Commozione cerebrale

DiGordon Mao, MD, Indiana University School of Medicine
Revisionato/Rivisto mar 2023
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I fatti in Breve

Una commozione cerebrale è un’alterazione della funzione mentale o del livello di percezione causata da un trauma cranico. La commozione cerebrale può comportare perdita di coscienza, può verificarsi in assenza di un danno evidente alle strutture cerebrali e dura meno di 6 ore.

(Vedere anche Commozione cerebrale correlata allo sport e Panoramica sulle lesioni craniche.)

Nella commozione cerebrale, non si evidenziano danni cerebrali agli esami di diagnostica per immagini, come tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RMI). Tuttavia le cellule cerebrali rimangono temporaneamente danneggiate o compromesse e il soggetto presenta temporaneamente i sintomi di una disfunzione cerebrale.

La sintomatologia della commozione cerebrale include uno o più dei seguenti problemi:

  • Temporaneo stato confusionale: presenza di stordimento o intontimento e/o lentezza nel rispondere a domande

  • Perdita di memoria: impossibilità di ricordare gli eventi immediatamente precedenti o successivi al trauma

  • Diplopia (visione doppia)

  • sensibilità alla luce

  • Capogiri, goffaggine e problemi di equilibrio

  • Cefalea

  • Nausea e vomito

  • A volte fischio nelle orecchie (tinnito)

  • Perdita dell’olfatto o del gusto

La perdita di coscienza può durare pochi minuti, generalmente non più di 15 Alcune persone possono non rendersi conto di aver subito una commozione cerebrale.

Il termine sindrome postcommotiva si riferisce ad alcuni sintomi che talvolta si manifestano per alcune settimane in seguito a una commozione cerebrale. Tali sintomi includono uno o più dei seguenti problemi:

  • Cefalee

  • difficoltà ad addormentarsi

  • Affaticamento

  • problemi della memoria a breve termine

  • Difficoltà di concentrazione

  • Sensibilità alla luce e al rumore

  • Cambiamenti della personalità, quali irritabilità o sbalzi d’umore

I sintomi sono frequenti nella settimana successiva alla commozione cerebrale e di solito si risolvono nella seconda settimana. Tuttavia, a volte, persistono per mesi, o più raramente, per anni. Pare che le persone che hanno subito una commozione cerebrale siano più inclini a subirne ancora, specie se si verifica un nuovo trauma prima che i sintomi della precedente siano scomparsi del tutto.

Per la diagnosi i medici devono accertarsi che non vi siano danni alle strutture encefaliche. Potrebbero essere necessari esami TC o RMI, o entrambi. In assenza di danni strutturali, si procede con il trattamento dei soli sintomi.

Per alleviare il dolore provocato dalla commozione cerebrale si somministra paracetamolo. È opportuno evitare l’aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in quanto interferiscono con la coagulazione del sangue e potrebbero contribuire al sanguinamento dei vasi danneggiati. Il migliore trattamento per una commozione cerebrale è il riposo, sia del corpo che del cervello.

In caso di sindrome postcommotiva, il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi. Riposo e attenta osservazione sono importanti. Se i sintomi peggiorano, le persone che soffrono di commozione cerebrale dovrebbero essere portate da un medico o all’ospedale per la valutazione. Gli atleti che hanno subito una commozione cerebrale devono tornare a giocare gradualmente, dopo fasi specifiche di riabilitazione.

Coloro che affrontano difficoltà emotive potrebbero aver bisogno della psicoterapia.

Dopo una commozione cerebrale non è opportuno riprendere a praticare sport di contatto finché tutti gli effetti patologici non si siano risolti e non sia stata completata la valutazione medica.

Episodi ripetuti di commozione cerebrale possono aumentare il rischio di demenza, malattia di Parkinson e depressione in età più avanzata.

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. Brain Injury Association of America: informazioni relative alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento delle lesioni cerebrali nei bambini e negli adulti