La paragonimiasi è l'infezione causata dal parassita polmonare Paragonimus westermani e specie affini. L'uomo si infetta consumando crostacei di acqua dolce crudi, in salamoia o poco cotti. La maggior parte delle infezioni è asintomatica, ma i sintomi polmonari possono verificarsi, tra cui tosse cronica, dolore toracico, dispnea ed emottisi. Possono comparire anche reazioni cutanee allergiche e alterazioni del sistema nervoso centrale, come convulsioni, afasia, paresi e disturbi visivi, dovuti a vermi ectopici. La diagnosi si basa sull'identificazione delle uova nell'espettorato, nelle feci o nel liquido pleurico o peritoneale. Sono disponibili anche test sierologici. Il praziquantel rappresenta il trattamento di scelta.
I trematodi sono vermi piatti che infestano varie parti del corpo (p. es., i vasi sanguigni, il tratto gastrointestinale, i polmoni o il fegato), a seconda della specie.
Benché esistano > 30 specie di Paragonimus e 10 di queste possono infettare gli esseri umani, il P. westermani è la causa più frequente di malattia.
Le aree endemiche più importanti si trovano in Asia, principalmente in Corea, Giappone, Taiwan, negli altopiani della Cina e nelle Filippine.
Focolai endemici di altri Paragonimus spp si trovano anche in Africa Occidentale e in alcune zone dell'America meridionale e centrale. Il P. kellicotti ha causato infezioni nell'uomo in Nord America.
Vedi anche the World Health Organization (WHO) and Centers for Disease Control and Prevention (CDC) information on paragonimiasis.
Fisiopatologia della paragonimiasi
Le uova espulse con l'espettorato o con le feci maturano in acqua dolce in 2-3 settimane, dopodiché si schiudono liberando i miracidi, il primo stadio larvale. I miracidi infettano le lumache; lì si sviluppano, si moltiplicano, e alla fine vengono liberati sotto forma di cercarie (la forma larvale che nuota liberamente). Le cercarie penetrano nei granchi o nei gamberi di acqua dolce e si incistano formando metacercarie. L'uomo si infetta consumando crostacei crudi, in salamoia o poco cotti. Le metacercarie vengono liberate nel tratto gastrointestinale dell'uomo, e penetrano la parete intestinale, si spostano nella cavità peritoneale e, attraverso il diaframma, nella cavità pleurica; una volta arrivate nel tessuto polmonare, diventano incapsulate, e si sviluppano in vermi adulti ermafroditi, che producono uova. I vermi adulti hanno una taglia compresa tra 7,5 e 12 mm per 4 o 6 mm. Dai polmoni, le uova escono dal corpo attraverso la saliva che è espulsa con tosse e sputi o ingerite e passate nelle feci.
I vermi possono migrare e svilupparsi anche nel cervello, nel fegato, nei linfonodi, nella cute e nel midollo spinale. Tuttavia, in questi organi, il ciclo di vita non può essere completato perché le uova non hanno modo di uscire dal corpo. Le forme adulte possono vivere fino a 20-25 anni.
Image from the Centers for Disease Control and Prevention Image Library.
Oltre all'uomo, gli altri ospiti possono essere maiali, cani e diverse specie feline.
Sintomatologia della paragonimiasi
La maggior parte delle persone con paragonimiasi è asintomatica; tuttavia, durante l'invasione e la migrazione dei parassiti, si possono sviluppare diarrea, dolore addominale, febbre, tosse, orticaria, epatosplenomegalia, anomalie polmonari ed eosinofilia.
Durante la fase cronica la maggior parte del danno è a carico dei polmoni ma possono essere coinvolti anche altri organi. L'infezione polmonare si sviluppa lentamente e i sintomi comprendono tosse cronica, dolore toracico, emottisi e dispnea; il quadro clinico somiglia alla tubercolosi, con cui viene spesso confusa.
Le infezioni cerebrali si presentano spesso entro un anno dall'insorgenza della malattia polmonare e appaiono come lesioni occupanti spazio. L'infezione cerebrale può portare a convulsioni, afasia, paresi, e disturbi visivi.
Lesioni allergiche cutanee dovute alla migrazione del parassita, simili a quelle da larve migrans cutanea, sono comunemente osservate nelle infezioni da P. skrjabini ma si verificano anche nel caso di altre specie.
Diagnosi della paragonimiasi
Esame microscopico dell'espettorato e delle feci
Test sierologici per rilevare gli anticorpi
La diagnosi di paragonimiasi si basa sull'identificazione delle caratteristiche uova grandi e opercolate nell'escreato o nelle feci. Occasionalmente, le uova possono essere riscontrate nel liquido pleurico o peritoneale. Può essere difficoltoso individuare le uova, poiché esse vengono liberate in maniera intermittente e in numero ridotto. Le tecniche di concentrazione aumentano la sensibilità.
I test sierologici per identificare gli anticorpi sono utili nelle infezioni lievi e nella diagnosi di paragonimiasi extrapolmonare.
I raggi X forniscono dati aggiuntivi ma non sono diagnostici; la RX e la TC del torace possono mostrare un infiltrato diffuso, noduli, lesioni ad anello, cavitazioni, opacità lineari, ascessi polmonari, versamento pleurico e/o pneumotorace.
Trattamento della paragonimiasi
Praziquantel
Il praziquantel 25 mg/kg per via orale 3 volte/die per 2 giorni è il farmaco di scelta per la paragonimiasi.
Il triclabendazolo è un trattamento accettabile in zone in cui è disponibile; il dosaggio è di 10 mg/kg una volta per via orale a stomaco pieno o, per le infezioni gravi, 2 dosi di 10 mg/kg a stomaco pieno 12 h a parte.
Il praziquantel viene usato nel trattamento delle infezioni extrapolmonari, ma in questi casi possono essere necessari cicli ripetuti di terapia.
Per le infezioni cerebrali, un breve ciclo di corticosteroidi può essere somministrato con praziquantel per ridurre la risposta infiammatoria indotta dai trematodi morenti.
Il trattamento chirurgico può essere necessario per asportare lesioni cutanee, o più raramente, cisti cerebrali.
La migliore forma di prevenzione consiste nell'evitare il consumo di granchi e gamberi d'acqua dolce crudi o poco cotti provenienti da acque endemiche.