Effetti delle epatopatie sul metabolismo dei farmaci

DiDanielle Tholey, MD, Sidney Kimmel Medical College at Thomas Jefferson University
Revisionato/Rivisto mar 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    L'epatopatia può avere degli effetti complessi sulla clearance, la biotrasformazione e la farmacocinetica dei farmaci. I fattori patogenetici comprendono alterazioni dell'assorbimento intestinale, delle capacità di legame proteico del plasma, della percentuale di estrazione epatica, del flusso ematico del fegato, della presenza di shunt porto-sistemici, dell'escrezione biliare, della circolazione enteroepatica e della clearance renale. A volte alcune alterazioni causano un incremento dei livelli biodisponibili del farmaco, cosicché il normale dosaggio risulta avere effetti tossici. Tuttavia, i valori e gli effetti per un singolo farmaco sono imprevedibili e non sono ben correlati con il tipo di danno epatico, con la sua gravità o con i risultati dei test di funzionalità epatica. Pertanto non si possono utilizzare regole generali per modificare le dosi dei farmaci nei pazienti affetti da un'epatopatia.

    Gli effetti clinici possono variare indipendentemente dalla biodisponibilità del farmaco, in particolare nell'epatopatia cronica; p. es., la sensibilità cerebrale agli oppiacei e ai sedativi è spesso aumentata in pazienti affetti da epatopatia cronica. Quindi, dosi apparentemente piccole di questi farmaci possono far precipitare il quadro di encefalopatia nei pazienti cirrotici. Il meccanismo di questo effetto probabilmente coinvolge l'alterazione dei recettori cerebrali dei farmaci.

    Le reazioni indesiderate ai farmaci non sembrano essere più probabili in pazienti con malattia epatica avanzata; tuttavia, tali pazienti possono essere meno capaci di tollerare gli eventuali effetti avversi dei farmaci a livello epatico.

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