Disturbo da strappamento di peli (tricotillomania)

DiKatharine Anne Phillips, MD, Weill Cornell Medical College;
Dan J. Stein, MD, PhD, University of Cape Town
Revisionato/Rivisto giu 2021 | Modificata set 2022
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Nella tricotillomania, il soggetto si strappa ripetutamente i capelli o i peli, provocandone la perdita.

  • I soggetti con tricotillomania possono sentirsi tesi o ansiosi immediatamente prima di strapparsi i capelli o i peli e lo strappamento può alleviare tale sensazione.

  • I sintomi generalmente sono di intensità variabile ma possono protrarsi per tutta la vita.

  • I medici diagnosticano il disturbo quando le persone si strappano una quantità di capelli o peli sufficiente a causarne la perdita, cercano di interrompere lo strappamento e non riescono, e il comportamento determina una sofferenza significativa o una riduzione della funzionalità.

  • La terapia cognitivo-comportamentale incentrata specificatamente sulla tricotillomania e alcuni antidepressivi o altri farmaci possono aiutare a controllare i sintomi.

Il soggetto che ne soffre si tira o si strappa compulsivamente i capelli e i peli per motivi non estetici. Vale a dire, non si strappa i capelli o i peli per migliorare il proprio aspetto. Di solito si strappa i capelli dal cuoio capelluto, o le sopracciglia e/o le ciglia, ma tale azione può rivolgersi a qualsiasi pelo del corpo.

La tricotillomania compare generalmente poco prima o dopo la pubertà. Questo disturbo colpisce circa l’1-2% delle persone. Circa il 90% degli adulti con tricotillomania è di sesso femminile.

Sintomi

Sia la quantità di capelli e peli strappati che la sede interessata possono variare da persona a persona. Alcuni soggetti con tricotillomania presentano aree completamente calve. Possono mancare le sopracciglia e/o le ciglia. Altri soggetti hanno solo capelli diradati. Il soggetto può cambiare nel tempo le zone da cui si strappa i capelli.

Alcuni soggetti si tirano i capelli in maniera automatica, senza pensarci, mentre altri sono più consapevoli del gesto.

I soggetti con tricotillomania non si strappano i capelli perché sono convinti di avere un problema estetico e cercano di risolverlo (come i soggetti dismorfofobici). Tuttavia, possono sentirsi tesi o ansiosi poco prima di farlo, e il fatto di tirarsi i capelli può alleviare tale sensazione. Successivamente, possono avvertire una sensazione di gratificazione.

La tricotillomania può essere accompagnata da molte attività (rituali). Il soggetto può cercare meticolosamente un particolare tipo di capello o pelo da strappare. Può arrotolarsi i capelli tra le dita, passare le ciocche tra i denti o mordere i capelli una volta strappati, molti ingeriscono i capelli. I capelli ingeriti possono formare una massa che resta incastrata nello stomaco o in altre parti del tratto digerente. Tali masse, definite tricobezoari, possono determinare un senso di sazietà prematuro durante i pasti o causare nausea, vomito, dolore e altri sintomi digestivi.

Molte persone affette da tricotillomania inoltre si escoriano ripetutamente, si mordono le unghie, si masticano le guance o compiono altri atti ripetitivi focalizzati sul corpo. Possono anche soffrire di depressione.

Possono sentirsi in imbarazzo o vergognarsi del loro aspetto o dell’incapacità di controllare il proprio comportamento. Possono cercare di camuffare la perdita di capelli indossando parrucche o fasce per capelli. Alcuni per celare i vuoti si strappano i capelli che restano. Il soggetto può evitare situazioni in cui altri possono accorgersi della calvizie. Di solito, non si strappa i capelli di fronte ad altri, tranne che i familiari. Il soggetto può inoltre essere angosciato dalla sua perdita di controllo e cercare ripetutamente di smettere di strapparsi i capelli, o di farlo meno spesso, ma non riesce.

Alcuni soggetti strappano i capelli ad altri o agli animali oppure strappano fili da abiti, lenzuola o altro materiale tessile.

I sintomi generalmente sono di intensità variabile ma possono protrarsi per tutta la vita.

Diagnosi

  • Valutazione di un medico basata su determinati criteri diagnostici

Il medico sospetta la tricotillomania in base ai sintomi:

  • Strapparsi una quantità di capelli tale da causare calvizie.

  • Cercare ripetutamente di non strapparsi più i capelli o di ridurre la frequenza dell’atto.

  • Sentirsi notevolmente angosciati e meno capaci di svolgere le normali attività a causa del disturbo.

Trattamento

  • Farmaci

  • Terapia cognitivo-comportamentale

Talvolta, il medico prescrive dei farmaci per aiutare a controllare alcuni sintomi. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o la clomipramina (tipi di farmaci antidepressivi) possono aiutare, in particolar modo se il soggetto presenta anche sintomi di depressione o ansia. Inoltre, può essere utile l’N-acetilcisteina.

Anche la terapia cognitivo-comportamentale incentrata specificamente sulla tricotillomania può ridurre i sintomi. Il tipo di terapia cognitivo-comportamentale più spesso usata è la terapia di inversione dell’abitudine. Con questa terapia, il soggetto apprende a:

  • divenire più consapevole di ciò che sta facendo

  • identificare le situazioni che possono scatenare l’atto

  • usare strategie per evitare di strapparsi i capelli o i peli, ad esempio mediante la sostituzione con un atto diverso dallo strappamento (come serrare il pugno, lavorare a maglia o sedersi sulle mani)