Cheratoacantoma

DiVinod E. Nambudiri, MD, MBA, EdM, Harvard Medical School
Revisionato/Rivisto dic 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Si definiscono cheratoacantomi delle lesioni nodulari rotonde, dure, di colorito carneo, con margini nettamente inclinati e una caratteristica depressione centrale contenente materiale cheratinico; queste di solito si risolvono spontaneamente, ma alcuni possono rappresentare una forma ben differenziata di carcinoma squamocellulare. La diagnosi viene formulata mediante biopsia o escissione. Il trattamento è chirurgico o con iniezioni di metotrexato o 5-fluorouracile

(Vedi anche Panoramica sui tumori della pelle.)

L'eziologia del cheratoacantoma è sconosciuta. La maggior parte degli esperti ritiene che tali lesioni siano forme di carcinoma squamocellulare ben differenziato, con tendenza all'involuzione.

Il loro sviluppo è rapido. Abitualmente la lesione raggiunge le sue massime dimensioni, tipicamente da 1 a 3 cm, ma talvolta > 5 cm, in 1 o 2 mesi. Le sedi più frequenti sono le aree fotoesposte, il volto, gli avambracci e il dorso delle mani.

L'involuzione spontanea può iniziare in pochi mesi, ma non è certa.

Diagnosi del cheratoacantoma

  • Biopsia o asportazione chirurgica

Poiché non è possibile valutare la tendenza involutiva della lesione, si raccomanda la biopsia o l'asportazione.

Trattamento del cheratoacantoma

  • Trattamento chirurgico o iniezioni di metotrexato o 5-fluorouracile

L'involuzione spontanea può lasciare cicatrici importanti; l'intervento chirurgico o le infiltrazioni intralesionali con metotrexato o 5-fluorouracile in genere portano a un migliore risultato estetico e, inoltre, l'escissione permette la conferma istologica della diagnosi.

Prevenzione del cheratoacantoma

Non è chiaro se il rischio di sviluppare cheratoacantoma aumenti all'aumentare dell'esposizione ultravioletta. Visto che potrebbe darsi, una serie di precauzioni sono spesso raccomandate per limitare l'esposizione.

  • Astenersi dall'esposizione solare: ricercare l'ombra, riducendo al minimo le attività all'aperto tra le 10 del mattino e le 4 di pomeriggio (quando i raggi solari sono più intensi), ed evitare di esporsi al sole o di utilizzare i lettini abbronzanti

  • Usare indumenti protettivi: camicie a maniche lunghe, pantaloni e cappelli a falde larghe

  • Usare una protezione solare: il fattore di protezione solare deve essere almeno 30 con protezione ad ampio spettro UVA/UVB, e deve essere usato secondo istruzioni (ossia, riapplicare la protezione ogni 2 h e dopo il bagno o dopo aver sudato); non deve essere utilizzato per prolungare l'esposizione solare

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