Carcinoma squamocellulare orofaringeo

DiBradley A. Schiff, MD, Montefiore Medical Center, The University Hospital of Albert Einstein College of Medicine
Revisionato/Rivisto dic 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il cancro orofaringeo corrisponde al cancro della tonsilla, della base e del terzo posteriore della lingua, del palato molle e delle pareti laterali e posteriore della faringe. Il carcinoma squamocellulare comprende oltre il 95% dei tumori orofaringei. Il tabacco e l'alcol sono i principali fattori di rischio, ma il papillomavirus umano attualmente causa la maggior parte di questi tumori. I sintomi includono mal di gola e/o difficoltà nella deglutizione. Il trattamento consiste in radioterapia, chemioterapia, o entrambe, ma la chirurgia primaria viene eseguita con sempre maggiore frequenza. Il tasso di sopravvivenza è migliore nei pazienti positivi al papillomavirus umano.

(Vedi anche Panoramica sui tumori della testa e del collo.)

Negli Stati Uniti, nel 2020, sono stati attesi > 18 000 nuovi casi di cancro orofaringeo (1). Sebbene l'incidenza di cancro orofaringeo sia in aumento, i suoi tassi di guarigione sono in via di innalzamento. Il rapporto uomo:donna è > 2,7:1.

Il papillomavirus umano di tipo 16 causa il 60% dei tumori orofaringei e i pazienti sono diventati più giovani (età mediana 57 anni e picchi bimodali a 30 anni e 55 anni) poiché l'infezione da papillomavirus umano è emersa come eziologia. Il numero di partner sessuali e la frequenza del sesso orale sono fattori di rischio importanti. Il rischio di sviluppare il cancro orofaringeo è 16 volte superiore nei pazienti positivi al papillomavirus umano. In Europa e Nord America, l'infezione da papillomavirus umano giustifica circa il 70-80% dei tumori orofaringei.

Come per la maggior parte dei tumori della testa e del collo, il cancro orofaringeo non correlato al papillomavirus umano è più comune tra gli uomini di età più avanzata, con un'età mediana di 61 anni. Il tabacco e l'alcol restano importanti fattori di rischio per il cancro orofaringeo. I pazienti che fumano più di 1,5 pacchetti/die hanno un rischio di cancro circa 3 volte maggiore, e coloro che assumono 4 o più bicchieri di bevande alcoliche al giorno hanno circa un rischio 7 volte maggiore. Le persone che bevono e fumano molto hanno un rischio 30 volte più elevato di sviluppare il cancro dell'esofago.

Riferimento generale

  1. 1. Siegel RL, Miller KD, Jemal A: Cancer statistics, 2020. CA Cancer J Clin. 2020;70(1):7-30. doi:10.3322/caac.21590

Sintomatologia del carcinoma orofaringeo squamocellulare

I sintomi del cancro orofaringeo variano a seconda del sito interessato, ma in genere i pazienti presentano: mal di gola, disfagia, odinofagia, difficoltà di articolazione ed otalgia. Una massa a livello del collo, spesso cistica, è un sintomo di presentazione comune dei pazienti con cancro orofaringeo. Poiché i sintomi del cancro orofaringeo sono simili a quelli delle comuni infezioni delle vie aeree superiori, spesso ci vogliono molti mesi prima che i pazienti si rivolgano a uno specialista.

Diagnosi del carcinoma orofaringeo squamocellulare

  • Laringoscopia

  • Endoscopia operativa e biopsia

  • Test di imaging per la stadiazione

Tutti i pazienti devono essere sottoposti a una laringoscopia diretta e a una biopsia prima di iniziare il trattamento, allo scopo di valutare la lesione primitiva e per ricercare eventuali neoplasie sincrone. I pazienti con carcinoma confermato istologicamente in genere vengono studiati con TC con mezzo di contrasto; la maggior parte dei clinici esegue anche una PET/TC.

La positività del DNA del papillomavirus umano, determinata dalla reazione a catena della polimerasi (PCR, polymerase chain reaction) è diagnostica del papillomavirus umano. La colorazione immunoistochimica per p16 (una proteina intracellulare presente nella maggior parte dei tumori positivi al papillomavirus umano ma anche in alcuni tumori negativi al papillomavirus umano) è un surrogato comunemente usato per determinare l'associazione al papillomavirus umano.

