I FATTI IN BREVE

Angiografia

Revisionato/Rivisto nov 2021
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Che cos’è l’angiografia (angiogramma)?

“Angio” è un termine medico che significa vaso sanguigno, mentre “grafia” si riferisce a un’immagine (pensate a fotografia). Pertanto l’angiografia è un procedimento per l’acquisizione di immagini dei vasi sanguigni. Le immagini vengono acquisite utilizzando i raggi X. L’immagine acquisita prende il nome di angiogramma.

In genere, il medico ha bisogno delle immagini di solamente 1 o 2 vasi sanguigni di un’area problematica e non di tutti i vasi sanguigni di un soggetto. Per acquisire le immagini, il medico utilizza un ago per inserire un catetere (un tubicino flessibile) in un vaso sanguigno vicino all’area problematica. Quindi, inietta un liquido (detto mezzo di contrasto) attraverso il catetere. Il mezzo di contrasto compare alla radiografia (video o foto) e delinea l’interno dei vasi sanguigni. L’immagine mostra l’efficienza del flusso sanguigno e l’eventuale presenza di problemi nei vasi esaminati.

  • Generalmente, il medico inserisce il catetere attraverso un taglietto nell’inguine o in un braccio

  • L’angiografia serve per individuare problemi a carico dei vasi sanguigni

  • Durante l’angiografia, il medico può anche trattare un problema individuato in un vaso sanguigno

Chi ha bisogno di un’angiografia?

Un soggetto potrebbe avere bisogno di un’angiografia se il medico ritiene che siano presenti problemi vascolari quali:

  • Un’ostruzione (come ad esempio un coagulo di sangue che ha causato un attacco cardiaco o un ictus)

  • Un restringimento (come quelli causati dall’indurimento delle arterie)

  • Una dilatazione di una parete debole di un vaso sanguigno (aneurisma)

  • Lacerazioni di un vaso sanguigno

Solitamente, il medico esegue l’angiografia nelle arterie. Le arterie sono i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore all’intero organismo, compreso il miocardio stesso. L’angiografia delle arterie è detta arteriografia.

Più raramente, il medico può eseguire un’angiografia delle vene. Le vene sono in vasi sanguigni che trasportano il sangue al cuore. L’angiografia delle vene è detta venografia.

Cosa succede durante l’angiografia?

Questo esame può durare da meno di un’ora a varie ore, a seconda dei vasi sanguigni presi in esame.

Prima dell’esame

Di solito, il medico chiede al soggetto di non mangiare o bere per 12 ore.

Durante l’esame

  • Il soggetto riceve un farmaco per rilassarsi, senza però addormentarsi

  • Il medico fa un’iniezione per anestetizzare l’area in cui inciderà una piccola apertura, generalmente nell’inguine o, talvolta, in un braccio

  • Quindi inserisce un catetere attraverso l’incisione e lo fa avanzare nei vasi sanguigni che desidera visualizzare

  • Poi inietta il mezzo di contrasto attraverso il catetere

  • L’apparecchio per radiografia acquisisce delle immagini mentre il mezzo di contrasto scorre nei vasi sanguigni

  • Nel corso dell’esame, il medico può chiedere al soggetto di fare un respiro profondo, trattenere il respiro o tossire

Dopo l’esame

Il medico rimuove il catetere e preme sull’incisione per prevenirne il sanguinamento. È possibile che il soggetto debba restare disteso per varie ore. Talvolta è necessario trascorrere la notte in ospedale. Il medico potrebbe ordinare al soggetto di riposare e bere molti liquidi.

Quali sono i rischi correlati all’angiografia?

Radiazioni

L’angiografia espone il soggetto a più radiazioni di una normale radiografia. I medici cercano di limitare la quantità totale di radiazioni a cui un soggetto è esposto nell’arco della vita. Troppe radiazioni possono aumentare il rischio di ammalarsi di tumore.

Altre problematiche

  • Gli aghi possono causare un lieve dolore

  • Alcuni soggetti avvertono fastidio quando viene iniettato il mezzo di contrasto

  • Alcuni soggetti hanno una reazione allergica al mezzo di contrasto (come starnuti, un’eruzione cutanea o difficoltà respiratorie)

  • Se il soggetto presenta problemi renali (come, ad esempio insufficienza renale), il mezzo di contrasto può peggiorarli

  • L’area corporea in cui viene inserito il catetere può sanguinare, infettarsi o dolere