Infezioni da Staphylococcus aureus

(infezioni da stafilococco)

DiLarry M. Bush, MD, FACP, Charles E. Schmidt College of Medicine, Florida Atlantic University
Revisionato/Rivisto mar 2023
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I fatti in Breve

Staphylococcus aureus è il più pericoloso tra tutti i numerosi e comuni batteri appartenenti al genere degli stafilococchi. Questi batteri Gram-positivi di forma sferica (cocchi; vedere la figura ) provocano spesso infezioni cutanee, ma possono causare polmoniti, infezioni delle valvole cardiache e infezioni ossee e possono essere resistenti al trattamento con alcuni antibiotici.

  • Questi batteri si diffondono attraverso il contatto diretto con un individuo infetto, usando un oggetto contaminato o inalando goccioline infette disperse attraverso gli starnuti o la tosse.

  • Le infezioni cutanee sono comuni, ma i batteri possono diffondersi attraverso il sangue e infettare organi distanti.

  • Le infezioni cutanee possono causare vescicole, ascessi, arrossamento e gonfiore nell’aria infetta.

  • La diagnosi si basa sull’aspetto della pelle e sull’identificazione dei batteri in un campione di materiale infetto.

  • Gli antibiotici vengono scelti in base alle probabilità che siano efficaci contro il ceppo specifico che sta provocando l’infezione.

  • Lavarsi accuratamente le mani può aiutare a prevenire la diffusione dell’infezione.

(Vedere anche Panoramica sui batteri.)

Staphylococcus aureus è presente nel naso (in genere temporaneamente) e sulla cute rispettivamente nel 30% circa e nel 20% circa degli adulti. Tali percentuali sono maggiori fra le persone che sono ricoverate o lavorano in un ospedale.

I batteri possono diffondersi da persona a persona per contatto diretto, tramite oggetti contaminati (come attrezzature di palestre, telefoni, maniglie delle porte, telecomandi dei televisori o pulsanti degli ascensori) oppure, meno frequentemente, attraverso l’inalazione di goccioline infette diffuse dagli starnuti o dai colpi di tosse.

I portatori sono persone che hanno acquisito i batteri ma non presentano sintomi. Nei portatori, i batteri possono migrare dal naso ad altre parti del corpo attraverso le mani, il che talvolta causa infezione. Coloro che sono ricoverati o lavorano in ospedale hanno maggiori probabilità di essere portatori.

Tipi di infezioni da stafilococco

Le infezioni da Staphylococcus aureus sono di entità variabile, da lievi a potenzialmente letali.

Le infezioni da stafilococco più comuni sono:

  • Le infezioni cutanee, che spesso determinano la formazione di ascessi

Tuttavia, i batteri possono spostarsi attraverso il sangue (batteriemia) e infettare pressoché qualunque parte del corpo, in particolare le valvole cardiache (endocardite) e le ossa (osteomielite).

Inoltre i batteri tendono ad accumularsi sui dispositivi medici presenti nell’organismo, come le valvole cardiache o le articolazioni artificiali, i pacemaker e i cateteri inseriti nei vasi sanguigni attraverso la pelle.

Alcune infezioni da stafilococco si presentano con maggior facilità in alcune situazioni:

  • Infezioni del sangue: avvengono quando un catetere inserito in una vena resta in sede per lungo tempo.

  • Endocardite: si verifica in caso di iniezione di sostanze illegali, presenza di valvole cardiache artificiali o infezione di un catetere inserito in una vena.

  • Osteomielite: si produce quando Staphylococcus aureus si diffonde al tessuto osseo da un’infezione del sangue o un’infezione dei tessuti molli adiacenti, come può avvenire nelle persone con profonde piaghe da decubito o ulcere del piede dovute al diabete.

  • Infezione dei polmoni (polmonite): si presenta (soprattutto) in soggetti che hanno avuto l’influenza o un’infezione del sangue, durante l’assunzione di corticosteroidi o farmaci che sopprimono il sistema immunitario (immunosoppressori) oppure quando le persone vengono ricoverate in ospedale perché necessitano di intubazione tracheale e ventilazione meccanica (polmonite acquisita in ospedale).

Tossine stafilococciche

Esistono molti ceppi di Staphylococcus aureus. Alcuni ceppi producono tossine in grado di causare l’intossicazione alimentare da stafilococco, la sindrome da shock tossico o la sindrome cutanea combustiforme.

La sindrome da shock tossico è dovuta anche a tossine prodotte da alcuni streptococchi. Questa sindrome provoca una grave sintomatologia rapidamente progressiva che include febbre, eruzione cutanea, un pericoloso abbassamento della pressione arteriosa e scompenso di diversi organi.

Fattori di rischio per le infezioni da stafilococco

Alcune condizioni aumentano il rischio di contrarre un’infezione da stafilococco:

Resistenza agli antibiotici

Molti ceppi hanno sviluppato resistenza agli effetti degli antibiotici. Se i portatori assumono antibiotici, questi distruggono i ceppi non resistenti, senza incidere particolarmente su quelli resistenti. Questi batteri possono quindi moltiplicarsi, e, se provocano un’infezione, essa è più difficile da trattare.

