Dracunculiasi

(Malattia del verme di Guinea)

DiChelsea Marie, PhD, University of Virginia;
William A. Petri, Jr, MD, PhD, University of Virginia School of Medicine
Revisionato/Rivisto gen 2025
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La dracunculiasi è un’infezione causata dal verme cilindrico (nematode) Dracunculus medinensis, noto anche col nome di verme di Guinea.

  • Le persone contraggono la parassitosi bevendo acqua contenente minuscoli crostacei infestati dal nematode.

  • I sintomi includono ulcere cutanee infiammate e dolorose e artrite debilitante.

  • La diagnosi dell’infezione viene formulata quando si osserva un verme emergere dalla vescicola.

  • Il verme viene rimosso facendolo arrotolare lentamente su un bastoncino o asportato chirurgicamente.

  • Per prevenire l’infezione, è opportuno bere acqua filtrata, bollita o clorata.

Gli elminti sono vermi parassiti che possono infettare gli esseri umani e gli animali. Esistono 3 tipi di elminti: vermi piatti (trematodi), tenie (cestodi) e vermi cilindrici (nematodi). Il Dracunculus medinensis è un nematode.

Attorno alla metà degli anni ’80, 3,5 milioni di persone soffrivano di dracunculiasi. Tuttavia, grazie all’impegno internazionale per porre fine alla diffusione della dracunculiasi, nel 2018 sono stati segnalati solo 28 casi. Nel 2022, sono state segnalate solo 13 infezioni negli esseri umani e 686 infezioni negli animali. A partire dall’agosto 2023, la dracunculiasi esiste solo in alcuni Paesi africani: Chad, Mali, Angola, Sudan meridionale ed Etiopia.

Questa infezione è stata quasi eradicata e da gennaio a giugno del 2023 sono state identificate solo 3 infezioni negli esseri umani. Tuttavia, le infezioni nei cani e i disordini civili in alcune parti del Mali e del Sudan meridionale continuano rappresentare sfide importanti per gli sforzi di eradicazione internazionale.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni parassitarie.)

Trasmissione della dracunculiasi

Le larve di Dracunculus infettano piccoli crostacei chiamati copepodi. I copepodi sono presenti in tutti gli oceani, i mari, i fiumi e i laghi del mondo.

L’infezione si contrae bevendo acqua non filtrata contenente copepodi infettati dalle larve o mangiando alcuni animali acquatici (ad esempio, pesci o rane poco cotti) che hanno ingerito copepodi infetti.

Dopo l’ingestione, i copepodi muoiono e rilasciano le larve, che penetrano nelle pareti intestinali e migrano nella cavità addominale. All’interno dell’addome, le larve maturano in vermi adulti in circa 1 anno e i vermi adulti si accoppiano. Dopo l’accoppiamento, le femmine gravide del verme lasciano l’addome e migrano attraverso i tessuti sottocutanei, solitamente fino a raggiungere le gambe o i piedi, dove creano una vescicola sulla pelle. La vescicola provoca una grave sensazione di bruciore e alla fine si apre. Quando le persone tentano di alleviare il bruciore immergendo le gambe in acqua, le femmine del verme gravide rilasciano le larve. Quando le larve sono in acqua, infettano un altro copepode. Se le femmine del verme gravide non raggiungono la pelle, muoiono e si disintegrano oppure si induriscono (calcificano) sotto la pelle.

Sintomi della dracunculiasi

In genere per il primo anno la dracunculiasi non causa sintomi. I sintomi compaiono quando il verme inizia a penetrare nella cute e si forma una vescicola nel punto in cui è situato il verme. L’area attorno alla vescicola è pruriginosa, brucia e appare gonfia, rossa e dolorosa. I materiali rilasciati dal verme possono provocare una reazione allergica, con conseguente difficoltà di respirazione, vomito, eruzione cutanea pruriginosa e dolore invalidante. Quando la vescicola si apre, è possibile osservare il verme. In seguito, il verme abbandona l’organismo e i sintomi cessano.

Generalmente, dopo che il verme adulto abbandona l’organismo, la vescicola guarisce. Tuttavia, in circa il 50% dei soggetti, si sviluppano infezioni batteriche intorno all’apertura della vescicola.

A volte, si verifica un danno a carico delle articolazioni e dei tendini in prossimità della vescicola, che determina dolore e altri sintomi di artrite.

Sapevate che...

  • I vermi di Guinea calcificati sono stati riscontrati nelle mummie egiziane.

Diagnosi della dracunculiasi

  • Presenza di un verme nella vescicola

La diagnosi di dracunculiasi è evidente quando il verme adulto compare nella vescicola.

Per individuare i vermi calcificati, si possono eseguire radiografie. (Sono stati riscontrati nelle mummie egiziane.)

Trattamento della dracunculiasi

  • Rimozione del verme adulto

Di solito, è possibile rimuovere lentamente il verme adulto (che può raggiungere una lunghezza di 80 centimetri) nell’arco di diversi giorni o settimane, facendolo arrotolare su un bastoncino. Quando inizia a emergere la testa, si afferra l’estremità del verme e la si avvolge intorno a un piccolo bastoncino. Gradualmente, mentre il verme si distende, si ruota il bastoncino per estrarre il resto del verme. Infine, il verme fuoriesce completamente e viene eliminato. Se è possibile consultare un operatore sanitario, questi può rimuovere il verme attraverso una piccola incisione eseguita dopo l’applicazione di un agente anestetizzante locale.

Nessun farmaco può uccidere i vermi. Tuttavia, se si sviluppa un’infezione batterica intorno all’apertura della vescicola, possono essere necessari degli antibiotici.

Prevenzione della dracunculiasi

Per prevenire la dracunculiasi può essere utile:

  • Filtrare l’acqua potabile attraverso un pezzo di garza a maglia fine

  • Bollire l’acqua

  • Bere solo acqua addizionata con cloro

Le persone infette non devono immergersi in fonti di acqua potabile, come pozzi o cisterne aperti, in modo da non contaminarle.