HealthDay
MALATTIA

Invecchiamento e farmaci

DiJ. Mark Ruscin, PharmD, FCCP, BCPS, Southern Illinois University Edwardsville School of Pharmacy;
Sunny A. Linnebur, PharmD, BCPS, BCGP, Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences, University of Colorado
Revisionato/Rivisto lug 2021
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I farmaci, l’intervento medico più comune, sono una parte importante dell’assistenza medica agli anziani. Senza farmaci, molti anziani potrebbero avere capacità funzionali peggiori o morire a un’età inferiore.

Sapevate che...

  • Circa la metà degli anziani non osserva le prescrizioni mediche.

  • Gli anziani sono più sensibili agli effetti (e agli effetti collaterali) di molti farmaci.

Tendono ad assumere più farmaci dei giovani, perché sono più inclini allo sviluppo di più disturbi medici cronici, come ipertensione arteriosa, diabete e artrite. La maggior parte dei farmaci utilizzati dagli anziani per le patologie croniche sono assunti per anni. Altri farmaci possono essere assunti solo per un breve periodo di tempo per il trattamento di problemi come infezioni, alcuni tipi di dolore e stipsi. Quasi il 90% degli anziani assume regolarmente almeno un farmaco su prescrizione, quasi l’80% assume regolarmente almeno due farmaci su prescrizione, mentre il 36% assume regolarmente almeno 5 diversi farmaci su prescrizione. Se si contano anche i farmaci da banco e gli integratori alimentari, i numeri salgono ulteriormente. Le persone anziane che sono fragili, ricoverate in ospedale o in casa di riposo sono quelle che assumono la quantità maggiore di farmaci. Ai residenti delle case di cura sono prescritti vari farmaci diversi da prendere con regolarità.

Le persone anziane assumono anche molti farmaci non da prescrizione (da banco). Molti farmaci da banco sono potenzialmente nocivi per gli anziani (vedere Precauzioni per i farmaci da banco: anziani).

Benefici e rischi dei farmaci da prescrizione

Molti dei miglioramenti nella salute e nelle capacità funzionali degli anziani nel corso degli ultimi decenni possono essere attribuiti ai benefici apportati dai farmaci.

  • Le vaccinazioni aiutano a prevenire parecchie malattie infettive (come l’influenza e la polmonite) che un tempo erano fatali per molti anziani.

  • Gli antibiotici sono spesso efficaci nel trattamento delle infezioni gravi, tra cui la polmonite.

  • I farmaci per il controllo dell’ipertensione arteriosa (farmaci antipertensivi) aiutano a prevenire ictus e infarti.

  • I farmaci per il controllo dei livelli di glicemia (l’insulina e altri farmaci antiperglicemici) consentono a milioni di diabetici di condurre una vita normale. Questi farmaci riducono anche il rischio di problemi oculari e renali che possono essere causati dal diabete.

  • I farmaci per il controllo del dolore e di altri sintomi consentono a milioni di persone affette da artrite di continuare a vivere normalmente.

Tuttavia, i farmaci possono avere effetti inattesi o indesiderati (effetti collaterali). A partire dalla tarda mezza età, il rischio di effetti collaterali da farmaci aumenta. Gli anziani sono soggetti a un rischio più che raddoppiato, rispetto ai giovani, di sviluppare effetti collaterali da farmaci. Questi si manifestano anche in forma più grave, incidendo sulla qualità della vita e rendendo necessarie visite mediche e ricoveri ospedalieri.

Gli anziani sono più sensibili agli effetti collaterali dei farmaci per molti motivi:

  • Con l’invecchiamento, la quantità totale d’acqua presente nell’organismo si riduce e quella di tessuto adiposo aumenta. Pertanto, negli anziani, i farmaci che si sciolgono in acqua raggiungono concentrazioni più elevate, a causa della ridotta quantità di acqua per diluirli, mentre i farmaci che si sciolgono nei grassi raggiungono un accumulo più elevato, a causa della presenza relativamente maggiore di tessuto adiposo in grado di immagazzinarli (vedere Distribuzione del farmaco).

