Intossicazioni da pesci e frutti di mare

DiGerald F. O’Malley, DO, Grand Strand Regional Medical Center;
Rika O’Malley, MD, Grand Strand Medical Center
Reviewed ByDiane M. Birnbaumer, MD, David Geffen School of Medicine at UCLA
Revisionato/Rivisto Modificata apr 2025
v1119191_it
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

L'intossicazione da pesci e da molluschi coinvolge una delle numerose tossine che possono causare manifestazioni gastrointestinali, neurologiche o istaminate.

(Vedi anche Principi generali di intossicazione.)

Intossicazione da pesci ciguatera

L'intossicazione da Ciguatera è responsabile del 20% di tutte le malattie di origine alimentare legate al pesce (circa 16 000 casi ogni anno negli Stati Uniti con 300 ricoveri) e può derivare dal mangiare una qualsiasi delle > 400 specie di pesci delle barriere coralline tropicali della Florida, le Indie Occidentali, o il Pacifico, dove un dinoflagellato produce una tossina che si accumula nella carne del pesce (1). I pesci più vecchi e di grandi dimensioni (p. es., cernie, dentici, ricciole del Pacifico) contengono una maggiore quantità di tossina. Non esiste alcun procedimento, inclusa la cottura, che protegga dalla tossina, il sapore non ne viene modificato. L'intossicazione può verificarsi dopo aver mangiato pesce fresco o congelato. Non esiste in commercio un test per la ricerca della ciguatossina nel pesce.

La trasmissione perinatale può verificarsi e la ciguatossina viene secreta nel latte materno. Le donne in gravidanza e in allattamento devono evitare di consumare il pesce sospetto.

I sintomi possono iniziare da 2 a 8 ore dopo l'ingestione. Crampi addominali, nausea, vomito e diarrea durano da 6 a 17 ore; poi insorgono prurito, parestesie, cefalea, mialgia, inversione della sensazione di caldo e freddo e dolore al volto. A distanza di mesi, fenomeni sensoriali insoliti e nervosismo possono risultare debilitanti (2). La diagnosi è clinica.

È stata proposta una terapia con mannitolo EV, ma non sono stati dimostrati chiari effetti benefici (3, 4). Gabapentin, amitriptilina, nifedipina e pregabalin sono stati usati per trattare i sintomi neurologici a lungo termine con vari gradi di successo (5, 6, 7, 8).

Intossicazione pesci sgombroidi

L'intossicazione sgombroide è causata dagli alti livelli di istamina presenti nella polpa del pesce e derivati dalla decomposizione batterica dopo la cattura. Specie comunemente colpite sono:

  • Tonno

  • Sgombro reale

  • Bonito (o tombarello)

  • Tonnetto striato

  • Lampuga (o corifena cavallina)

Il pesce può avere un sapore piccante o amaro. Pochi minuti dopo l'ingestione si manifestano arrossamento del volto, nausea, vomito, dolore epigastrico e orticaria, che si risolvono entro 24 ore. I sintomi vengono spesso scambiati con quelli di un'allergia al pesce. A differenza di altre intossicazioni da pesci, questa può essere prevenuta mediante un'appropriata conservazione del pesce dopo la cattura (9). L'avvelenamento da istamina è stato segnalato anche dopo il consumo di formaggio svizzero contaminato da batteri presenti nel latte crudo prima della lavorazione (10).

La diagnosi è clinica. Se è possibile analizzare il pesce rimanente, livelli di istamina superiori a 100 mg/100 g confermano la diagnosi.

Il trattamento può comprendere anti-H1 e anti-H2. I sintomi gravi (edema delle vie aeree, broncospasmo o shock distributivo) possono richiedere il trattamento per anafilassi con adrenalina e vasopressori.

Intossicazione da tetrodotossina

L'intossicazione da tetrodotossina è solitamente dovuta all'ingestione di pesce palla (fugu), una prelibatezza giapponese, ma circa > 100 specie di acqua dolce e salata contengono tetrodotossina (11). I primi sintomi comprendono parestesie al volto e agli arti, seguite da aumento della salivazione, nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Potenzialmente si può sviluppare anche una paralisi respiratoria fatale. Il trattamento è di supporto, con particolare attenzione all'assistenza ventilatoria fino a quando la tossina non viene metabolizzata, il che può richiedere giorni. Segnalazioni di casi suggeriscono che anticolinesterasici come edrofonio o neostigmina possano aiutare a invertire alcuni degli effetti neurologici paralitici, ma i dati non sono conclusivi (12).