La resistenza dei batteri e la loro capacità di resistere ad antibiotici specifici dipendono spesso dal luogo in cui i soggetti hanno contratto l’infezione: in ospedale o in un’altra struttura sanitaria o in ambiente estraneo a tali strutture (nella comunità).

Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA)

Poiché gli antibiotici sono ampiamente utilizzati negli ospedali, il personale ospedaliero di solito è portatore di ceppi resistenti. Quando si contrae un’infezione in una struttura sanitaria, i batteri sono di solito resistenti a vari tipi di antibiotici, compresi quasi tutti gli antibiotici affini alla penicillina (chiamati antibiotici beta-lattamici). I ceppi di batteri resistenti a quasi tutti gli antibiotici beta-lattamici sono chiamati Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). La meticillina è un tipo di penicillina.

I ceppi di MRSA sono comuni quando l’infezione viene acquisita in una struttura sanitaria, come un’ospedale (infezione nosocomiale). Alcuni ceppi di MRSA causano infezioni acquisite al di fuori di una struttura sanitaria (infezione acquisita in comunità), tra cui ascessi e infezioni cutanee lievi. Il numero di questo tipo di infezioni acquisite in comunità è in aumento.

Sapevate che...

  • Le infezioni da stafilococco possono essere difficili da trattare in quanto molti batteri hanno sviluppato resistenza agli antibiotici.

Sintomi delle infezioni da stafilococco

Le infezioni cutanee dovute a Staphylococcus aureus possono comprendere:

  • La follicolite, che è la meno grave. Una radice del pelo (follicolo) si infetta, provocando la formazione di un minuscolo foruncolo, leggermente doloroso, alla base del pelo.

  • L’impetigine, che consiste in vesciche poco profonde piene di liquido che si rompono creando croste color miele. L’impetigine può essere pruriginosa o dolorosa.

  • Gli ascessi (pustole o foruncoli), che sono raccolte di pus calde e dolenti che si formano immediatamente al di sotto della pelle.

  • La cellulite, un’infezione della pelle e del tessuto sottostante che si diffonde, causando dolore e arrossamento.

  • La necrolisi epidermica tossica e, nei neonati, la sindrome cutanea combustiforme, che sono infezioni gravi. Entrambe causano la desquamazione della pelle su larga scala.

Alcune infezioni cutanee causate da
Foruncolo (pustola)
Foruncolo (pustola)
Il foruncolo (pustola) in questa immagine è un’area dolente, gonfia e piena di pus.

Fotografia fornita dal Dott. Thomas Habif.

Foruncolo sotto il sopracciglio
Foruncolo sotto il sopracciglio
Questa donna presenta un foruncolo rosso infiammato sotto il sopracciglio.

DermPics/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Impetigine
Impetigine
In caso di impetigine, raggruppamenti di ulcere si aprono e sviluppano una crosta color miele.

Immagine per gentile concessione del Dott. Thomas Habif.

Impetigine in un bambino
Impetigine in un bambino
Questo bambino con impetigine presenta ulcere ricoperte di croste gialle.

DOTT. P. MARAZZI/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Tutte le infezioni cutanee da stafilococco sono altamente contagiose.

Le infezioni delle mammelle (mastite), che possono comprendere cellulite e ascessi, possono svilupparsi 1-4 settimane dopo il parto. L’area intorno al capezzolo assume colore rosso ed è dolente. Gli ascessi spesso rilasciano una grande quantità di batteri nel latte materno, che possono infettare il lattante.

La polmonite causa spesso febbre alta, respiro affannoso e tosse con espettorato che può contenere sangue. Possono svilupparsi ascessi nei polmoni, che a volte si ingrossano e interessano le membrane intorno ai polmoni e talvolta provocano raccolte di pus (chiamate empiemi). Questi problemi rendono ancora più difficile la respirazione.

L’infezione del sangue rappresenta una causa comune di decesso nelle persone con ustioni gravi. Di norma i sintomi includono febbre alta persistente e talvolta shock.

L’endocardite può danneggiare rapidamente le valvole cardiache, portando a insufficienza cardiaca (con difficoltà respiratorie) ed eventualmente al decesso.

L’osteomielite causa brividi, febbre e dolore osseo. La pelle e i tessuti molli sopra l’osso infetto si arrossano e si gonfiano, e può accumularsi del liquido nelle articolazioni adiacenti.

Diagnosi delle infezioni da stafilococco

  • Per le infezioni cutanee, valutazione medica

  • Per le altre infezioni, coltura di campioni di sangue o di liquidi corporei infetti

Le infezioni cutanee da stafilococco vengono in genere diagnosticate in base al loro aspetto.

Altre infezioni richiedono il prelievo di campioni di sangue o liquidi infetti, che vengono inviati in laboratorio per far crescere (in coltura) i batteri e identificarli. I risultati di laboratorio confermano la diagnosi e consentono di stabilire quali antibiotici siano in grado di uccidere gli stafilococchi (una procedura chiamata test di sensibilità agli antibiotici, o antibiogramma).

