La polmonite organizzata criptogenetica è una polmonite interstiziale idiopatica a sviluppo rapido, caratterizzata da infiammazione polmonare e cicatrizzazione con ostruzione delle piccole vie aeree (bronchioli) e delle cavità aeree polmonari (alveoli).
(Vedere anche Panoramica sulle polmoniti interstiziali idiopatiche.)
La malattia compare, di solito, tra i 50 e i 60 anni e colpisce uomini e donne in egual misura. Il fumo di sigaretta non sembra aumentare il rischio di sviluppare polmonite organizzata criptogenetica.
La maggior parte dei soggetti presenta un progressivo peggioramento della tosse e del respiro affannoso sotto sforzo. Una malattia simil-influenzale con tosse, febbre, malessere, affaticamento e perdita di peso preannuncia l’insorgenza della patologia in circa il 50% dei soggetti.
Diagnosi della polmonite organizzata criptogenetica
Tomografia computerizzata del torace
A volte biopsia polmonare
I medici non rilevano alcuna anomalia specifica con gli esami di laboratorio di routine. Nel corso di un esame obiettivo, all’auscultazione dei polmoni con lo stetoscopio i medici spesso percepiscono la presenza di crepitii e, occasionalmente, cigolii durante l’espirazione. I test di funzionalità polmonare solitamente dimostrano che il volume dell’aria che i polmoni possono contenere è inferiore alla norma. I livelli di ossigeno nel sangue sono spesso bassi a riposo e si riducono ulteriormente sotto sforzo.
La radiografia toracica può agevolare la diagnosi, ma spesso non è definitiva. Si può eseguire una tomografia computerizzata (TC), e, talora, i riscontri sono abbastanza caratteristici da consentire la formulazione di una diagnosi senza ulteriori accertamenti.
In altri casi, per confermare la diagnosi, il medico può eseguire una biopsia polmonare usando un broncoscopio. Talvolta, è necessario un campione più grande e la biopsia viene eseguita chirurgicamente.
Trattamento della polmonite organizzata criptogenetica
Steroidi
Trattata con steroidi (talvolta chiamati glucocorticoidi o corticosteroidi), la maggior parte dei pazienti guarisce rapidamente. Tuttavia, i sintomi potrebbero ricomparire in seguito, pertanto è spesso necessario un trattamento prolungato. In caso di recidiva, la ripetizione del trattamento con steroidi è generalmente efficace.