  • Con l’invecchiamento i reni hanno minori capacità di espellere i farmaci nelle urine e il fegato ha minori capacità di scomporre (metabolizzare) molti farmaci (vedere Metabolismo dei farmaci). Quindi, questi ultimi vengono rimossi dall’organismo con minore facilità (vedere Eliminazione dei farmaci).

  • Gli anziani in genere assumono più farmaci e sono affetti da maggiori disturbi.

  • Le persone che assumono più farmaci corrono un rischio maggiore di interazioni tra farmaci.

  • Sono stati condotti meno studi su soggetti anziani per aiutare a identificare le dosi adeguate dei farmaci.

  • Gli anziani hanno più probabilità di soffrire di disturbi medici cronici che possono essere peggiorati dai farmaci o che possono influire sull’azione dei farmaci.

A causa di tutte queste modificazioni relative all’età, molti farmaci tendono a persistere nell’organismo degli anziani più a lungo, prolungando l’azione del farmaco stesso e aumentando il rischio di effetti collaterali. Per questi motivi, gli anziani spesso devono assumere dosi ridotte di alcuni farmaci o un minor numero di dosi giornaliere. Ad esempio, la digossina, un farmaco a volte utilizzato per trattare alcuni disturbi cardiaci, si scioglie in acqua e viene eliminata dai reni. Poiché con l’invecchiamento la quantità di acqua nell’organismo diminuisce e i reni tendono a funzionare peggio, le concentrazioni di digossina nell’organismo possono essere maggiori, determinando un rischio più elevato di effetti collaterali (quali nausea o anomalie del ritmo cardiaco). Per evitare questo problema, i medici possono utilizzare una dose inferiore. Oppure, a volte, altri farmaci possono essere sostituiti.

Gli anziani sono più sensibili agli effetti di molti farmaci. Tendono, ad esempio, a essere più sonnolenti e più soggetti allo sviluppo di uno stato confusionale, quando assumono determinati ansiolitici e farmaci per il trattamento dell’insonnia (vedere la tabella Farmaci usati per trattare i disturbi d’ansia). Alcuni farmaci che abbassano la pressione arteriosa tendono a ridurla in modo più drastico nelle persone anziane rispetto a quelle più giovani. Una diminuzione maggiore della pressione sanguigna può portare a effetti collaterali quali capogiri, stordimento e cadute. Le persone anziane che soffrono di tali effetti collaterali devono parlarne con il proprio medico.

Tabella

Molti farmaci comunemente utilizzati hanno effetti anticolinergici. Questi farmaci comprendono alcuni antidepressivi (amitriptilina e imipramina), molti antistaminici (quale la difenidramina, contenuta in sonniferi da banco, farmaci contro il raffreddore e farmaci per le allergie) e molti antipsicotici (quali la clorpromazina e la clozapina). Le persone anziane, in particolare quelle con compromissione della memoria, sono particolarmente suscettibili agli effetti anticolinergici, che comprendono stato confusionale, offuscamento della vista, stipsi, bocca secca e difficoltà nell’avviare la minzione. Alcuni effetti anticolinergici, come la diminuzione del tremore (ad esempio, nel trattamento della malattia di Parkinson) e la riduzione della nausea, si dimostrano benefici, ma ciò non vale per la maggior parte di essi.

Anticolinergico: che cosa significa?

Gli effetti anticolinergici sono provocati dai farmaci che bloccano l’azione dell’acetilcolina. L’acetilcolina è un messaggero chimico (neurotrasmettitore) rilasciato da una cellula nervosa per trasmettere un segnale a una cellula nervosa vicina o a una cellula di un muscolo o di una ghiandola. L’acetilcolina contribuisce alla comunicazione tra le cellule. L’acetilcolina aiuta nella memoria, nell’apprendimento e nella concentrazione. Aiuta anche nel controllo del funzionamento del cuore, dei vasi sanguigni, delle vie aeree, delle vie urinarie e dell’apparato digerente. I farmaci che bloccano gli effetti dell’acetilcolina possono compromettere il normale funzionamento di questi organi.

