Mastite

(Infezione della mammella)

DiJulie S. Moldenhauer, MD, Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto ago 2024
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I fatti in Breve

La mastite è un’infiammazione dolorosa della mammella, solitamente accompagnata da infezione.

La mastite può verificarsi dopo il parto, di solito durante le prime 6 settimane e quasi sempre in donne che allattano. Più raramente, le infezioni mammarie si verificano dopo una lesione o un intervento chirurgico. Il diabete o l’assunzione di corticosteroidi aumentano il rischio di infezioni mammarie.

Se il bambino non viene posizionato correttamente durante l’allattamento, si possono sviluppare screpolature e dolore. La mastite è diversa dal dolore e dalle screpolature dei capezzoli che spesso accompagnano i primi giorni di allattamento. Se la pelle dei capezzoli si screpola, i batteri possono attraversarla penetrando nei dotti galattofori e causare l’infezione.

La febbre che insorge diverse settimane dopo l’inizio dell’allattamento è spesso dovuta a mastite.

Una mammella infetta appare in genere arrossata, gonfia, calda e dolente, anche solo in parte.

Di rado, le infezioni mammarie provocano la formazione di sacche di pus (ascessi mammari). La zona circostante appare gonfia e il pus può fuoriuscire dal capezzolo.

I medici basano la diagnosi sui riscontri dell’esame obiettivo.

Sapevate che...

  • L’infezione post-partum di solito non preclude l’allattamento.

Trattamento della mastite

  • Svuotamento completo della mammella dal latte

  • Farmaci per il dolore, come paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

  • Talvolta, antibiotici

Il dolore e il gonfiore vengono gestiti con impacchi freddi e analgesici, come il paracetamolo o i FANS, compreso l’ibuprofene. La mammella deve essere completamente svuotata quando i dotti galattofori sono pieni mediante allattamento o il pompaggio del latte. Per estrarre completamente il latte materno, si possono applicare impacchi caldi sulla mammella prima o durante l’allattamento o l’estrazione del latte. Le donne sono incoraggiate a rimanere idratate (aumento del consumo di liquidi). Queste misure sono sufficienti per trattare molti casi di mastite lieve o moderata.

Se la mastite sembra essere dovuta a un’infezione batterica, viene trattata con antibiotici, come dicloxacillina, cefalexina, clindamicina o talvolta eritromicina.

È importante assumere molti liquidi.

Se i sintomi dell’infezione non si attenuano o sono gravi, è necessario consultare un medico, ad esempio se la mammella appare arrossata, l’arrossamento si sta diffondendo o se la donna presenta febbre e brividi.

Le donne che allattano e presentano un’infezione delle mammelle devono continuare l’allattamento poiché svuotare i seni favorisce il trattamento e riduce il rischio di ascesso.

Gli ascessi mammari vengono diagnosticati mediante un’ecografia. Vengono trattati con antibiotici e sono solitamente drenati chirurgicamente. Questo intervento può essere eseguito in anestesia locale, ma può richiedere sedativi per via endovenosa o un’anestesia generale.

Se l’assunzione di antibiotici non allevia l’infezione o se non è presente alcuna infezione, i medici eseguono una valutazione per verificare eventuali altre cause dei noduli o dell’infiammazione.