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Vaccino contro la varicella

Di

Margot L. Savoy

, MD, MPH, Lewis Katz School of Medicine at Temple University

Revisionato/Rivisto lug 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La vaccinazione contro la varicella fornisce una protezione efficace contro la varicella Varicella La varicella è un'infezione acuta, sistemica, solitamente dell'età pediatrica, causata dal virus varicella-zoster (herpes virus umano 3). Abitualmente inizia con sintomi generali lievi seguiti... maggiori informazioni Varicella (varicella). Non è noto per quanto tempo duri la protezione contro la varicella. Ma i vaccini a virus vivi, come il vaccino contro la varicella, di solito forniscono un'immunità duratura.

Preparazione del vaccino contro la varicella

Il vaccino contro la varicella contiene un ceppo selvaggio attenuato della varicella e tracce di gelatina e neomicina. La vaccinazione è disponibile sotto forma di singolo antigene o come vaccino combinato con morbillo-parotite-rosolia Vaccino morbillo-parotite-rosolia I vaccini contro morbillo/parotite/rosolia proteggono efficacemente contro tutte e 3 le infezioni ( morbillo, parotite, rosolia). Storicamente, le persone a cui viene somministrato il vaccino... maggiori informazioni .

Indicazioni del vaccino contro la varicella

Il vaccino contro la varicella è un vaccino di routine per bambini (vedi CDC: Child and Adolescent Immunization Schedule by Age).

Il vaccino a singolo antigene della varicella è raccomandato anche per tutte le persone ≥ 13 anni che non hanno evidenza di immunità contro la varicella (vedi CDC: Adult Immunization Schedule by Age.)

Le evidenze della copertura immunitaria sono costituite da una delle seguenti:

  • Somministrazione documentata di 2 dosi di vaccino contro la varicella effettuate a ≥ 4 settimane di distanza

  • Anamnesi di varicella o di herpes zoster documentata da un operatore sanitario

  • Conferma a livello di laboratorio della presenza di anticorpi anti-varicella

  • Nascita negli Stati Uniti prima del 1980, fatta eccezione per gli operatori sanitari e le donne incinte

Il vaccino contro la varicella è consigliato soprattutto alle persone che non hanno conferme di aver sviluppato una protezione immunitaria e sono esposti o possono trasmettere la varicella, tra cui:

  • Gli operatori sanitari

  • I contatti familiari di persone immunocompromesse

  • Le persone che vivono o lavorano in luoghi in cui è probabile l'esposizione o la trasmissione (p. es., gli insegnanti, gli studenti, i lavoratori che si prendono cura dei bambini, i residenti e gli impiegati delle sedi istituzionali, i detenuti e i dipendenti degli istituti di correzione, i militari)

  • Le donne in età fertile che non sono incinte

  • Gli adolescenti e gli adulti che vivono in famiglie con bambini

  • I viaggiatori internazionali

La vaccinazione post-esposizione con il vaccino contro la varicella con l'antigene singolo è consigliata ai bambini senza evidenza di immunità e deve essere offerta agli adulti senza evidenza di immunità. Il vaccino è efficace nel prevenire o limitare la malattia se è effettuato nei 3 giorni ed eventualmente fino a 5 giorni dopo l'esposizione; tuttavia, Il vaccino deve essere somministrato il più presto possibile. Se l'esposizione alla varicella non causa l'infezione, la vaccinazione post-esposizione deve indurre una protezione contro le esposizioni successive, anche se il vaccino viene somministrato dopo > 5 giorni post-esposizione.

Le immunoglobuline della varicella-zoster (vedi tabella ) sono consigliate per la profilassi post-esposizione in soggetti che non hanno alcuna evidenza di immunità, sono ad elevato rischio di contrarre in modo grave la varicella, e/o hanno controindicazioni al vaccino contro la varicella. Queste persone comprendono

  • Le persone immunocompromesse senza evidenza di copertura immunitaria

  • Le donne in gravidanza senza evidenza di immunità

  • I neonati le cui madri hanno contratto la varicella nei 5 giorni prima e nei 2 successivi al parto

  • I neonati prematuri ricoverati che sono nati a ≥ 28 settimane di gestazione e le cui madri non hanno evidenze di aver sviluppato la copertura immunitaria alla varicella

  • I neonati prematuri ricoverati che sono nati a < 28 settimane di gestazione o con un peso corporeo alla nascita ≤ 1000 g, a prescindere dalla testimonianza della madre di copertura alla varicella

Controindicazioni e precauzioni del vaccino contro la varicella

Le controindicazioni per il vaccino contro la varicella comprendono

Il vaccino contro la varicella a singolo antigene può essere somministrato ai bambini di età compresa tra 1 e 8 anni che hanno un'infezione da HIV se la percentuale di CD4 è ≥ 15; può essere somministrato ai pazienti > 8 anni se la percentuale di CD4 è ≥ 15 e la conta CD4 è ≥ 200/mcL, senza evidenza di immunità.