Molti farmaci comunemente utilizzati hanno effetti anticolinergici. La maggior parte di questi farmaci non prevedeva tali effetti indesiderati in fase di progettazione. Gli effetti anticolinergici comprendono quanto segue:

  • Stato confusionale

  • Offuscamento della vista

  • Stipsi

  • Bocca secca

  • Stordimento e perdita dell’equilibrio

  • Difficoltà a urinare

Tuttavia, i farmaci anticolinergici possono anche avere effetti utili, come contribuire al controllo del tremore, della nausea o della vescica iperattiva.

Gli anziani sono maggiormente inclini a manifestare effetti anticolinergici, in quanto la quantità di acetilcolina presente nell’organismo si riduce con l’età. Di conseguenza, i farmaci anticolinergici bloccano una più alta percentuale di acetilcolina, facendo sì che l’organismo degli anziani sia meno capace di utilizzare la poca acetilcolina presente. Inoltre, le cellule in molte parti dell’organismo (come l’apparato digerente) presentano un minor numero di siti in cui l’acetilcolina può attecchire. Di conseguenza i medici in genere cercano di evitare l’uso di farmaci con effetti anticolinergici negli anziani se possibile.

Un farmaco può avere un effetto collaterale perché interagisce con:

  • Un disturbo, un sintomo o una condizione diversa da quella per cui viene assunto (interazione farmaco-malattia)

  • Un altro farmaco (interazioni tra farmaci)

  • Alimenti (interazioni farmaco-alimentari)

  • Una pianta medicinale (interazione farmaco-piante officinali, vedere la tabella Alcune possibili interazioni tra piante medicinali e farmaci)

Poiché gli anziani tendono a essere affetti da un numero maggiore di malattie e ad assumere più farmaci rispetto ai giovani, sono più soggetti allo sviluppo di interazioni farmaco-malattia e farmaco-farmaco. In molte interazioni farmaco-malattia, l’assunzione di un farmaco può peggiorare un disturbo, un sintomo o una condizione (vedere la tabella Alcuni disturbi e sintomi che possono essere acutizzati dai farmaci nelle persone anziane).

Tabella

Pazienti, medici e farmacisti possono adottare dei provvedimenti per ridurre il rischio di interazioni farmaco-malattia e farmaco-farmaco. Poiché i farmaci da banco e le piante medicinali possono interagire con altri farmaci, è auspicabile che le persone chiedano al proprio medico o al farmacista informazioni in merito all’uso combinato di questi farmaci con quelli da prescrizione.

La mancata osservanza delle prescrizioni mediche relative all’assunzione di un farmaco (la cosiddetta mancata aderenza) può comportare dei rischi (vedere Aderenza al trattamento farmacologico). L’età avanzata, di per sé, non rappresenta un fattore di rischio maggiore di mancata adesione. Tuttavia, circa la metà degli anziani non assume i farmaci seguendo le istruzioni ricevute. La mancata assunzione e l’assunzione di un dosaggio ridotto o eccessivo di un farmaco possono causare dei problemi. L’assunzione di un dosaggio ridotto di un farmaco a causa degli effetti collaterali può sembrare ragionevole, ma è necessario consultare il medico prima di apportare qualsiasi modifica all’assunzione di un farmaco.

Aumentare al massimo i benefici e ridurre i rischi dell’assunzione di farmaci

Gli anziani e le persone che si prendono cura di loro possono fare molto per ottenere i massimi benefici e ridurre i rischi correlati all’assunzione dei farmaci. Qualsiasi domanda circa i problemi legati a un farmaco deve essere discussa con un medico o un farmacista. Assumere i farmaci secondo le indicazioni e comunicare con gli operatori sanitari è essenziale per evitare problemi e promuovere la buona salute.

Conoscere i farmaci e i disturbi da trattare:

  • Tenere un elenco di tutti i problemi medici e delle allergie ai farmaci.