I criteri di stadiazione del cancro orofaringeo associato al papillomavirus umano corrispondono al frequente coinvolgimento linfonodale e alla prognosi migliore di questi tumori rispetto ai tumori negativi al papillomavirus umano. (Vedi tabelle Stadiazione patologica del cancro orofaringeo associato al papillomavirus umano e Stadiazione patologica del cancro orofaringeo non associato al papillomavirus umano.)

Tabella
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Prognosi del carcinoma orofaringeo squamocellulare

Il tasso complessivo di sopravvivenza a 5 anni in pazienti con tumore orofaringeo è di circa il 60%. Tuttavia, la prognosi varia a seconda della causa. I pazienti positivi al papillomavirus umano hanno una sopravvivenza a 5 anni > 75% (e una sopravvivenza a 3 anni di quasi il 90%), mentre i pazienti negativi al papillomavirus umano hanno una sopravvivenza a 5 anni < 50%. La maggiore sopravvivenza con cancro positivo al papillomavirus umano è dovuta alla favorevole biologia dei tumori e a una popolazione più giovane e sana. L'elevata espressione di p16 sembra migliorare la prognosi per i tumori orofaringei sia positivi per il papillomavirus umano che negativi per il papillomavirus umano.

Trattamento del carcinoma orofaringeo squamocellulare

  • Chirurgia, sempre di più, microchirurgia laser transorale

  • Radioterapia, con o senza chemioterapia

La chirurgia è utilizzata come trattamento primario del cancro orofaringeo, più che in passato. La microchirurgia laser transorale è sempre più utilizzata per asportare tumori delle tonsille e della base della lingua per via endoscopica, evitando la morbilità della chirurgia a cielo aperto. La chirurgia robotica transorale è un mezzo sempre più comune per trattare casi selezionati di lesioni orofaringee. Nella chirurgia robotica transorale un robot chirurgico con le braccia multiple adattabili viene controllato a distanza da un chirurgo tramite una console. I bracci snodati del robot e una telecamera endoscopica vengono inseriti attraverso la bocca del paziente (che viene mantenuta aperta da un apposito dispositivo). La procedura robotica offre una migliore visualizzazione delle strutture e causa ridotta morbilità chirurgica rispetto alla chirurgia a cielo aperto. Tuttavia, le indicazioni per utilizzare la chirurgia robotica transorale non sono ancora ben definite. All'utilizzo della chirurgia robotica transorale su pazienti con tumori avanzati, fa di solito seguito l'associazione di radioterapia postoperatoria o chemioradioterapia.

La radioterapia, a volte in combinazione con la chemioterapia (chemioradioterapia), può essere usata come terapia primaria o postoperatoria. Tradizionalmente, la radioterapia è stata utilizzata per i tumori in fase iniziale e la chemioradioterapia per i cancri avanzati. La radioterapia ad intensità modulata è sempre più utilizzata per preservare il tessuto circostante e diminuire gli effetti avversi a lungo termine.

Poiché l'orofaringe è ricca di vasi linfatici, le metastasi linfonodali cervicali sono comuni e devono essere considerate in tutti i pazienti con cancro orofaringeo. La persistenza di metastasi linfonodali cervicali dopo la radioterapia al collo o chemioradioterapia giustifica una successiva dissezione chirurgica.

Il trattamento del carcinoma squamocellulare orale è lo stesso indipendentemente dallo stato di papillomavirus umano del tumore. Il trattamento deintensificato dei tumori associati al papillomavirus umano è in fase di studio per vedi se trattamenti meno dannosi possono ottenere una gestione efficace della malattia.

Punti chiave

  • La maggior parte dei casi di cancro orofaringeo è causata da infezione da papillomavirus umano.

  • I sintomi del cancro orofaringeo dipendono dalla localizzazione del tumore; una massa del collo è un reperto frequente.

  • Diagnosticare il cancro orofaringeo con laringoscopia, endoscopia operativa e studi di imaging per la stadiazione.

  • Trattare il cancro orofaringeo con microchirurgia laser transorale o chirurgia robotica transorale, quando possibile, come alternative alla chirurgia a cielo aperto.

  • Usare la radioterapia, a volte in combinazione con la chemioterapia per i tumori avanzati, come trattamento primario o postoperatorio.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. National Cancer Institute’s Summary: Oropharyngeal Cancer Treatment

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