Leucodistrofia metacromatica

(Sulfatide lipidosi)

DiMatt Demczko, MD, Mitochondrial Medicine, Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto ott 2021
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La leucodistrofia metacromatica è una sfingolipidosi, un disturbo ereditario del metabolismo, causata dal deficit di arilsolfatasi A. Ne esistono diverse forme, la più grave delle quali causa paralisi progressiva e demenza con conseguente morte entro l'età di 10 anni.

Per ulteriori informazioni, vedi tabella Alcune sfingolipidosi.

Vedi anche Approccio al paziente con sospetta malattia ereditaria del metabolismo.

Nella leucodistrofia metacromatica, il deficit dell'enzima arilsulfatasi A determina l'accumulo di lipidi metacromatici nella sostanza bianca del sistema nervoso centrale, nei nervi periferici, nei reni, nella milza e in altri organi; l'accumulo nel sistema nervoso causa demielinizzazione centrale e periferica. Esistono numerose mutazioni; i pazienti variano per età d'esordio e velocità di progressione.

La forma infantile è caratterizzata da paralisi progressiva e demenza che iniziano generalmente prima dei 4 anni di età, portando al decesso entro 5 anni dall'esordio dei sintomi.

La forma giovanile si manifesta tra 4 e 16 anni di età con disturbo della deambulazione, deterioramento intellettuale e riscontro di neuropatia periferica. Contrariamente alla forma infantile, i riflessi tendinei profondi sono di solito vivaci.

C'è anche una forma adulta più lieve.

La diagnosi di leucodistrofia metacromatica è suggerita dal riscontro clinico e di riduzione della velocità della conduzione nervosa; viene quindi confermata dall'analisi del DNA e/o evidenziando il deficit enzimatico nei globuli bianchi o nelle colture di fibroblasti cutanei. (Vedi anche test per sospette malattie ereditarie del metabolismo.)

Attualmente non esiste un trattamento efficace per la leucodistrofia metacromatica in pazienti con sintomi avanzati. Il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali può stabilizzare la funzione neurocognitiva in forme lievemente sintomatiche della malattia. Diverse altre opzioni terapeutiche sono attualmente in fase di studio, principalmente nelle forme tardive infantili della malattia, tra cui la terapia genica, la terapia enzimatica sostitutiva, la terapia di riduzione del substrato e, potenzialmente, la terapia di potenziamento enzimatico.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. Online Mendelian Inheritance in Man® (OMIM®) database: informazioni complete sulla localizzazione genica, molecolare e cromosomica

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