Iperplasia surrenalica congenita provocata da deficit di 11beta-idrossilasi

DiAndrew Calabria, MD, The Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto ago 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il deficit di 11beta-idrossilasi (CYP11B1) comporta una produzione difettosa di cortisolo, con accumulo di precursori mineralcorticoidi, con conseguenti ipernatriemia, ipokaliemia, e ipertensione e aumento della produzione di androgeni surrenalici, con conseguente virilizzazione. La diagnosi si ottiene attraverso il dosaggio del cortisolo, dei suoi precursori, degli androgeni surrenalici e a volte con il dosaggio dell'11-deossicortisolo dopo la somministrazione di ormone adrenocorticotropo. La terapia è effettuata con corticosteroidi (1, 2).

Il deficit di 11beta-idrossilasi causa circa dal 5 all'8% di tutti i casi di iperplasia surrenalica congenita. La conversione di 11-deossicortisolo a cortisolo e del deossicorticosterone a corticosterone è parzialmente bloccata, con conseguenti

  • Aumento dei livelli dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH)

  • Accumulo di 11-deossicortisolo (che ha un'attività biologica limitata) e di desossicorticosterone (che ha l'attività mineralcorticoide)

  • Sovrapproduzione di androgeni surrenalici (deidroepiandrosterone, androstenedione e testosterone)

Sintesi degli ormoni surrenalici

* Enzimi stimolati dall'ormone adrenocorticotropo (ACTH).

11beta = 11beta-hydroxylase (P-450c11); 17alfa = 17alfa-hydroxylase (P-450c17); 17,20 = 17,20 lyase (P-450c17); 18 = aldosterone synthase (P-450aldo); 21 = 21-hydroxylase (P-450c21); DHEA = dehydroepiandrosterone; DHEAS = deidroepiandrosterone solfato; 3beta-HSD = 3beta-hydroxysteroid dehydrogenase (3beta2-HSD); 17beta-HSD = 17beta-hydroxysteroid dehydrogenase (17beta-HSD); SCC = side-chain cleavage (P-450scc); SL = sulfotransferase (SULT1A1, SULT1E1).

Riferimenti generali

  1. 1. Witchel SF: Congenital adrenal hyperplasia. J Pediatr Adolesc Gynecol 30(5):520–534, 2017. doi: 10.1016/j.jpag.2017.04.001

  2. 2. El-Maouche D, Arlt W, Merke DP: Congenital adrenal hyperplasia. Lancet 390(10108):2194–2210, 2017. doi: 10.1016/S0140-6736(17)31431-9

Sintomatologia

I neonati di sesso femminile possono presentare genitali ambigui con ingrossamento del clitoride, fusione delle labbra, e presenza del seno urogenitale. I neonati di sesso maschile, di solito, appaiono normali, ma alcuni presentano un ingrossamento del pene. Alcuni bambini hanno manifestazioni tardive con pubertà precoce, nelle femmine, con irregolarità mestruali e irsutismo.

La ritenzione di sali con ipernatriemia, ipertensione e alcalosi ipokaliemica può essere il risultato di un'attività mineralcorticoide aumentata dovuta a un incremento dei livelli di desossicorticosterone.

Diagnosi

  • Livelli plasmatici di 11-deossicortisolo e androgeni surrenalici

La diagnosi prenatale non è possibile. La diagnosi del deficit di 11beta-idrossilasi nei neonati è stabilita da un aumento dei livelli plasmatici di 11-deossicortisolo e di androgeni surrenalici (deidroepiandrosterone, androstenedione e testosterone). L'attività renina plasmatica viene spesso soppressa a causa di una maggiore attività dei mineralcorticoidi; questo test può essere utile nei bambini più grandi, ma è meno affidabile nei neonati. Se la diagnosi è incerta, i livelli di 11-deossicortisolo e di androgeni surrenalinici vanno misurati sia prima che 60 minuti dopo la stimolazione con ormone adrenocorticotropo (ACTH). Negli adolescenti affetti, i livelli plasmatici basali possono essere normali, perciò è raccomandato il test di stimolazione con ormone adrenocorticotropo (ACTH).

L'ipertensione si verifica in circa due terzi dei pazienti con deficit di CYP11B1 e distingue questa dal deficit del CYP21A2, che provoca ipotensione. Poiché sia il deficit di CYP11B1 che quello di CYP21A2 possono causare un aumento dei livelli di 17-idrossiprogesterone, che viene misurato durante lo screening neonatale di routine, i pazienti con aumenti da lievi a modesti dei livelli di 17-idrossiprogesterone devono essere sottoposti alla misurazione dei livelli di 11-deossicortisolo. Può verificarsi ipokaliemia, ma non in tutti i pazienti.

Consigli ed errori da evitare

  • Il deficit di 11beta-idrossilasi provoca ipertensione e talvolta ipopotassiemia, in contrasto con il deficit di 21-idrossilasi, che provoca ipotensione e iperkaliemia.

Trattamento

  • Terapia sostitutiva con corticosteroidi

  • A volte terapia antipertensiva

  • A volte chirurgia ricostruttiva

La terapia del deficit di 11beta-idrossilasi consiste nella somministrazione di cortisonici, in genere idrocortisone 3,5-5 mg/m2 per via orale 3 volte/die, con una dose totale giornaliera solitamente ≤ 20 mg/m2 che previene ulteriori virilizzazioni e migliora l'ipertensione riducendo i livelli dell'11-idrossicortisolo, desossicorticosterone e androgeni surrenalici che sono stimolati dall'ormone adrenocorticotropo (ACTH). A differenza che nel deficit di CYP21A2, la sostituzione di mineralcorticoidi non è necessaria, perché l'omeostasi di sodio e potassio è mantenuta dagli effetti mineralcorticoidi del desossicorticosterone.

La risposta al trattamento deve essere monitorata, di solito con il dosaggio dei livelli di 11-deossicortisolo e di androgeni surrenalici e con la valutazione della velocità di crescita e della maturazione scheletrica. La pressione arteriosa deve essere monitorata attentamente nei pazienti che presentano ipertensione. Possono essere necessari antipertensivanti, come i diuretici risparmiatori di potassio o i calcio-antagonisti.

I neonati affetti di sesso femminile possono richiedere una ricostruzione chirurgica con clitoroplastica riduttiva e creazione di un'apertura vaginale. Spesso, da adulti è necessario un ulteriore intervento chirurgico, ma con cure appropriate e un'attenzione particolare per le problematiche psicosessuali, è possibile ottenere una funzione sessuale normale e la fertilità.

Punti chiave

  • I bambini con deficit dell'11beta-idrossilasi hanno un eccesso di attività di mineralcorticoidi e un aumento di androgeni surrenalici, che causano ipertensione, ipopotassiemia, e virilizzazione.

  • Nelle femmine, l'eccesso di androgeni si manifesta solitamente alla nascita con genitali esterni ambigui (p. es., ingrossamento del clitoride, fusione delle grandi labbra e un seno urogenitale primitivo piuttosto che aperture distinte dell'uretra e della vagina); più tardivamente nella vita potrebbero avere irsutismo, oligomenorrea e acne.

  • I neonati di sesso maschile, di solito, appaiono normali, ma possono avere, più tardi, una pubertà precoce.

  • Diagnosticare attraverso i livelli di ormoni steroidei e talvolta con la stimolazione con ormone adrenocorticotropo.

  • Trattare con terapia sostitutiva con corticosteroidi e talvolta antipertensivi; le femmine possono richiedere un intervento chirurgico ricostruttivo.

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