I fatti in Breve
I FATTI IN BREVE

Angina instabile

Revisionato/Rivisto apr 2023
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Cos’è l’angina instabile?

L’angina è dolore, fastidio o pressione a livello toracico che si sviluppa quando il cuore non riceve sufficiente ossigeno. La mancanza di ossigeno è causata da un restringimento o un’ostruzione di un’arteria che affluisce al cuore (coronaropatia). L’angina di solito insorge sotto sforzo, per esempio salendo le scale o camminando in salita. Scompare entro pochi minuti a riposo. Di solito l’angina insorge ogni volta che si esercita uno sforzo della stessa entità.

L’angina instabile è angina che insorge:

  • Con uno sforzo molto meno intenso del normale

  • Quando non ci si sforza affatto

Con l’angina instabile:

  • Si avverte dolore o pressione a livello toracico

  • I medici eseguono esami del sangue e un ECG (elettrocardiogramma)

  • Il medico prescrive farmaci ed esegue procedure per tentare di far arrivare più sangue all’area interessata del cuore

Quali sono le cause dell’angina instabile?

Il cuore è un muscolo che pompa sangue. Come tutti i muscoli, il cuore necessita di un costante apporto di sangue per funzionare. Il sangue pompato attraverso il cuore non alimenta il muscolo cardiaco, che viene invece irrorato dalle proprie arterie, chiamate arterie coronarie.

L’angina instabile insorge quando una delle arterie coronarie è temporaneamente ostruita da un trombo.

Se il trombo viene eliminato spontaneamente, i sintomi scompaiono. Se il trombo non viene eliminato rapidamente, si verifica un attacco cardiaco. In un attacco cardiaco il muscolo cardiaco interessato muore perché non riceve sufficiente sangue. Nell‘angina instabile il muscolo colpito non muore. Tuttavia, l’angina instabile è un segno premonitore di un attacco cardiaco.

I trombi in un’arteria coronaria di solito si verificano in presenza di aterosclerosi:

  • Comunemente nota come indurimento delle arterie

  • Si tratta di un lento accumulo di colesterolo e altro materiale grasso nelle arterie

  • L’accumulo è chiamato ateroma o placca

  • La placca può rompersi improvvisamente, formando un trombo che blocca l’arteria

Con l’angina instabile può essere interessato anche il ritmo cardiaco, che può diventare troppo rapido o troppo lento. Raramente, il cuore si ferma completamente (arresto cardiaco) e il soggetto muore.

Quali sono i sintomi di angina instabile?

I sintomi dell’angina instabile sono simili a quelli dell’angina, ma il dolore è solitamente maggiore, dura più a lungo e non migliora a riposo.

  • Si può avvertire dolore al centro del torace

  • Il dolore può irradiarsi alla schiena, alla mascella o al braccio sinistro

  • Meno di frequente, il dolore si irradia al braccio destro

  • Il dolore può essere localizzato in una o più di queste sedi, senza interessare affatto il torace

  • Ci si può sentire sudati e nervosi

  • Labbra, mani o piedi possono assumere un colore leggermente bluastro

Come viene diagnosticata l’angina instabile?

La diagnosi si basa sui sintomi e su esami quali:

  • ECG, un esame che misura l’attività elettrica del cuore

  • Esami del sangue per controllare alcune sostanze che indicano problemi cardiaci

Come si tratta l’angina instabile?

Il soggetto viene ricoverato in ospedale. Il medico interviene nel modo seguente:

  • Controllano il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa

  • Somministrano nitroglicerina sotto la lingua e per via endovenosa per alleviare il dolore toracico

  • Somministrano farmaci per prevenire la formazione di trombi

  • Somministrano farmaci per ridurre il carico di lavoro del cuore

  • Talvolta eseguono una procedura (angioplastica) per aprire l’arteria ostruita

Durante l’angioplastica:

  • Un piccolo tubo flessibile (catetere) viene inserito in un’arteria della coscia (inguine) o del polso

  • Il catetere viene spinto lungo l’arteria fino al cuore e quindi in una delle arterie coronarie

  • Viene gonfiato un palloncino presente sulla punta del catetere,

  • che apre il blocco spingendolo

  • Viene poi inserito nell’area ostruita un tubicino di rete (stent) facendolo uscire dalla punta catetere

  • Il tubicino di rete aiuta a tenere aperta l’area ostruita

Talvolta non è possibile eseguire un’angioplastica. Viene raccomandata una chirurgia di bypass (chiamata anche innesto di bypass dell’arteria coronaria o intervento di bypass di arteria coronaria).

Durante la chirurgia di bypass:

  • Il medico preleva un pezzo di un’arteria o vena sana da un’altra parte del corpo

  • Sutura quindi un’estremità del pezzo di arteria o vena all’aorta (la principale arteria che preleva sangue dal cuore e lo trasporta al resto del corpo)

  • Sutura l’altra estremità all’arteria ostruita dopo il punto dell’ostruzione

  • Il sangue fluisce quindi attraverso questo nuovo percorso, evitando (bypassando) l’ostruzione

Trattamento della causa dell’angina instabile

Per trattare il problema che ha causato l’angina instabile, i medici di norma somministrano:

Il medico consiglia anche di cambiare i comportamenti che danneggiano il cuore, come il fumo, la mancanza di attività fisica e una dieta poco sana.

Come si può prevenire l’angina instabile?

Cambiare i comportamenti che possono danneggiare il cuore

  • Mangiare cibi sani, come frutta e verdura fresca e altri alimenti ad alto contenuto di fibre

  • Mangiare meno grassi derivati da carne, latticini e cibi raffinati (come pizza congelata o pasti precotti); chiedere al medico quanti e quali tipi di grassi si dovrebbero assumere

  • Perdere peso, se necessario

  • Rimanere attivi andando in palestra o camminando

  • Smettere di fumare o di usare sostanze stupefacenti illegali; questo potrebbe essere difficile, è pertanto opportuno rivolgersi al proprio medico a un consulente per aiuto

Assumere correttamente i farmaci prescritti

  • Ricordare di prendere tutti i farmaci prescritti dal medico, per esempio quelli per il colesterolo alto, l’ipertensione arteriosa o il diabete

  • Chi ha avuto un attacco cardiaco può informarsi con il proprio medico sull’assunzione di una bassa dose di aspirina ogni giorno per aiutare a prevenire un secondo attacco cardiaco