La stenosi laringotracheale si riferisce a un restringimento delle vie aeree che interessa la laringe e la trachea. Può essere congenita, ma può essere causata anche da una malattia specifica, essere la conseguenza di un trattamento medico o non avere una causa evidente.
La stenosi laringotracheale si riferisce al restringimento di parti delle vie aeree superiori. Può essere causata da malattie sistemiche come la granulomatosi con poliangioite, la policondrite recidivante o l’amiloidosi. Può anche essere causata involontariamente da un medico o da un trattamento medico (per esempio un’intubazione prolungata) oppure da una lesione diretta subita dalla via aerea. Alcuni soggetti (soprattutto le donne bianche) possono sviluppare stenosi laringotracheale in assenza di una causa identificabile.
Sintomi della stenosi laringotracheale
I sintomi della stenosi laringotracheale dipendono dalla gravità del restringimento e includono respiro affannoso (dispnea), un rumore acuto che si verifica durante la respirazione attraverso la via aerea ristretta (stridore) e tosse.
La voce può essere debole, rauca o comunque anomala. La deglutizione dolorosa può interessare la bocca, la gola o l’esofago. I soggetti con un restringimento delle vie aeree lieve possono non avere alcun sintomo.
Diagnosi della stenosi laringotracheale
Valutazione medica (in particolare della laringe e della trachea)
A volte esami del sangue
Talvolta, test di funzionalità polmonare
Talvolta esami di TC
Il medico valuta il livello di sofferenza del soggetto, compreso il grado di stridore, che può essere un’indicazione del grado di restringimento delle vie aeree. Per un soggetto con segni di grave sofferenza può essere necessario un trattamento d’urgenza, compresa una procedura chiamata tracheostomia, durante la quale viene praticata un’apertura nella trachea per facilitare la respirazione.
Vengono eseguiti esami di laboratorio per determinare se la stenosi laringotracheale sia causata da una malattia sistemica, in particolare da una malattia autoimmune.
I test di funzionalità polmonare sono utili per stabilire il grado di restringimento e monitorarne la progressione. La stenosi laringotracheale spesso non viene diagnosticata o viene diagnosticata erroneamente come asma con poche importanti eccezioni:
I sintomi in genere peggiorano nel tempo.
I sintomi non rispondono ai broncodilatatori, i farmaci utilizzati per trattare l’asma.
Tuttavia, gli steroidi (chiamati talvolta anche corticosteroidi o glucocorticoidi) utilizzati per gestire l’asma possono fornire un qualche sollievo e complicare la diagnosi.
La valutazione endoscopica è il modo migliore per diagnosticare e monitorare la stenosi laringotracheale. Può essere eseguita in ambulatorio mediante una broncoscopia flessibile o in sala operatoria mediante una laringoscopia diretta e broncoscopia. Quest’ultimo approccio consente di effettuare anche biopsie tissutali, che possono aiutare il medico a identificare eventuali cause sistemiche.
Gli esami di TC possono essere utili per stabilire l’entità della stenosi e valutare quali tessuti e quali strutture sono coinvolti. Di solito vengono eseguiti prima dell’eventuale ricostruzione chirurgica.
Trattamento della stenosi laringotracheale
Gestione medica
Procedure ambulatoriali (monitoraggio endoscopico)
Interventi endoscopici
Chirurgia delle vie aeree a cielo aperto
Se la stenosi è causata da una malattia sistemica, la gestione della malattia di base può migliorare anche la stenosi. In altri casi, vengono prescritti farmaci per ridurre l’infiammazione o la cicatrizzazione. Possono includere, a seconda della causa, farmaci per il reflusso, steroidi per via inalatoria o orale, antibiotici e trattamenti con soluzione salina nebulizzata. Altri farmaci possono essere somministrati durante l’intervento chirurgico per migliorare gli esiti clinici.
Gli interventi ambulatoriali si basano su una procedura chiamata endoscopia, che utilizza una sonda flessibile a fibre ottiche per visualizzare e monitorare la malattia dei pazienti con stenosi laringotracheale. Gli interventi endoscopici possono includere l’uso di dilatatori rigidi e a palloncino per aprire le vie aeree ristrette, laser e crioterapia (applicazione mirata di temperature molto basse per rimuovere i tessuti colpiti) e talvolta innesti per ricostruire i tessuti trattati. Al momento dell’intervento possono essere iniettati farmaci per ridurre il tasso di ristenosi. Questi trattamenti vengono generalmente eseguiti in anestesia generale.
Il trattamento chirurgico, compresa la ricostruzione dell’area stenotica, viene spesso valutato nel trattamento della stenosi delle vie aeree. In alcuni casi può essere eseguito un intervento chiamato tracheotomia per “bypassare” (evitare) l’area stenotica e facilitare la respirazione. Se la tracheostomia sia temporanea (lasciata mentre il soggetto viene sottoposto ad altri interventi, ma poi rimossa) o permanente dipende dal grado di stenosi delle vie aeree e da altri fattori.
