I membri della famiglia che prestano assistenza svolgono un ruolo fondamentale nella cura degli anziani malati cronici. Sebbene i vicini e gli amici possano aiutare, circa il 90% dell’aiuto in casa (fisico, emotivo, sociale ed economico) è fornito da assistenti familiari. Un americano su sei fornisce assistenza a un familiare di età pari o superiore a 50 anni. Circa il 38% dei soggetti di 80 anni o più e il 76% dei soggetti di 90 anni o più necessitano abitualmente di aiuto per prendersi cura di sé e per i lavori domestici. Gli assistenti familiari che li assistono per queste necessità abituali spesso possono ritardare o addirittura evitare la necessità di ricovero in strutture residenziali di assistenza.
La quantità e il tipo di assistenza forniti dai familiari dipendono dalle risorse economiche, dalla struttura familiare, dalla qualità delle relazioni e da altre esigenze riguardanti il tempo e l’energia dei familiari stessi. Alcuni assistenti familiari forniscono un’assistenza minima (ad esempio, controlli periodici), mentre altri forniscono un’assistenza complessa, a tempo pieno. In media, gli assistenti familiari di un anziano trascorrono circa 22 ore a settimana prestando assistenza. A volte l’assistenza è necessaria per un breve periodo, ad esempio durante la convalescenza in seguito a un intervento chirurgico, ma spesso, è indispensabile per mesi o anni.
Sebbene la società tenda a ritenere che siano i familiari ad avere la responsabilità di prendersi cura gli uni degli altri, i limiti di tali obblighi variano tra culture, famiglie e singoli componenti familiari. La volontà dei familiari di fornire assistenza può essere sostenuta da:
Servizi di supporto, come assistenza tecnica nell’apprendimento di nuove competenze, servizi di consulenza e servizi di salute mentale familiare
Servizi complementari, come assistenza personale (compreso l’aiuto per la cura personale, l’assunzione dei pasti e la vestizione), assistenza sanitaria domiciliare, assistenza diurna per adulti e programmi alimentari
I servizi complementari possono essere forniti su base regolare o come assistenza sostitutiva (pausa dall’assistenza) per alcune ore o per alcuni giorni.
I cambiamenti demografici e dei valori sociali hanno ridotto il numero dei familiari disposti a prendersi cura di parenti più anziani diversamente abili. Questi cambiamenti includono quanto segue:
Durata di vita maggiore: di conseguenza la popolazione di persone molto anziane è in aumento. Pertanto i figli, che potrebbero potenzialmente prestare loro cure, sono probabilmente anziani anch’essi.
Gravidanza ritardata: in combinazione con una maggiore durata della vita, questo ritardo ha creato una generazione sandwich di assistenti che si prende cura allo stesso tempo dei propri figli e dei propri genitori.
Nucleo familiare più ristretto: ci sono meno bambini (e bambini più grandi) che possono aiutare a prendersi cura dei familiari più anziani.
Aumento della mobilità della società e aumento del tasso di divorzio: le famiglie hanno maggiori probabilità di essere separate geograficamente, con un conseguente indebolimento dei legami tra i familiari. Ciononostante, l’80% delle persone di età pari o superiore a 65 anni vive entro 20 minuti da un figlio.
Un numero crescente di donne nella forza lavoro: in precedenza, le donne potevano fornire assistenza ai genitori anziani, ma le esigenze lavorative possono diminuire o eliminare la loro capacità di farlo.
Un aumento del numero di anziani dipendenti e molto malati a causa della migliore gestione delle patologie croniche
Questi fattori predicono una crescente domanda di servizi di assistenza domiciliare offerti da una persona diversa da familiari, amici e vicini di casa.
