Torsione degli annessi

(torsione ovarica; torsione delle tube di Falloppio)

DiKilpatrick, MD, MEd, Baylor College of Medicine
Revisionato/Rivisto feb 2023
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La torsione degli annessi comporta la rotazione delle ovaie e talvolta delle tube di Falloppio, impedendo o interrompendo l’apporto di sangue a questi organi.

  • Provoca un forte dolore improvviso, spesso accompagnato da nausea e vomito.

  • La diagnosi viene confermata mediante una sonda ecografica inserita in vagina (ecografia transvaginale).

  • L’intervento chirurgico laparoscopico viene effettuato immediatamente per srotolare l’ovaio o rimuoverlo.

Solitamente l’ovaio e talvolta la tuba di Falloppio si arrotolano sui tessuti simili a legamenti che li sostengono. La torsione di un ovaio (torsione degli annessi) è una delle emergenze mediche più comuni nelle donne. È più probabile nelle donne in età riproduttiva e solitamente si manifesta in caso di problemi a un ovaio

ed è favorita dalle seguenti condizioni:

  • Gravidanza se è presente una grossa cisti nel corpo luteo

  • Uso di ormoni per stimolare l’ovulazione (per problemi di infertilità)

  • Ingrossamento dell’ovaio, di solito a causa di tumori benigni o cisti

  • Un episodio precedente di torsione degli annessi

Le maggiori probabilità di torsione ovarica si registrano con i tumori benigni piuttosto che con quelli maligni,

ma è raro che si verifichino in un ovaio normale. Questo tipo di torsione colpisce con maggiore probabilità le bambine e le adolescenti.

Solitamente riguarda un solo lato e interessa solo l’ovaio, anche se talvolta coinvolge anche la tuba di Falloppio. Se l’apporto di sangue alle ovaie e/o alle tube di Falloppio viene interrotto troppo a lungo, i tessuti di questi organi possono morire e le ovaie possono non essere in grado di funzionare normalmente o le tube di Falloppio possono subire danni.

Sintomi della torsione degli annessi

La torsione dell’ovaio provoca un dolore forte e improvviso nella zona pelvica, talvolta accompagnato da nausea e vomito. Prima di avvertire il dolore improvviso, la donna può avere crampi intermittenti per alcuni giorni, a volte anche per intere settimane, a causa del continuo movimento di rotazione e controrotazione dell’ovaio. Anche l’addome diventa sensibile.

Il dolore può essere avvertito solo da un lato oppure essere diffuso in tutta l’area pelvica.

Alcune donne presentano febbre o battito cardiaco accelerato.

Diagnosi della torsione degli annessi

  • Sintomi

  • Esame pelvico

  • Ecografia

  • Chirurgia esplorativa

Di solito, i medici sospettano la torsione degli annessi sulla base dei sintomi e dei riscontri all’esame pelvico e all’ecografia.

L’ecografia viene eseguita mediante l’inserimento in vagina di una sonda ecografica (ecografia transvaginale), In presenza di una torsione dell’ovaio, questa procedura può mostrare l’ingrossamento dell’ovaio o una massa nell’ovaio, che conferma la diagnosi di torsione degli annessi. L’ecografia Doppler a colori generalmente può determinare se il flusso di sangue all’ovaio è stato interrotto.

Un intervento chirurgico per visualizzare le ovaie è l’unico modo per confermare la diagnosi.

Trattamento della torsione degli annessi

  • Intervento chirurgico per raddrizzare l’ovaio

Se si sospetta torsione degli annessi, viene effettuato immediatamente un intervento chirurgico per verificare la presenza di una torsione ovarica e quindi confermare la diagnosi e, se presente, per risolverla.

Le procedure utilizzate per raddrizzare e quindi salvare l’ovaio sono, alternativamente:

  • Laparoscopia: i medici eseguono una o diverse piccole incisioni nell’addome, in cui inseriscono una sonda a fibre ottiche (laparoscopio). Tramite appositi strumenti infilati nelle altre incisioni, cercano di raddrizzare l’ovaio ed eventualmente la tuba di Falloppio. Questa procedura si esegue in ospedale ed è necessaria l’anestesia generale, ma non è necessario il ricovero.

  • Laparotomia: raramente, se la massa ovarica è più grande, i medici devono praticare un’incisione più ampia nell’addome e intervenire direttamente sugli organi interessati, senza utilizzo del laparoscopio. La laparotomia richiede un lungo periodo di osservazione dopo l’intervento oppure la degenza di una notte in ospedale e può provocare maggior dolore dopo l’intervento rispetto alla laparoscopia.

Nel caso sia presente una cisti ovarica e ci sia la possibilità di salvare l’ovaio, la cisti viene rimossa (cistectomia).

In caso di interruzione del flusso di sangue e morte dei tessuti, si rende necessaria la rimozione delle tube di Falloppio e delle ovaie (salpingo-ooforectomia),

mentre in caso di tumore ovarico si rimuove l’intero ovaio (la cosiddetta ooforectomia).