Alcuni farmaci usati per il trattamento della tubercolosi

Farmaco

Somministrazione

Effetti collaterali

Farmaci di prima linea*

Isoniazide

Per via orale

Danni epatici (epatite) in 1 persona su 1.000, con conseguente comparsa di affaticamento, perdita di appetito, nausea, vomito e ittero

Talvolta, intorpidimento degli arti (neuropatia periferica)

Rifampicina (e i farmaci correlati rifabutina e rifapentina)

Per via orale

Danni epatici, in particolare quando la rifampicina viene abbinata all’isoniazide (ma gli effetti collaterali scompaiono quando l’assunzione del farmaco viene interrotta)

Anomala colorazione rosso-arancio di urina, lacrime e sudore

Insufficienza renale

Raramente bassa conta di globuli bianchi o piastrine

pirazinamide

Per via orale

Danni epatici (epatite), disturbi digestivi e talvolta gotta

etambutolo

Per via orale

A volte, offuscamento della vista e riduzione della percezione dei colori (perché il farmaco colpisce il nervo ottico)

Moxifloxacina

Per via orale

Infiammazione o rottura dei tendini

Nervosismo, tremori e convulsioni

Diarrea associata all’uso di antibiotici e infiammazione del colon (colite)

Farmaci di seconda linea†

Aminoglicosidi, come la streptomicina, l’amikacina e la kanamicina

Per iniezione intramuscolare

Danno renale, vertigini, perdita dell’udito (dovuto al danneggiamento dei nervi dell’orecchio interno), eruzione cutanea e febbre

Fluorochinoloni, come la levofloxacina

Per via orale

Infiammazione o rottura dei tendini

Nervosismo, tremori e convulsioni

Diarrea associata all’uso di antibiotici e infiammazione del colon (colite)

Capreomicina

Per iniezione intramuscolare

Gli effetti collaterali sono simili a quelli degli aminoglicosidi (ma la capreomicina viene spesso tollerata meglio se il trattamento è necessario per lungo tempo)

* I farmaci di prima linea sono di solito la prima scelta per il trattamento.

† I farmaci di seconda linea vengono generalmente impiegati quando i batteri che causano la tubercolosi sono diventati resistenti ai farmaci di prima linea o quando il soggetto non è in grado di tollerare uno dei farmaci di prima linea.

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