Il metronidazolo è un antibiotico usato per trattare infezioni pelviche, addominali, gengivali, dentali e dei tessuti molli, e gli ascessi polmonari o cerebrali. Inoltre, è il farmaco di scelta per alcune infezioni protozoarie, come l’amebiasi, la giardiasi intestinale e la vaginite da Trichomonas, e per l’infezione batterica definita vaginosi batterica. Il tinidazolo è un antibiotico affine, usato principalmente per trattare le stesse infezioni da protozoi e la vaginosi batterica.
Il metronidazolo agisce interrompendo la produzione batterica del materiale genetico. Ciò determina la morte dei batteri. Il tinidazolo agisce in modo simile.
Di norma, il metronidazolo si assume per via orale, ma può essere somministrato anche per via endovenosa. Il tinidazolo viene assunto per via orale.
Il metronidazolo e il tinidazolo possono interferire con il metabolismo dell’alcol e causare effetti collaterali sgradevoli simili ai postumi di una sbornia, come nausea, vomito, vampate di calore e mal di testa. L’alcol deve essere evitato durante l’assunzione di metronidazolo o tinidazolo e nei 3 giorni successivi all’ultima dose.
Metronidazole and Tinidazole
Usi comuni |
Alcuni effetti collaterali |
Per metronidazolo e tinidazolo: Infezioni causate da certi protozoi, ad esempio Trichomonas vaginalis, Entamoeba histolytica e Giardia lamblia, e per la vaginosi batterica Per metronidazolo: Infezioni batteriche pelviche e addominali |
Nausea, vomito* Mal di testa* Vampate di calore* Sapore metallico Intorpidimento e formicolio delle mani e dei piedi (neuropatia periferica) Urine scure |
* Questi effetti collaterali si manifestano soprattutto se i farmaci vengono assunti con alcol. |
(Vedere anche Panoramica sugli antibiotici)
Uso di metronidazolo o tinidazolo durante la gravidanza e l’allattamento al seno
L’uso di metronidazolo e tinidazolo deve essere evitato durante il 1º trimestre di gravidanza perché può causare difetti congeniti (vedere anche Uso di farmaci in gravidanza).
Le donne in allattamento non devono assumere il metronidazolo né il tinidazolo (vedere anche Uso di farmaci durante l’allattamento).