Bejel, framboesia e pinta

DiLarry M. Bush, MD, FACP, Charles E. Schmidt College of Medicine, Florida Atlantic University
Revisionato/Rivisto nov 2022 | Modificata mar 2023
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Il bejel (sifilide endemica), la yaws (framboesia) e la pinta sono infezioni causate da batteri del genere Treponema, che sono batteri a forma di spirale chiamati spirochete.

  • Queste infezioni si diffondono attraverso qualsiasi contatto con la pelle di una persona infetta, solitamente tra i bambini che vivono in condizioni di scarsa igiene.

  • Il bejel provoca ulcere a carico della bocca e noduli mutilanti nell’osso.

  • La framboesia causa ulcerazioni della pelle e neoformazioni deturpanti sulle gambe e attorno al naso e alla bocca.

  • La pinta provoca la comparsa di chiazze pruriginose, con ispessimento e alterazioni della pigmentazione, sulla pelle.

  • I medici diagnosticano queste infezioni in base alla presenza dei sintomi caratteristici e quando i soggetti colpiti hanno soggiornato in aree in cui le infezioni sono diffuse.

  • Una dose dell’antibiotico azitromicina uccide i batteri.

(Vedere anche Panoramica sui batteri.)

Le malattie causate da batteri del genere Treponema, come il bejel, la framboesia e la pinta, sono chiamate treponematosi. La sifilide è un’altra treponematosi causata da un batterio strettamente affine, denominato Treponema pallidum. Tuttavia, il modo di trasmissione della sifilide è diverso da quello del bejel, della framboesia e della pinta. La sifilide si trasmette tramite il contatto sessuale, mentre il bejel, la framboesia e la pinta si trasmettono tramite qualsiasi contatto stretto (sessuale e non) con la cute di una persona infetta, soprattutto tra i bambini che vivono in condizioni di scarsa igiene. Il bejel può inoltre essere trasmesso per contatto da bocca a bocca o quando si condividono le posate. Inoltre, a differenza della sifilide, il bejel, la framboesia e la pinta non si trasmettono attraverso il contatto con sangue contaminato né dalla madre al feto durante la gravidanza.

Il bejel si manifesta soprattutto nelle regioni calde e aride del Mediterraneo orientale e dell’Africa sahariana occidentale.

La framboesia è presente nei Paesi caldi e umidi della fascia equatoriale dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia e delle Isole del Pacifico.

La pinta è comune tra i nativi del Messico, dell’America centrale e del Sud America. La pinta non è molto contagiosa.

Il bejel, la framboesia e la pinta si verificano raramente negli Stati Uniti, ad eccezione delle popolazioni di immigranti provenienti da aree del mondo in cui queste malattie sono diffuse.

Sintomi del bejel, della framboesia e della pinta

Le prime manifestazioni di framboesia e pinta, come la sifilide, compaiono sulla pelle. Il bejel inizia con le ulcere alla bocca. Scomparsi questi sintomi, se ne presentano di nuovi dopo un periodo asintomatico o con pochi sintomi.

Bejel

Il bejel solitamente insorge nell’infanzia. Interessa le mucose della bocca e successivamente la pelle e le ossa. L’ulcera iniziale in bocca può passare inosservata. Quindi si sviluppano in bocca delle chiazze umide, che guariscono dopo mesi o anni. In questo periodo, i soggetti colpiti presentano pochi sintomi o sono asintomatici. Successivamente, possono svilupparsi ulcere sul tronco e sugli arti.

Si sviluppano noduli nelle ossa lunghe, soprattutto quelle delle gambe, e nei tessuti intorno alla bocca, al naso e sul palato. Questi noduli distruggono il tessuto, provocando la deformazione delle ossa e la deturpazione del viso.