Le precauzioni per il vaccino contro la varicella comprendono

  • Una malattia acuta moderata o grave, con o senza febbre (la vaccinazione sarà rinviata fino a quando la malattia non si sarà risolta)

  • Trattamento recente (entro 11 mesi) con emoderivati che contengono anticorpi (l'intervallo specifico dipende dal prodotto)

  • Uso di specifici farmaci antivirali: l'aciclovir, il famciclovir o il valaciclovir (se possibile, questi farmaci vengono arrestati 24 h prima della vaccinazione e non sono ripresi per i successivi 14 giorni alla vaccinazione)

La gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione. Le donne durante il periodo di allattamento che non hanno la prova di immunità possono essere vaccinate post-partum e continuare l'allattamento al seno.

Dose e somministrazione del vaccino contro la varicella

La dose del vaccino contro la varicella è di 0,5 mL somministrata sottocute in 2 dosi: all'età di 12-15 mesi e di 4-6 anni. Se i bambini, gli adolescenti o gli adulti hanno effettuato solo 1 dose, si raccomanda di recuperare la dose mancante. L'intervallo minimo raccomandato tra la prima dose e la seconda dose da recuperare è di 3 mesi per i bambini di ≤ 12 anni e di 4 settimane per le persone con ≥ 13 anni; la seconda dose può essere somministrata con qualsiasi intervallo temporale purché sia superiore a quello minimo consigliato.

Se gli adulti presuppongono di non aver contratto la varicella o di esser esposti o di trasmettere la varicella, devono essere misurati i livelli di anticorpi protettivi per identificare la copertura immunitaria e determinare la necessità di una vaccinazione.

Nel periodo che va da 5 mesi prima a 2 mesi dopo la vaccinazione, non deve essere somministrata nessuna immunoglobulina; in maniera particolare le immunoglobuline anti-varicella-zoster, perché potrebbero impedire lo sviluppo di anticorpi protettivi.

Ai figli che hanno contratto l'infezione da HIV saranno somministrate 2 dosi del vaccino contro la varicella a singolo antigene con 3 mesi di distanza l'una dall'altra. Poiché un'immunità cellulare alterata aumenta il rischio di complicazioni dopo la vaccinazione con un vaccino vivo, questi bambini devono essere incoraggiati a tornare per la valutazione qualora, in seguito alla vaccinazione, si dovesse sviluppare un rash simile alla varicella.

È consigliata una valutazione prenatale nelle donne per identificare l'immunità verso il vaccino. La nascita prima del 1980 non è considerata come una prova di immunità per le donne incinte. Dopo il completamento o l'interruzione della gravidanza, alle donne che non hanno prove di copertura immunitaria deve essere somministrata la prima dose di vaccino prima della dimissione e la seconda dose tra le 4 e le 8 settimane poi, di solito quando si effettua la visita post-partum. Le donne devono essere avvertite che, per il primo mese successivo alla somministrazione della dose vaccinale, devono evitare la gravidanza.

Effetti avversi del vaccino contro la varicella

La maggior parte degli effetti avversi sono minimi e comprendono dolore transitorio, indolenzimento e rossore nel sito di inoculo. Entro 1 mese dalla vaccinazione, si può sviluppare occasionalmente una lieve eruzione cutanea di tipo maculopapuloso o varicelliforme nell'1-3% dei soggetti che sono stati vaccinati. Fino alla risoluzione di questa eruzione cutanea, i riceventi di varicella devono evitare con attenzione il contatto con soggetti immunocompromessi. La diffusione del virus dai soggetti vaccinati alle persone suscettibili al contagio è rara ma può causare problemi molto gravi, compresi la polmonite, l'epatite, i rash cutanei gravi e l'herpes zoster con la meningite. Tuttavia, questi problemi si sviluppano raramente.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di queste risorse.

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