Esami antidroga

DiGerald F. O’Malley, DO, Grand Strand Regional Medical Center;
Rika O’Malley, MD, Grand Strand Medical Center
Revisionato/Rivisto dic 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

Lo screening tossicologico prevede esami per verificare l’uso di sostanze stupefacenti in soggetti che non presentano necessariamente sintomi di intossicazione o di un disturbo correlato a una sostanza. Può essere eseguito sistematicamente o in modo casuale in

  • alcuni gruppi di soggetti, tra cui studenti, atleti e carcerati

  • soggetti che hanno presentato domanda per svolgere, o che già svolgono, alcuni tipi di professioni (come piloti o conducenti di mezzi pesanti commerciali)

  • persone che sono state coinvolte in incidenti stradali o nautici o sul lavoro

  • persone che hanno tentato il suicidio con mezzi non chiari

  • soggetti inseriti per ordine dell’autorità giudiziaria in un programma terapeutico per l’abuso di sostanze o sottoposti a libertà vigilata o affidamento in prova che richieda l’astinenza e, quindi, il monitoraggio dell’adesione al programma

  • soggetti inseriti in un programma terapeutico per l’abuso di sostanze, per rilevarne l’abuso continuato e quindi pianificare meglio la terapia

  • soggetti che devono sottoporsi a esami tossicologici nell’ambito di udienze per diritti di custodia o genitoriali

  • membri dell’esercito

In genere, i soggetti devono esprimere il proprio consenso all’esecuzione dello screening tossicologico, tranne in alcune circostanze, come nel caso di incidenti stradali o sul lavoro. Lo screening tossicologico non riesce a determinare la frequenza di uso di una sostanza, e pertanto non può distinguere tra utenti casuali e abituali. Inoltre, lo screening tossicologico rileva solo alcune sostanze e molte altre sfuggono all’esame. Le sostanze generalmente testate sono

Può essere analizzato un campione di urina, sangue, respiro, saliva, sudore o capelli. L’esame dell’urina è il più comune perché non è invasivo ed è rapido e in grado di rilevare numerose sostanze assunte nell’arco di 1-4 giorni, talvolta per periodi più lunghi, a seconda del tipo di sostanza. In genere non vengono eseguite analisi del sangue perché sono invasive e possono rilevare sostanze solo fino a poche ore dopo l’uso. L’esame dei capelli non è facilmente disponibile, ma è in grado di rilevare alcune sostanze assunte negli ultimi 100 giorni. Gli operatori sanitari possono osservare direttamente la raccolta del campione e sigillare quest’ultimo in modo da essere certi che non sia stato alterato.

Gli esami tossicologici non sono sempre accurati. Gli esami delle urine, molto comuni, forniscono risultati incompleti e a volte non corretti. A volte, gli esami non rilevano una sostanza che la persona assume (risultato falso-negativo). Ciò può accadere nei casi seguenti:

  • Il test non è progettato o ha una sensibilità limitata a rilevare una particolare droga o componente della droga.

  • L’urina è molto diluita, al punto che la quantità di droga nelle urine è inferiore a quella rilevabile dall’esame.

  • Il soggetto invia il campione di un’altra persona o aggiunge una sostanza all’urina per alterare il campione.

Per contro, a volte gli esami risultano positivi anche se il soggetto non sta in realtà assumendo sostanze illecite (risultato falso-positivo). I semi di papavero, ad esempio, possono produrre dei risultati falsi-positivi per gli oppioidi (l’eroina viene ricavata a partire dai papaveri).

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse. 

  1. National Institute on Drug Abuse (NIDA): ente governativo che sostiene la ricerca scientifica sull’uso di farmaci e le sue conseguenze, e fornisce informazioni sui farmaci comunemente usati, le priorità e i progressi della ricerca, le risorse cliniche e le opportunità di donazioni e sovvenzioni.

  2. Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA): ente del Ministero della salute statunitense che spinge l’impegno per la salute pubblica a migliorare la salute comportamentale e offre risorse, tra cui servizi di localizzazione per il trattamento, numeri verdi di assistenza, strumenti di formazione per i medici, statistiche e pubblicazioni su una vasta gamma di argomenti correlati alle sostanze.