Kava

DiLaura Shane-McWhorter, PharmD, University of Utah College of Pharmacy
Reviewed ByEva M. Vivian, PharmD, MS, PhD, University of Wisconsin School of Pharmacy
Revisionato/Rivisto Modificata lug 2025
v1126679_it
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La kava deriva dalla radice di un arbusto (Piper methysticum) che cresce nel Sud del Pacifico. È ingerita sotto forma di infuso o di capsule. Si ritiene che gli ingredienti attivi siano i kavalattoni.

Proprietà attribuite alla Kava

La kava è usata come agente ansiolitico e come aiuto per il sonno. Il meccanismo è sconosciuto, sebbene alcuni dati indichino che la kava modula la via gamma-aminobutirrica (GABA). Alcune persone usano la kava per l'asma, i sintomi della menopausa e le infezioni delle vie urinarie. La dose è di 100 mg di estratto standardizzato 3 volte/die.

Prove a favore della Kava

Una revisione Cochrane del 2003 ha valutato 11 studi (per un totale di 645 partecipanti) per valutare l'efficacia e la sicurezza di estratto di kava in studi clinici per il trattamento dell'ansia. La meta-analisi ha concluso che l'estratto di kava sembra essere un'opzione efficace per alleviare l'ansia rispetto al placebo (1). Questo studio ha anche concluso che il consumo di integratori di kava per un periodo da 1 a 24 settimane è risultato sicuro, ma ha suggerito la necessità di valutare la sicurezza a lungo termine. Non è chiaro come gli integratori utilizzati in questa meta-analisi siano stati standardizzati. Una revisione successiva ha valutato 7 studi sulla kava rispetto al placebo per i sintomi di ansia, 2 studi contro i farmaci ansiolitici da prescrizione e 2 studi per valutare ulteriori eventi avversi (2). Rispetto al placebo, la kava ha avuto una maggiore probabilità di risposta in 3 dei 7 studi e una risposta comparabile ai farmaci ansiolitici prescritti. Gli eventi avversi non differivano tra i gruppi, compresa l'epatotossicità.

Uno studio randomizzato del 2013 ha confrontato un estratto di kava acquoso con placebo per il disturbo d'ansia generalizzata. Dopo 8 settimane, il 26% degli utilizzatori di kava ha avuto una remissione rispetto al 6% del gruppo placebo. Nel gruppo kava, alcuni tratti genetici (polimorfismi del trasportatore GABA) erano associati alla riduzione dell'ansia (3). Tuttavia, uno studio randomizzato di 16 settimane nel 2020 (171 soggetti) ha valutato la kava per il disturbo d'ansia generalizzata (4). Questo studio non ha trovato alcuna differenza nella riduzione dell'ansia tra i gruppi, vi era una più alta percentuale di remissione dall'ansia nei gruppi placebo alla conclusione dello studio, e nessuna evidenza di associazione tra i polimorfismi genetici e la riduzione dell'ansia. In particolare, l'aumento degli enzimi epatici era più frequente nel gruppo kava, anche se quei pazienti non soddisfacevano i criteri per il danno epatico indotto dalla kava. Così, questo mette in dubbio l'uso della kava per il disturbo d'ansia generalizzato.

Le linee guida di pratica clinica della World Federation of Societies of Biological Psychiatry (WFSBP) e del Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments (CANMAT) riportano che la kava può avere un potenziale utilizzo per sintomi di ansia acuta o a breve termine, ma non raccomandano la kava come monoterapia o trattamento aggiuntivo per il disturbo d'ansia generalizzato (5).

Effetti avversi della Kava

Un certo numero di casi di tossicità epatica (incluso insufficienza epatica) sia in Europa che negli Stati Uniti (6) dopo aver assunto kava hanno spinto l'FDA (Food and Drug Administration) a richiedere un'etichetta di avvertenza sui prodotti kava. L'epatotossicità può essere correlata a metodi di preparazione o a materie prime di scarsa qualità contaminate da muffe contenenti epatotossine (7). La sicurezza è sotto continua sorveglianza.

Quando la kava è preparata tradizionalmente (p. es., il tè) e utilizzata ad alte dosi (> 6-12 g/die di radice essiccata) oppure per lunghi periodi (fino a 6 settimane), sono stati descritti casi di eruzione squamosa cutanea (dermopatia da kava), di modificazioni ematiche (macrocitosi, leucopenia) e di alterazioni neurologiche (torcicollo, crisi oculogire, peggioramento del morbo di Parkinson, disturbi del movimento).

Il kava può aumentare il tono uterino e pertanto deve essere evitato in gravidanza; un costituente tossico può passare nel latte materno e pertanto deve essere evitato durante l'allattamento.

Interazioni farmacologiche con la Kava

La kava può prolungare l'effetto di altri sedativi (p. es., barbiturici, benzodiazepine), che possono alterare la capacità di guidare o di svolgere altre attività che richiedono attenzione.

La kava può interferire con gli effetti della dopamina. Di conseguenza, può diminuire il beneficio della levodopa. La kava ha anche inibito il metabolismo del ropinirolo, un farmaco per il morbo di Parkinson, con conseguente tossicità dopaminergica. Pertanto, i pazienti con malattia di Parkinson devono evitare l'uso di kava.

La kava può intensificare l'effetto degli anestetici.

La kava può causare danni al fegato se assunta con epatotossine.

(Vedi anche tabella Possibili interazioni farmacologiche di alcuni integratori alimentari.)

Riferimenti

  1. 1. Pittler MH, Ernst E. Kava extract for treating anxiety. Cochrane Database Syst Rev. (1):CD003383, 2003. doi: 10.1002/14651858.CD003383

  2. 2. Smith K, Leiras C. The effectiveness and safety of kava kava for treating anxiety symptoms: a systematic review and analysis of randomized clinical trials. Complement Ther Clin Pract. 33:107-117, 2018. doi: 10.1016/j.ctcp.2018.09.003 

  3. 3. Sarris J, Stough C, Bousman CA, et al. Kava in the treatment of generalized anxiety disorder: a double-blind, randomized placebo-controlled study. J Clin Psychopharmacol. 33(5):643-648, 2013. doi: 10.1097/JCP.0b013e318291be67

  4. 4. Sarris J, Byrne GJ, Bousman CA, et al. Kava for generalised anxiety disorder: a 16-week double-blind, randomised, placebo-controlled study. Aust N Z J Psychiatry. 54(3):288-297, 2020. doi: 10.1177/0004867419891246

  5. 5. Sarris J, Ravindran A, Yatham LN et al. Clinician guidelines for the treatment of psychiatric disorders with nutraceuticals and phytoceuticals: The World Federation of Socieites of Biological Psychiatry (WFSBP) and Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments 9CANMAT) Taskforce. World J Biol Psychiatry. 2022;23(6):424-455.

  6. 6. LiverTox: Clinical and Research Information on Drug-Induced Liver Injury [Internet]. Bethesda (MD): National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases; 2012. Kava Kava. [Updated 2018 Apr 10]. Accessed August 31, 2022

  7. 7. Teschke R, Sarris J, Schweitzer I. Kava hepatotoxicity in traditional and modern use: the presumed Pacific kava paradox hypothesis revisited. Br J Clin Pharmacol. 73(2):170-174, 2012. doi: 10.1111/j.1365-2125.2011.04070.x

Per ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. National Institutes of Health (NIH), National Center for Complementary and Integrative Health: Kava General information on the use of kava as a dietary supplement

quizzes_lightbulb_red
Test your KnowledgeTake a Quiz!
iOS ANDROID
iOS ANDROID
iOS ANDROID