Framboesia

Anche la framboesia colpisce la pelle e le ossa. Diverse settimane dopo l’esposizione al Treponema, la framboesia insorge sotto forma di un’ulcera leggermente rilevata nella sede dell’infezione, in genere su una gamba. L’ulcera guarisce, ma in seguito si formano noduli (granulomi) molli, che successivamente si aprono, sul viso, sulle braccia, sulle gambe e sulle natiche. I granulomi guariscono lentamente e possono ripresentarsi. La cute dei palmi delle mani e delle piante dei piedi può ispessirsi e ulcerarsi, formando lesioni dolorose. Le ulcere ai piedi possono rendere difficoltoso camminare e obbligare le persone a camminare sui lati dei piedi; da qui la denominazione di “framboesia a granchio”.

In fase avanzata, parti dell’osso tibiale possono andare incontro a distruzione e possono svilupparsi altre formazioni deturpanti e mutilanti, specialmente intorno al naso, alla bocca e al palato.

Esempi di framboesia
Framboesia
Framboesia

La framboesia insorge come un’ulcera leggermente in rilievo nel punto dell’infezione. L’ulcera può assumere la forma di un rigonfiamento giallastro (in alto). Mentre sulla sua superficie può formarsi una crosta (in basso).

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Immagine in alto per gentile concessione del dott. Peter Perine tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention. Immagine in basso per gentile concessione di K McLennon, Tulane University Medical School, tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention.

Framboesia: noduli morbidi
Framboesia: noduli morbidi

In seguito alla guarigione delle ulcere, su viso, gambe (in alto) o natiche possono formarsi noduli morbidi (granulomi). La cute delle piante dei piedi può ispessirsi (in basso) e rompersi formando ulcere dolorose che creano difficoltà nel camminare.

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Immagine in alto per gentile concessione del dott. Peter Perine tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention. Immagine in basso per gentile concessione della dott. Susan Lindsley tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention.

Framboesia: neoformazioni deturpanti
Framboesia: neoformazioni deturpanti

Se non viene trattata, possono svilupparsi neoformazioni distruttive e deturpanti, specie intorno a naso bocca e sotto il palato.

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Immagine per gentile concessione del dott. Peter Perine tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention.

Pinta

La pinta colpisce soltanto la pelle. Inizia con aree arrossate, piatte e pruriginose su mani, piedi, gambe, braccia, viso o collo. Queste aree si allargano e si ispessiscono. Dopo diversi mesi, su tutto il corpo si sviluppano spesse chiazze non rilevate che tendono a localizzarsi nei punti in cui le ossa sono vicine alla pelle, per esempio sui gomiti.

Successivamente, le chiazze perdono il loro colore o diventano di colore grigio-blu. Di solito, senza trattamento queste chiazze non scompaiono.

Diagnosi del bejel, della framboesia e della pinta

  • Valutazione medica

I medici formulano la diagnosi di bejel, framboesia o pinta quando compaiono i sintomi tipici in un soggetto che risiede o si è recato in zone in cui queste infezioni sono comuni. Talvolta, i medici esaminano al microscopio un campione prelevato dalle ulcere cutanee.

Poiché i batteri che causano queste infezioni e quelli che causano la sifilide sono molto simili, talvolta vengono eseguiti esami del sangue per la sifilide. Le persone che hanno contratto una di queste infezioni risultano positive al test per la sifilide.

Trattamento del bejel, della framboesia e della pinta

  • Una singola dose di azitromicina per via orale

Ai pazienti vengono somministrati antibiotici. Una dose di azitromicina somministrata per via orale uccide i batteri. A questo punto, la pelle può guarire. Tuttavia, potrebbero rimanere tracce di cicatrizzazione, soprattutto se molto tessuto è stato distrutto.

I soggetti che non possono assumere azitromicina possono ricevere un’iniezione di penicillina. La doxiciclina somministrata per via orale per 14 giorni è un’altra alternativa.

Gli ispettori sanitari cercano di identificare e trattare i soggetti infetti e le persone a stretto contatto con loro.