La causa della disfonia spasmodica è sconosciuta. I pazienti spesso riferiscono l'insorgenza dei sintomi a seguito di un'infezione delle alte vie respiratorie, di un periodo di eccessivo uso vocale o stress lavorativi o emotivi. Come forma localizzata di disturbo motorio, la disfonia spasmodica esordisce tra i 30 e i 50 anni di età e circa il 60% dei pazienti sono donne.
Ne esistono due forme:
Nella disfonia spasmodica adduttoria, i pazienti tentano di parlare attraverso la chiusura spasmodica delle corde vocali con una voce che appare strozzata, sforzata o affaticata. Questi episodi spasmodici in genere compaiono quando si formano i suoni delle vocali, in special modo all'inizio delle parole.
Nella meno frequente disfonia spasmodica abduttoria, improvvise interruzioni del suono causate dall'abduzione temporanea delle corde vocali sono associate a una perdita d'aria udibile durante il discorso articolato.
(Vedi anche Panoramica sui disturbi della laringe.)
Trattamento
In caso di disfonia spasmodica adduttoria, l'intervento chirurgico ha avuto più successo rispetto ad altri approcci. L'iniezione di tossina botulinica negli adduttori vocali ha ripristinato una voce normale nel 70% dei pazienti per un periodo fino a 3 mesi. Giacché l'effetto è temporaneo, le iniezioni possono essere ripetute.
Per la disfonia spasmodica adduttoria, nessun trattamento noto allevia il disturbo in modo permanente, ma il miglioramento temporaneo è stato ottenuto con l'iniezione di tossina botulinica nel muscolo cricoaritenoideo posteriore (unico abduttore vocale).