito ai risultati dell’antibiogramma.
Gli ascessi in genere devono essere aperti e drenati e il tessuto morto deve essere asportato chirurgicamente.
Prognosi della nocardiosi
In assenza di trattamento, la nocardiosi polmonare o quella disseminata sono solitamente fatali.
Persino con un appropriato trattamento antibiotico, il decesso di verifica in circa il 10% dei soggetti nei quali l’infezione interessa solo i polmoni e in oltre il 50% dei soggetti con sistema immunitario compromesso e infezione diffusa.
La maggior parte delle infezioni cutanee si risolve con il trattamento antibiotico.