Il cromo, uno dei minerali minori, potenzia l'azione dell' insulina. Le fonti nutrizionali che ne contengono una quantità sufficiente comprendono carote, patate, broccoli, cereali e melassa. Il picolinato è un sottoprodotto del triptofano che è associato al cromo nei supplementi, si ritiene che favorisca un più efficace assorbimento del cromo. Il cromo dinicocisteinato è un nuovo integratore costituito da cromo trivalente con L-cisteina e niacina.
(Vedi anche Panoramica sugli integratori alimentari.)
Presunti effetti
Si ritiene che il cromo picolinato sia utile per perdere peso, irrobustire la muscolatura, ridurre il grasso corporeo e i livelli di colesterolo e trigliceridi e aumentare la funzione insulinica. Sebbene la carenza di cromo danneggi l'attività dell' insulina, ci sono poche prove che la supplementazione aiuti i pazienti diabetici, né esiste una prova che produca effetti benefici nei confronti della composizione corporea e dei livelli lipidici.
Evidenze
Il ruolo degli integratori a base cromo è controverso, ed i dati clinici sono controversi. Una meta-analisi del 2002 ha valutato 20 studi clinici randomizzati e ha concluso che i dati hanno indicato che il cromo non ha avuto alcun effetto sul glucosio o sui livelli dell' insulina nei pazienti non diabetici; i risultati sono stati inconcludenti nei pazienti diabetici (1). Tuttavia, una meta-analisi del 2013 di dati provenienti da un gruppo di ulteriori 20 studi clinici randomizzati ha indicato che la supplementazione nelle persone in sovrappeso o obese ha comportato una riduzione statisticamente significativa del peso corporeo (2). Gli autori ipotizzano che l'effetto sia piccolo e non sono sicuri della rilevanza clinica, e suggeriscono la necessità di ulteriori studi a lungo termine. Tra i pazienti diabetici, una revisione sistematica del 2014 e una meta-analisi hanno rilevato che la supplementazione di cromo nel diabete di tipo 1 e di tipo 2 diminuiva significativamente l'emoglobina A1c dello 0,58% e il glucosio a digiuno di 20 mg/dL (3).
Studi clinici randomizzati, controllati, sono necessari per determinare se il cromo può influenzare il diabete, il metabolismo dei lipidi, o la perdita di peso. Questi studi devono controllare o essere aggiustati in base ai livelli di cromo basale ed in base al tipo di supplemento di cromo utilizzato ed essere eseguiti su delle ben definite popolazioni a rischio presso le quali possa essere monitorata l'assunzione di cibo.
Effetti avversi
Diversi studi hanno dimostrato che dosi giornaliere fino a 1000 mcg di cromo sono sicure. Alcuni dati in vitro suggeriscono che il cromo picolinato possa danneggiare i cromosomi e causare tumori. Tuttavia, non esistono studi clinici che hanno dimostrato un'associazione. Alcune forme di cromo possono favorire l'irritazione gastrointestinale e le ulcere. Sono stati segnalati casi isolati di compromissione della funzionalità renale ed epatica; in tal modo, le persone con disturbi renali o epatici preesistenti devono evitare la supplementazione. Gli integratori di cromo interferiscono con l'assorbimento del ferro.
Interazioni farmacologiche
Riferimenti bibliografici riguardanti il cromo
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Althuis MD, Jordan NE, Ludington EA, et al: Glucose and insulin responses to dietary chromium supplements: a meta-analysis. Am J Clin Nutr 76(1):148-155, 2002.
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Onakpoya I, Posadzki P, Ernst E: Chromium supplementation in overweight and obesity: a systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials. Obes Rev 14(6):496-507, 2013. doi: 10.1111/obr.12026.
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Suksomboon N, Poolsup N, Yuwanakorn A: Systematic review and meta-analysis of the efficacy and safety of chromium supplementation in diabetes. J Clin Pharm Ther 39(3):292-306, 2014. doi: 10.1111/jcpt.12147.
Per ulteriori informazioni
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NIH National Center for Complementary and Integrative Health: Type 2 Diabetes and Dietary Supplements:What the Science Says