Mutilazione genitale femminile

(Escissione genitale femminile; Circoncisione femminile)

DiAlicia R. Pekarsky, MD, State University of New York Upstate Medical University, Upstate Golisano Children's Hospital
Revisionato/Rivisto nov 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La mutilazione genitale femminile è una pratica tradizionale in alcune culture in alcune parti dell'Africa (di solito in Africa settentrionale o centrale). Viene eseguita anche in alcune parti del Medio Oriente e anche in altre aree del mondo. Nelle culture in cui è praticata, è spesso considerata avere effetti benefici riguardo all'igiene, alla fertilità, alla castità femminili e al piacere sessuale maschile e può essere necessaria per il matrimonio. La mutilazione genitale femminile può essere ridotta dall'influenza di leader religiosi che si esprimono contro questa pratica e mediante la crescente opposizione in alcune comunità.

La pratica ha molte potenziali complicanze e nessun beneficio per la salute.

L'età media delle ragazze che subiscono la mutilazione è 7 anni, e la mutilazione viene generalmente effettuata senza anestesia.

Ci sono quattro tipi principali di mutilazione genitale femminile definita dall'OMS:

  • Tipo I: clitoridectomia, rimozione parziale o totale del glande del clitoride (parte visibile del clitoride) e/o del prepuzio (la piega della pelle che circonda il clitoride)

  • Tipo II: escissione, rimozione parziale o totale del glande del clitoride e delle piccole labbra, con o senza rimozione delle grandi labbra

  • Tipo III: infibulazione, restringimento dell'apertura vaginale tagliando e riposizionando le piccole labbra o le grandi labbra, a volte attraverso cuciture, con o senza rimozione del prepuzio/cappuccio e del glande del clitoride

  • Tipo IV: altro, tutte le altre procedure dannose eseguite sui genitali femminili ai fini non medici (come punture, perforazioni, carving [incisione], spianamento, e cauterizzazione della zona genitale)

(Vedi anche the WHO's Female genital mutilation fact sheet.)

Le conseguenze della mutilazione genitale possono comprendere emorragia intra- o postoperatoria e infezioni (incluso il tetano). Per le donne infibulate, sono possibili ricorrenti infezioni urinarie e/o ginecologiche e cicatrici. Le donne che incorrono in una gravidanza dopo le mutilazioni genitali femminili possono avere lacerazioni perineali o un'emorragia significative durante il parto. Le conseguenze psicologiche possono essere gravi.

L'assistenza medica per le donne che hanno subito l'infibulazione comprende un approccio culturalmente sensibile e talvolta una procedura di deinfibulazione (1), preferibilmente prima di iniziare l'attività sessuale o prima della nascita da parto vaginale. Le donne devono essere indirizzate a uno specialista con esperienza in questa cura.

Riferimento

  1. 1. Nour NM, Michels KB, Bryant AE: Defibulation to treat female genital cutting: Effect on symptoms and sexual function. Obstet Gynecol 108(1):55–60, 2006. doi: 10.1097/01.AOG.0000224613.72892.77

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. World Health Organization: Female genital mutilation fact sheet

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