Le fissurazioni anali possono formarsi in seguito al passaggio di feci dure o voluminose.
I sintomi includono dolore o sanguinamento durante o dopo un movimento intestinale.
La diagnosi si basa sull’esame obiettivo dell’ano.
Il trattamento include emollienti delle feci, unguenti protettivi e semicupi.
Le fissurazioni anali possono essere provocate da una lesione causata da un’evacuazione difficile o abbondante o frequenti episodi di feci molli. Raramente, possono essere provocate anche da una penetrazione dell’ano durante il sesso anale. Le ragadi provocano lo spasmo dello sfintere anale (l’anello muscolare che tiene chiuso l’ano), esacerbando il dolore e impedendo la guarigione.
Possono insorgere in persone di qualsiasi età, ma sono più comuni nei neonati.
L’apparato digerente
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(Vedere anche Panoramica sull’ano e sul retto Panoramica sull’ano e sul retto L’ ano è l’apertura posta al termine del tratto digerente, attraverso il quale le feci vengono espulse dal corpo umano. Il retto è la sezione del tratto digerente posta superiormente all’ano... maggiori informazioni .)
Sintomi della fissurazione anale
Le fissurazioni provocano dolore e sanguinamento, di solito durante o subito dopo un’evacuazione. Il dolore si protrae per parecchi minuti e anche ore e quindi cessa sino alla successiva evacuazione.
Diagnosi di fissurazione anale
Visita medica
Il medico diagnostica la fissurazione con una cauta ispezione dell’ano.
Trattamento della fissurazione anale
Emollienti delle feci
Pomate protettive e semicupi
Per spasmi dello sfintere anale, iniezione di tossina botulinica e pomata alla nitroglicerina o bloccanti del canale del calcio
Un emolliente delle feci o psillio o un aumento del tenore di fibre nella dieta può ridurre la possibilità di lesioni per evacuazione di feci dure o voluminose. La guarigione talora è favorita dall’uso di una pomata all’ossido di zinco o supposte di glicerina che lubrificano il tratto inferiore del retto e ammorbidiscono le feci.
L’applicazione di anestetici topici (come benzocaina o lidocaina) sull’ano e un semicupio tiepido (non caldo) per 10-15 minuti dopo ciascuna evacuazione diminuiscono il fastidio e contribuiscono ad aumentare il flusso sanguigno, condizione che favorisce la guarigione. Il semicupio viene fatto sedendosi in una vasca riempita parzialmente oppure utilizzando un contenitore pieno di acqua tiepida posizionato sul water o sul bidet.
I trattamenti volti alla riduzione dello spasmo sfinterico e a favorire la guarigione delle ragadi comprendono l’iniezione nello sfintere di tossina botulinica e l’applicazione di pomata alla nitroglicerina o bloccanti del canale del calcio (come crema alla nifedipina o gel al diltiazem) nell’area interessata.
Se queste misure non funzionano, potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia. Lo spasmo sfinterico può essere risolto tagliando una parte dello sfintere interno (sfinterotomia anale interna).