  • Tenere un elenco di tutti i farmaci da assumere, compresi i farmaci da banco e gli integratori alimentari, come le vitamine, i sali minerali e le piante officinali.

  • Capire perché si assume ciascun farmaco e quali sono i benefici auspicati.

  • Capire i potenziali effetti collaterali di ciascun farmaco e che cosa fare se si manifestano.

  • Capire come assumere ciascun farmaco, compresa l’ora in cui assumerlo, se può essere assunto insieme al cibo o contemporaneamente ad altri farmaci e quando interromperne l’assunzione.

  • Capire che cosa fare se si salta una dose.

  • Annotare le informazioni su come assumere il farmaco o chiedere al medico, all’infermiere o al farmacista di farlo (perché possono essere facilmente dimenticate).

Utilizzare i farmaci correttamente:

  • Assumere i farmaci come prescritto.

  • Utilizzare metodi per aiutare la memoria, quale un portapillole, per prendere i farmaci secondo le istruzioni.

  • Prima di interrompere l’assunzione di un farmaco, consultare il medico per qualsiasi problema, ad esempio, se si manifestano effetti collaterali, se il farmaco sembra non funzionare o se il costo del farmaco è molto alto.

  • Gettare ogni farmaco non utilizzato facente parte di una prescrizione precedente, a meno che il medico, l’infermiere o il farmacista abbiano indicato di non farlo.

  • Quando si smaltisce un farmaco, seguire le istruzioni di smaltimento riportate sull’etichetta, leggere le informazioni fornite nel sito Web dell’ente preposto al controllo degli alimenti e dei farmaci (Food and Drug Administration), portare i farmaci in un punto di smaltimento autorizzato (probabilmente presso una farmacia) oppure mescolarlo con la lettiera del gatto o con fondi di caffè, avvolgerlo saldamente in una pellicola di plastica o materiale simile, disporlo all’interno di un contenitore o un sacchetto sigillato o impermeabile e gettarlo nel contenitore dei rifiuti.

  • Non assumere i farmaci di un’altra persona, anche se il problema di quella persona sembra simile.

  • Controllare la data di scadenza riportata sui farmaci e non utilizzare il farmaco se è scaduto.

Collaborare a stretto contatto con il medico e il farmacista:

  • Affidare tutte le proprie prescrizioni alla stessa farmacia, preferibilmente una farmacia che offra servizi completi (tra cui la verifica di eventuali interazioni farmacologiche) e che rediga un profilo dei farmaci assunti per ogni cliente.

  • Portare tutti i farmaci assunti alle visite mediche, se viene chiesto di farlo.

  • Esaminare periodicamente l’elenco di tutti i farmaci assunti e l’elenco dei disturbi con il medico, l’infermiere o il farmacista per assicurarsi che siano quelli corretti e sia necessario continuarne l’assunzione. Ad esempio, le persone possono verificarlo da sole dicendo al medico come devono prendere tutti i farmaci e chiedendogli di confermarne la correttezza.

  • Rivedere l’elenco dei farmaci con il medico, l’infermiere o il farmacista ogni volta che un farmaco viene cambiato (medici e farmacisti possono verificare le interazioni tra farmaci).

  • Accertarsi che il medico e il farmacista conoscano i farmaci da banco e gli integratori alimentari assunti, come le vitamine, i sali minerali e le piante officinali.

  • Consultare il medico prima di assumere qualsiasi nuovo farmaco, compresi i farmaci da banco e gli integratori alimentari.

  • Riferire al medico o al farmacista qualsiasi sintomo riconducibile all’uso di un farmaco (ad esempio sintomi nuovi o inaspettati).

  • Se il piano di assunzione dei farmaci è troppo complesso da seguire, chiedere al medico o al farmacista di semplificarlo.

  • Nel caso in cui si consulti più di un medico, accertarsi che tutti i medici siano a conoscenza di tutti i farmaci assunti.

  • Chiedere al farmacista di stampare l’etichetta a grandi lettere e verificare che sia leggibile.

  • Chiedere al farmacista di confezionare il farmaco in contenitori che siano facili da conservare e da aprire.

