(Vedere anche Panoramica sulla tiroide)
La tiroidite linfocitaria silente insorge più spesso tra le donne, generalmente da tre a quattro mesi dopo il parto, e determina l’ingrossamento non dolente della tiroide. Questa malattia recidiva a ogni gravidanza.
Per un periodo che va da alcune settimane ad alcuni mesi, il soggetto presenta una tiroide iperattiva (ipertiroidismo) e, successivamente, una tiroide ipoattiva (ipotiroidismo) prima di recuperare la normale funzionalità tiroidea.
Sintomi
La tiroidite linfocitaria silente insorge nei 3-4 mesi successivi al parto. Inizia con una fase di ipertiroidismo, quando la tiroide si ingrossa ma non è dolente, neanche al tatto. Successivamente si instaura una fase di ipotiroidismo, prima che la condizione si risolva di solito spontaneamente. Durante la seconda fase si possono manifestare sintomi di ipotiroidismo che possono comprendere affaticamento, aumento di peso, stipsi, secchezza della pelle e dei capelli e intolleranza al freddo.
Diagnosi
La diagnosi di tiroidite linfocitaria silente viene effettuata in base ai sintomi, nonché ai risultati dell’esame obiettivo e degli esami della funzionalità tiroidea. Raramente, il medico esegue una biopsia della tiroide per confermare la diagnosi.
Se una donna ha sviluppato la tiroidite linfocitaria silente dopo una gravidanza, il medico di solito prescrive degli esami per verificare se il disturbo si presenta nelle gravidanze successive.
Trattamento
L’ipertiroidismo può richiedere un trattamento per qualche settimana, spesso con un beta-bloccante come l’atenololo.
Durante la fase di ipotiroidismo, il soggetto può dover assumere l’ormone tiroideo, di solito per un periodo non superiore a circa 12 mesi. Tuttavia, l’ipotiroidismo diventa permanente in circa il 10% dei soggetti con tiroidite linfocitaria silente e tali soggetti devono assumere l’ormone tiroideo per il resto della vita.