L’attività podistica può provocare stiramenti ai muscoli posteriori della coscia (ischiocrurali).
(Vedere anche Panoramica sui traumi sportivi.)
I muscoli ischiocrurali favoriscono il movimento all’indietro dell’anca e del ginocchio. La lesione dei muscoli ischiocrurali si verifica quando questi muscoli sono contratti bruscamente e violentemente, come nel caso di uno scatto, e provoca dolore improvviso nella parte posteriore della coscia. Le lesione dei muscoli ischiocrurali può presentarsi più lentamente, di solito in seguito a un allenamento inadeguato della flessibilità.
I medici formulano la diagnosi sulla base dei sintomi e dei riscontri all’esame obiettivo. Talvolta è necessaria anche la risonanza magnetica per immagini (RMI).
Trattamento delle lesioni dei muscoli ischiocrurali
Compressione e supporto
Riabilitazione
Subito dopo la lesione, è necessario applicare ghiaccio e utilizzare una fascia elastica compressiva di supporto alla coscia. Per alleviare il dolore si possono assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o altri analgesici. Se si avverte dolore durante la deambulazione, inizialmente può essere necessario utilizzare delle stampelle.
Quando il dolore comincia a risolversi, si può iniziare a stendere delicatamente i muscoli ischiocrurali; una volta eliminato completamente il dolore, si procede gradualmente con esercizi di rafforzamento sia degli ischiocrurali che dei quadricipiti. Si deve comunque evitare di correre o saltare fino a un recupero soddisfacente della forza muscolare e dell’ampiezza di movimento. Il recupero può richiedere giorni o settimane, ma una lesione grave dei muscoli ischiocrurali può impiegare anche parecchi mesi per guarire completamente.
1. Sdraiarsi sulla schiena, flettere l’anca e il ginocchio del lato interessato, afferrare il ginocchio per la parte posteriore e spingerlo delicatamente verso il torace.
2. Estendere delicatamente il ginocchio per raddrizzare la gamba.
3. Mantenere in distensione per 30 secondi.
4. Eseguire 1 serie di 4 ripetizioni, 3 volte al giorno.
5. Ripetere con l’altra gamba.
Per gentile concessione del Tomah Memorial Hospital, Dipartimento di Fisioterapia, Tomah, WI; Elizabeth C.K. Bender, MSPT, ATC, CSCS; e Whitney Gnewikow, DPT, ATC.
1. Stendersi sull’addome tenendo disteso il ginocchio del lato interessato.
2. Contrarre i muscoli addominali.
3. Sollevare la gamba interessata staccandola dal pavimento/tavolo.
4. Tornare alla posizione iniziale.
5. Eseguire 3 serie di 10 ripetizioni, 1 volta al giorno.
6. Istruzioni speciali
a. Tenere il ginocchio disteso e gli addominali contratti per tutta la ripetizione.
Per gentile concessione del Tomah Memorial Hospital, Dipartimento di Fisioterapia, Tomah, WI; Elizabeth C.K. Bender, MSPT, ATC, CSCS; e Whitney Gnewikow, DPT, ATC.
1. Attendere la guarigione dell’infiammazione in modo che il ginocchio possa essere flesso senza dolore.
2. Stendersi sull’addome con le ginocchia tese.
4. Piegare il ginocchio il più possibile senza provocare dolore.
5. Tornare lentamente alla posizione iniziale.
6. Eseguire 3 serie di 10 ripetizioni, 1 volta al giorno.
7. Istruzioni speciali
a. Iniziare con una resistenza minima, aggiungere peso finché tollerato. Per la resistenza è possibile utilizzare bande elastiche.
b. Concentrarsi sulla fase di abbassamento (eccentrica), contando fino a 4 durante l’abbassamento e l’estensione del ginocchio per tornare alla posizione iniziale e fino a 2 durante la flessione.
Per gentile concessione del Tomah Memorial Hospital, Dipartimento di Fisioterapia, Tomah, WI; Elizabeth C.K. Bender, MSPT, ATC, CSCS; e Whitney Gnewikow, DPT, ATC.
