Il granuloma inguinale (donovanosi) è un'infezione progressiva della cute dei genitali e perineale causata da Klebsiella granulomatis. L'infezione è caratterizzata da lesioni cutanee lentamente progressive che sono di un rosso intenso, sollevate, indolore, e spesso ulcerate; la linfoadenopatia regionale è rara. La diagnosi si basa sull'esame obiettivo e sulla valutazione microscopica del liquido prelevato dalle lesioni. La terapia prevede antibiotici, in genere tetracicline, macrolidi o trimetoprim/sulfametossazolo.
(Vedi anche Panoramica sulle infezioni a trasmissione sessuale.)
Le infezioni da Klebsiella granulomatis sono estremamente rare nei paesi ad alte risorse, ma sono presenti in India, Africa meridionale e in alcune parti del Sud America (1).
Riferimento generale
1. Workowski KA, Bachmann LH, Chan PA, et al. Sexually Transmitted Infections Treatment Guidelines, 2021. MMWR Recomm Rep. 2021;70(4):1-187. Published 2021 Jul 23. doi:10.15585/mmwr.rr7004a1. Erratum: Vol. 70, No. RR-4. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2023;72(4):107-108. Published 2023 Jan 27. doi:10.15585/mmwr.mm7204a5
Sintomatologia del granuloma inguinale
I siti di infezione comprendono:
Pene, scroto, inguine e cosce negli uomini
Vulva, vagina e perineo, nelle donne
Ano e natiche nei pazienti dediti a pratiche sessuali anali di tipo passivo
Viso, in entrambi i sessi
Dopo un periodo di incubazione di circa 1-12 settimane, il nodulo cutaneo non doloroso di colorito rossastro s'ingrandisce lentamente, diventando rilevato, a superficie liscia, vellutato al tatto, maleodorante e granuleggiante. La lesione si allarga lentamente, spesso si ulcera, e può diffondersi ad altre aree cutanee. Le lesioni guariscono lentamente, lasciando cicatrici.
Le infezioni secondarie da altri batteri sono frequenti e possono provocare ampie lesioni tissutali destruenti.
La linfoadenopatia non è frequente.
Di tanto in tanto, il granuloma inguinale si diffonde attraverso il flusso sanguigno alle ossa, alle articolazioni o al fegato; in assenza di trattamento si manifestano anemia, deperimento, e raramente decesso.
Questa foto mostra un granuloma genitale inguinale.
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Image courtesy of Joe Miller and Dr. Cornelio Arevalo via the Public Health Image Library of the Centers for Disease Control and Prevention.
Questa foto mostra un granuloma genitale inguinale.
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Image courtesy of Dr. Susan Lindsley via the Public Health Image Library of the Centers for Disease Control and Prevention.
Questa foto mostra un granuloma inguinale perianale.
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Image courtesy of Dr. Tabua via the Public Health Image Library of the Centers for Disease Control and Prevention.
Il granuloma inguinale è una malattia ulcerativa progressiva solitamente trasmessa sessualmente e coinvolge la pelle e i tessuti sottocutanei nelle regioni anogenitali e inguinali. Il nodulo iniziale si allarga lentamente, erode i tessuti circostanti e si sviluppa in una massa granulomatosa e voluminosa.
Il granuloma inguinale è una malattia ulcerativa progressiva solitamente trasmessa sessualmente e coinvolge la pelle e
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Diagnosi del granuloma inguinale
Esame obiettivo
L'esame al microscopio mostra i corpi di Donovan nel liquido prelevato dalla lesione
Il granuloma inguinale va sospettato in soggetti provenienti da aree endemiche e in presenza delle caratteristiche lesioni.
La diagnosi di granuloma inguinale viene confermata microscopicamente dalla dimostrazione della presenza dei corpi di Donovan (numerosi bacilli nel citoplasma di un macrofago, evidenti alla colorazione di Giemsa o di Wright) sugli strisci dei liquidi ottenuti per raschiamento dei margini delle lesioni. Questi strisci contengono numerose plasmacellule.
I campioni bioptici vengono prelevati se la diagnosi è poco chiara o se non è ottenibile liquido dai tessuti perché le lesioni risultano secche, sclerotiche o necrotiche. I batteri non crescono nei comuni terreni di coltura.
Trattamento del granuloma inguinale
Antibiotici
Numerosi antibiotici somministrati per via orale uccidono i batteri; tuttavia, le tetracicline, i macrolidi e il trimetoprim/sulfametossazolo (TMP/SMX) sono i più efficaci, seguiti da ceftriaxone, aminoglicosidi, fluorochinoloni e cloramfenicolo.
Il regime orale raccomandato è l'azitromicina 1 g 1 volta/settimana o 500 mg/die per 3 settimane e continuata fino a completa guarigione di tutte le lesioni (1).
Regimi alternativi di somministrazione orale devono essere continuati fino a quando tutte le lesioni non sono completamente guarite e comprendono quanto segue (1):
Doxiciclina 100 mg per via orale 2 volte/die per almeno 3 settimane
Trimetoprim/sulfametossazolo 1 compressa a doppio dosaggio (160 mg/800 mg) per via orale 2 volte/die per ≥ 3 settimane
Eritromicina base 500 mg per via orale 4 volte/die per ≥ 3 settimane
Antibiotici EV o IM (p. es., ceftriaxone) sono un'alternativa.
La risposta al trattamento deve iniziare entro 7 giorni, anche se la guarigione della malattia estesa può essere lenta e le lesioni recidivare al punto da rendere necessario un trattamento più prolungato. I pazienti infettati dall'HIV possono anche richiedere un trattamento prolungato o intensivo. Dopo un trattamento di evidente successo, il follow-up deve continuare per 6 mesi.
I partner sessuali entro i 60 giorni precedenti l'esordio dei sintomi del paziente vanno esaminati e, se infetti, trattati.
Riferimento relativo al trattamento
1. Workowski KA, Bachmann LH, Chan PA, et al. Sexually Transmitted Infections Treatment Guidelines, 2021. MMWR Recomm Rep. 2021;70(4):1-187. Published 2021 Jul 23. doi:10.15585/mmwr.rr7004a1. Erratum: Vol. 70, No. RR-4. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2023;72(4):107-108. Published 2023 Jan 27. doi:10.15585/mmwr.mm7204a5
