Eccesso di ferro

DiLarry E. Johnson, MD, PhD, University of Arkansas for Medical Sciences
Revisionato/Rivisto dic 2021
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    L’eccesso di ferro si verifica quando l’organismo contiene una quantità eccessiva del minerale ferro.

    Gran parte del ferro contenuto nell’organismo si trova nell’emoglobina. L’emoglobina è il componente dei globuli rossi che consente di trasportare l’ossigeno ai tessuti dell’organismo. Inoltre, il ferro è un componente importante delle cellule muscolari ed è necessario per la formazione di molti enzimi dell’organismo. (Vedere anche Panoramica sui minerali.)

    Il cibo contiene due tipi di ferro.

    • Ferro eme: i prodotti di origine animale contengono ferro eme. Viene assorbito molto meglio rispetto al ferro non eme.

    • Ferro non eme: la maggior parte degli alimenti e degli integratori di ferro contiene ferro non eme, che rappresenta più dell’85% del ferro contenuto nella dieta media. Tuttavia, l’organismo assorbe meno del 20% del ferro non eme ingerito. Il ferro non eme viene assorbito meglio se consumato insieme a proteine animali e alla vitamina C.

    Il ferro in eccesso può accumularsi nell’organismo. Le cause possono essere le seguenti:

    • Trasfusioni di sangue ripetute

    • Terapie a base di ferro somministrate in quantità eccessive o per periodi prolungati

    • Dipendenza dall’alcol

    • Sovradosaggio di ferro

    • Una malattia ereditaria detta emocromatosi

    Il ferro in eccesso assunto tutto in una volta può determinare vomito, diarrea e danni all’intestino e ad altri organi. Il ferro in eccesso assunto nel corso del tempo può danneggiare il cuore e il fegato.

    Spesso, si somministra deferoxamina per via endovenosa. Questo farmaco si lega al ferro e lo espelle dall’organismo attraverso l’urina. L’emocromatosi viene trattata con il salasso (flebotomia).