La tossina non viene distrutta mediante il lavaggio, la cottura o il congelamento.

Intossicazione da molluschi

L'intossicazione paralizzante da molluschi si manifesta nel periodo da giugno a ottobre, specialmente sulle coste del Pacifico e del New England, quando cozze, molluschi, ostriche e cappesante vengono contaminate da un dinoflagellato velenoso responsabile della marea rossa. Questo dinoflagellato produce la neurotossina sassitossina, che è resistente alla cottura, al congelamento o alla marinatura. I frutti di mare contaminati hanno aspetto, odore e sapore normali. Dopo 5-30 minuti dall'ingestione compaiono parestesie periorali. Poi si manifestano nausea, vomito, crampi addominali, cui segue astenia muscolare. Il trattamento è di supporto. La paralisi respiratoria non trattata può risultare fatale; per i sopravvissuti, la guarigione è di solito completa (13).

Riferimenti

  1. 1. Glaziou P, Legrand AM. The epidemiology of ciguatera fish poisoning. Toxicon. 1994;32(8):863-873. doi:10.1016/0041-0101(94)90365-4

  2. 2. Pearn J. Neurology of ciguatera. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2001;70(1):4-8. doi:10.1136/jnnp.70.1.4

  3. 3. Friedman MA, Fleming LE, Fernandez M, et al. Ciguatera fish poisoning: treatment, prevention and management. Mar Drugs. 2008;6(3):456-479. doi:10.3390/md20080022

  4. 4. Mullins ME, Hoffman RS. Is mannitol the treatment of choice for patients with ciguatera fish poisoning? Clin Toxicol (Phila). 2017;55(9):947-955. doi:10.1080/15563650.2017.1327664

  5. 5. Perez CM, Vasquez PA, Perret CF. Treatment of ciguatera poisoning with gabapentin. N Engl J Med. 2001;344(9):692-693. doi:10.1056/NEJM200103013440919

  6. 6. Davis RT, Villar LA. Symptomatic improvement with amitriptyline in ciguatera fish poisoning. N Engl J Med. 1986;315(1):65.

  7. 7. Calvert GM, Hryhorczuk DO, Leikin JB. Treatment of ciguatera fish poisoning with amitriptyline and nifedipine. J Toxicol Clin Toxicol. 1987;25(5):423-428. doi:10.3109/15563658708992645

  8. 8. Brett J, Murnion B. Pregabalin to treat ciguatera fish poisoning. Clin Toxicol (Phila). 2015;53(6):588. doi:10.3109/15563650.2015.1052499

  9. 9. Hungerford JM. Scombroid poisoning: a review. Toxicon. 2010;56(2):231-243. doi:10.1016/j.toxicon.2010.02.006

  10. 10. Taylor SL, Stratton JE, Nordlee JA. Histamine poisoning (scombroid fish poisoning): an allergy-like intoxication. J Toxicol Clin Toxicol. 1989;27(4-5):225-240. doi:10.3109/15563658908994420

  11. 11. Bane V, Lehane M, Dikshit M, et al. Tetrodotoxin: chemistry, toxicity, source, distribution and detection. Toxins (Basel). 2014;6(2):693-755. Published 2014 Feb 21. doi:10.3390/toxins6020693

  12. 12. Liu SH, Tseng CY, Lin CC. Is neostigmine effective in severe pufferfish-associated tetrodotoxin poisoning?. Clin Toxicol (Phila). 2015;53(1):13-21. doi:10.3109/15563650.2014.980581

  13. 13. Etheridge SM. Paralytic shellfish poisoning: seafood safety and human health perspectives. Toxicon. 2010;56(2):108-122. doi:10.1016/j.toxicon.2009.12.013

quizzes_lightbulb_red
Test your KnowledgeTake a Quiz!
iOS ANDROID
iOS ANDROID
iOS ANDROID