Inoltre, se vi è il sospetto di osteomielite, i medici eseguono una radiografia, una TC, una RMI, una scintigrafia ossea o una combinazione di questi esami diagnostici. Questi esami possono rivelare la localizzazione del danno e aiutare a determinare la gravità della patologia.

Si esegue una biopsia ossea per prelevare un campione. Il campione può essere asportato con un ago o durante un intervento chirurgico.

Trattamento delle infezioni da stafilococco

  • Antibiotici

  • Talvolta, asportazione chirurgica dell’osso e/o del materiale estraneo infetti

Le infezioni dovute a Staphylococcus aureus vengono trattate con antibiotici. I medici cercano di stabilire se i batteri sono resistenti agli antibiotici e, in tal caso, a quali.

L’infezione acquisita in un ospedale viene curata con antibiotici efficaci contro i ceppi di MRSA, tra cui vancomicina, linezolid, tedizolid, quinupristina con dalfopristina, ceftarolina, telavancina, daptomicina e altri antibiotici. Se successivamente i risultati dei test indicano che il ceppo è sensibile alla meticillina e il paziente non è allergico alla penicillina, si utilizza un farmaco affine alla meticillina, come la nafcillina o l’oxacillina. In base alla gravità dell’infezione, gli antibiotici possono essere somministrati per settimane.

L’infezione da MRSA può essere acquisita al di fuori di una struttura sanitaria. I ceppi di MRSA acquisiti nella comunità sono di solito sensibili ad altri antibiotici, come trimetoprim-sulfametoxazolo, clindamicina, minociclina o doxiciclina, così come agli antibiotici utilizzati per trattare le infezioni da MRSA acquisite in ospedale.

Le infezioni cutanee leggere dovute a MRSA come la follicolite vengono di norma trattate con una pomata, come quelle a base di bacitracina, neomicina e polimixina B (disponibile senza prescrizione) o mupirocina (disponibile soltanto sotto prescrizione). Se è necessario utilizzare più di una pomata, gli antibiotici efficaci contro l’infezione da MRSA vengono somministrati per via orale o per via endovenosa. La scelta dell’antibiotico da utilizzare dipende dalla gravità dell’infezione e dai risultati dei test di sensibilità.

Se l’infezione interessa le ossa o un materiale estraneo presente nel corpo (come pacemaker, valvole cardiache artificiali e protesi articolari, ma anche innesti nei vasi sanguigni), talvolta al regime antibiotico viene aggiunta la rifampicina, e possibilmente un altro antibiotico. Solitamente, l’osso infetto e il materiale estraneo devono essere rimossi chirurgicamente per curare l’infezione.

Gli ascessi, se presenti, di solito sono drenati.

Prevenzione delle infezioni da stafilococco

È possibile prevenire la diffusione di questi batteri lavando sempre accuratamente le mani con acqua e sapone o applicando gel disinfettanti a base di alcol.

Alcuni medici consigliano l’applicazione dell’antibiotico mupirocina all’interno delle narici per eliminare gli stafilococchi dal naso. Tuttavia, poiché l’uso eccessivo di mupirocina può causare resistenza alla mupirocina, questo antibiotico si utilizza soltanto quando i soggetti sono a rischio di contrarre l’infezione. Per esempio, viene prescritto ai pazienti che devono sottoporsi a certi interventi oppure agli individui che vivono in un luogo in cui l’infezione cutanea è in via di diffusione.

Se i portatori di stafilococchi devono essere sottoposti ad alcuni tipi di intervento chirurgico, prima dell’intervento vengono spesso trattati con antibiotici.

Le persone affette da infezione cutanea da stafilococco non devono manipolare gli alimenti.

In alcune strutture sanitarie, al momento del ricovero dei pazienti si esegue di routine lo screening per MRSA. Alcune strutture eseguono lo screening solo sui pazienti maggiormente a rischio di contrarre un’infezione da MRSA, come coloro che sono in procinto di sottoporsi a certi interventi chirurgici. Lo screening comporta l’analisi di un campione prelevato dal naso con un tampone di cotone. Se viene rilevato un ceppo di MRSA, le persone vengono isolate per prevenire la diffusione dei batteri.

Altre infezioni da stafilococco

Staphylococcus aureus produce un enzima chiamato coagulasi. Altre specie di stafilococchi non producono tale enzima e vengono quindi chiamati stafilococchi coagulasi negativi. Questi batteri normalmente risiedono sulla pelle di tutti i soggetti sani.

Benché meno pericolosi di Staphylococcus aureus, questi batteri possono provocare infezioni gravi, di solito quando vengono acquisiti in ospedale. I batteri sono in grado di infettare i cateteri inseriti in un vaso sanguigno attraverso la pelle o i dispositivi medici impiantati (come pacemaker cardiaci, valvole cardiache artificiali o protesi articolari).

Spesso questi batteri sono resistenti a molti antibiotici. Si utilizza la vancomicina, che è efficace contro molti batteri resistenti, a volte in associazione con la rifampicina. Spesso è necessario rimuovere i dispositivi medici infetti.