Ricordare di prendere i farmaci come prescritto

Per trarre beneficio dall’assunzione dei farmaci, occorre ricordare non solo di assumere i propri farmaci, ma anche di assumerli al momento e nel modo giusti. Quando si assumono diversi farmaci, il piano di assunzione può essere complesso. Ad esempio, i farmaci possono essere assunti in momenti diversi durante il giorno per evitare interazioni. Alcuni farmaci potrebbero essere assunti con gli alimenti. Altri farmaci potrebbero essere assunti a stomaco vuoto. Più il piano di assunzione è complesso, più è probabile che si compiano errori. Ad esempio, i bifosfonati (come l’alendronato, il risedronato e l’ibandronato), utilizzati per aumentare la densità ossea, devono essere assunti a stomaco vuoto e solo con acqua (almeno un bicchiere pieno). Se questi farmaci vengono assunti con altri liquidi o alimenti non vengono assorbiti bene e non funzionano in modo efficace.

Se gli anziani hanno alcuni problemi di memoria, seguire un piano complesso è un’impresa ardua. Queste persone in genere hanno bisogno di aiuto, spesso da parte dei familiari. È possibile chiedere al medico di semplificare il piano. Spesso, le dosi possono essere riprogrammate per far assumere i farmaci più convenienti o ridurre il numero totale di dosi giornaliere. Inoltre, nel tempo alcuni farmaci potrebbero non essere più necessari e si può smettere di prenderli.

I seguenti metodi e strumenti possono aiutare a ricordare di prendere i farmaci come prescritto:

  • Ausili per la memoria

  • Contenitori per farmaci

  • App per smartphone

Ausili per la memoria

Alcuni ausili per la memoria possono ricordare agli anziani di assumere i farmaci. Ad esempio, l’assunzione di un farmaco può essere associata a una specifica attività quotidiana, ad esempio uno dei pasti.

Contenitori per farmaci

Il farmacista può fornire contenitori che facilitino l’assunzione del farmaco secondo le prescrizioni. Le dosi giornaliere per 1 o 2 settimane possono essere confezionate in un contenitore di plastica contrassegnato con i giorni della settimana o le ore del giorno, in modo da poter risalire alle dosi assunte contando gli spazi vuoti. Alcune farmacie possono confezionare i farmaci in blister, in modo che la dose giornaliera possa essere facilmente rimossa e monitorata. Tuttavia, questi tipi di confezioni possono avere un costo leggermente superiore. Inoltre, molte farmacie possono adattare i programmi di rifornimento in modo che i farmaci regolarmente utilizzati possano essere ritirati un solo giorno al mese. Questo riduce la confusione, aiuta a ridurre i viaggi in farmacia e minimizza gli errori di riempimento dei portapillole.

Sono anche disponibili contenitori più elaborati dotati di un sistema di promemoria computerizzato. Questi contenitori dispongono di un segnale acustico o luminoso o un messaggio acustico che si attiva all’ora del dosaggio.

App per smartphone (app per telefono cellulare)

È possibile scaricare app per vari smartphone e tablet che aiutano le persone a gestire i propri farmaci. Queste app possono aiutare gli anziani o i loro familiari a ricordare di assumere i farmaci al momento giusto. Molte di queste app sono dotate di notifiche promemoria che possono essere inviate al dispositivo. Alcune di queste app possono essere a pagamento.

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. AARP (American Association of Retired People): ampia gamma di risorse studiata per aiutare i soggetti a scegliere come vivere via via che invecchiano

  2. Benefits Check Up (The National Council on Aging): informazioni e strumenti di ricerca per trovare programmi e risorse sui benefici

  3. National Institute on Aging - Tracking Your Medications: fornisce delle linee guida e una scheda di lavoro per monitorare e gestire i farmaci

  4. Come smaltire i farmaci non utilizzati secondo l’Ente preposto alla tutela di alimenti e medicinali (Food and Drug Administration, FDA) statunitense: video e informazioni sui programmi di recupero e smaltimento dei farmaci