Come valutare la forza muscolare

DiGeorge Newman, MD, PhD, Albert Einstein Medical Center
Revisionato/Rivisto ago 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    I pazienti che riferiscono debolezza possono riferirsi alla fatica, alla goffaggine o alla vera e propria debolezza muscolare. Così, l'esaminatore deve definire la precisa caratteristica dei sintomi, inclusi l'esatta localizzazione, il tempo di esordio, i fattori scatenanti e allevianti e la sintomatologia clinica associata.

    Gli arti devono essere valutati per la debolezza (ovvero quando un arto debole viene esteso e cade verso il basso), per il tremore e altri movimenti involontari. La forza degli specifici gruppi muscolari viene testata contro resistenza e un lato del corpo viene messo a confronto con il controlaterale. Tuttavia, il dolore può impedire l'esecuzione di uno sforzo completo durante la valutazione della forza.

    Nella debolezza isterica o fittizia, la resistenza opposta alla mobilizzazione può essere inizialmente normale, seguita da un improvviso cedimento, o i pazienti possono non usare i muscoli di supporto in maniera adeguata. Per esempio, i pazienti con vera debolezza deltoidea usano muscoli accessori per inclinare il loro tronco e il collo lontani dal deltoide debole perché vogliono evitare che l'esaminatore superi la loro debolezza. Al contrario, nei pazienti con debolezza fittizia del deltoide (p. es., a causa di simulazione di malattia), la spalla e la testa si inclinano verso il deltoide debole non appena il muscolo viene sopraffatto, indicando la loro mancanza di sforzo.

    Una lieve ipostenia può essere indicata da una diminuita oscillazione del braccio durante la deambulazione, dalla tendenza alla pronazione dell'arto superiore esteso, dalla riduzione dell'uso spontaneo di un arto, dall'extra-rotazione di una gamba, dal rallentamento dei movimenti rapidi alternati o dall'impaccio nei movimenti che richiedono destrezza (p. es., capacità di chiudere un bottone, aprire una spilla da balia, o togliere un fiammifero dalla scatola).

    La forza muscolare deve essere graduata. La scala che segue, originariamente sviluppata dal Medical Research Council del Regno Unito, è ora utilizzata universalmente:

    1. 0: assenza di contrazione muscolare visibile

    2. 1: contrazione muscolare visibile associata a un movimento dell'arto limitato o assente

    3. 2: movimento dell'arto, ma non contro gravità

    4. 3: movimento contro gravità, ma non contro resistenza

    5. 4: movimento almeno contro la resistenza fornita dall'esaminatore

    6. 5: forza piena

    La difficoltà nell'uso di questa scala e di scale simili consiste nell'ampia variabilità di forza esistente tra i gradi 4 e 5.

    La forza distale può essere misurata in modo semiquantitativo mediante un ergometro a manubrio oppure facendo stringere al paziente il bracciale gonfiato dello sfigmomanometro.

    I test funzionali spesso forniscono un miglior quadro della relazione tra forza e invalidità. Quando il paziente effettua varie manovre, i deficit vengono analizzati e quantificati il più possibile (p. es., numero di flessioni sulle cosce eseguite o di scalini saliti). L'alzarsi dalla posizione accovacciata o il salire su una sedia permettono la valutazione della forza a livello prossimale degli arti inferiori; camminare sui talloni e sulla punta dei piedi permette la valutazione della forza distale. Fare forza con le braccia sulla sedia per alzarsi indica una debolezza dei quadricipiti. Girare il tronco per muovere le braccia indica una debolezza del cingolo scapolare. Alzarsi dalla posizione supina mettendosi prono, inginocchiandosi e utilizzando le mani per fare forza sulle cosce e mettersi in piedi lentamente (segno di Gowers) suggerisce una debolezza del cingolo pelvico.

    (Vedi anche Come valutare il sistema motorio e Introduzione all'esame neurologico.)

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