Stress dell’assistenza
Sebbene l’assistenza agli anziani possa essere molto gratificante, può tuttavia avere anche effetti negativi. I familiari che prestano assistenza possono vivere un notevole stress e conseguentemente accusare problemi di salute, isolamento, affaticamento e frustrazione, che portano talvolta a un senso di impotenza e di esaurimento (esaurimento psicofisico dell’assistente) o al maltrattamento dell’anziano. L’impatto sull’assistente sarà probabilmente maggiore quando un anziano presenta una malattia grave e/o una grave disabilità e necessita di maggiore assistenza.
L’assistenza agli anziani può anche diventare un onere finanziario. Le coppie in cui uno dei partner si prende cura dell’altro tendono ad essere eccessivamente povere. A volte un assistente familiare che lavora ha bisogno di lasciare l’impiego a tempo pieno o di ridurre le ore di lavoro per potersi occupare dell’anziano.
La pandemia di COVID-19 ha creato più problemi per gli assistenti familiari perché richiedeva isolamento e ha interrotto l’assistenza formale. Gli assistenti familiari hanno riferito un aumento considerevole di stress, ansia, depressione, disturbi del sonno, affaticamento, insicurezza alimentare e preoccupazioni finanziarie. Sono stati meno in grado di interagire con altre persone e di partecipare alle proprie attività sociali abituali.
Gli assistenti e/o l’anziano possono parlare con gli operatori sanitari per ottenere aiuto e gli operatori sanitari devono offrire tale aiuto, che comprende
Mettere in contatto chi presta le cure all’anziano con gli assistenti sociali
Coordinare l’assistenza interdisciplinare
Indirizzare paziente/assistente ai servizi di cui hanno bisogno, come consulenza (individuale, familiare e/o di gruppo) e educazione sulle condizioni dell’anziano e sui trattamenti disponibili
Assicurarsi che l’anziano stia ricevendo tutti i benefici a cui ha diritto, tra cui sostegno finanziario, formazione e assistenza sostitutiva (pausa dall’assistenza)
Offrire supporto emotivo immediato e continuo
Suggerire organizzazioni che offrono un aiuto pratico nelle attività quotidiane
Queste misure possono spesso rassicurare adeguatamente gli assistenti. Gli assistenti possono ricevere informazioni utili e/o apprendere strategie di assistenza da medici, infermieri, assistenti sociali e altri operatori sanitari.
Inoltre possono adottare le seguenti misure per prepararsi a fornire assistenza all’anziano ed evitare l’esaurimento psicofisico dell’assistente:
Occuparsi dei propri bisogni fisici, emotivi, ricreativi, spirituali e finanziari
Nei momenti adatti, chiedere aiuto per l’assistenza prestata o supporto psicologico ad altri parenti e ad amici
Informarsi su gruppi esterni che possano offrire supporto psicologico (come i gruppi di supporto) o che possano aiutare con l’assistenza all’anziano (quali strutture di consulenza, assistenza domiciliare, assistenza giornaliera per anziani, programmi di fornitura dei pasti e assistenza sostitutiva)
Se il familiare è ostile o difficile, apprendere strategie per non farne una questione personale e riuscire a far fronte allo sforzo emotivo.
Ulteriori informazioni
Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.
Caregiving in the United States 2020: su questo sito Web, la National Alliance for Caregiving (NAC) e l’American Association of Retired Persons (AARP) offrono informazioni sull’assistenza negli Stati Uniti, per esempio i tipi di assistenza fornita dagli assistenti, come aiuto nelle attività quotidiane (compresa la cura personale), il coordinamento dell’assistenza da parte di diversi operatori sanitari e assistenza nelle attività mediche e infermieristiche (come iniezioni e nutrizione con sondino). Ultimo accesso il 4/1/23.
Medicaid’s Home Care Benefits: informazioni sui tipi di assistenza domiciliare forniti e su idoneità, esclusioni e domande di assistenza. Ultimo accesso il 4/1/23.
Family Medical Leave Act (FMLA): questo sito Web offre informazioni sull’idoneità al FMLA e sui benefici offerti dal Dipartimento del lavoro statunitense. Ultimo accesso il 4/1/23.