Lenti correttive

DiDeepinder K. Dhaliwal, MD, L.Ac, University of Pittsburgh School of Medicine
Revisionato/Rivisto apr 2022
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I vizi di rifrazione possono essere corretti con lenti in vetro o in plastica su una montatura (occhiali) o con piccole lenti di plastica applicate direttamente sulla cornea (lenti a contatto). Una buona correzione della vista è possibile sia con gli occhiali sia con le lenti a contatto. Per la maggior parte delle persone, la scelta è una questione di estetica, comodità, costi, rischio e comfort.

Che cosa sono gli ausili per ipovedenti?

Gli ausili per far fronte alla perdita della vista (detti ausili per ipovedenti) possono essere un enorme supporto per persone con una visione parziale. Gli ausili per ipovedenti per leggere, scrivere, guardare la televisione e svolgere attività all’aperto includono:

  • Libri a caratteri ingranditi

  • Telefoni, sveglie, orologi e termometri a caratteri ingranditi

  • Televisioni a circuito chiuso per ingrandire gli oggetti

  • Orologi elettronici “parlanti” e altri dispositivi “parlanti”

  • Programmi informatici che possono scansionare il testo e riprodurre un testo ingrandito o leggerlo ad alta voce

  • Filtri luminosi per migliorare il contrasto

  • Confezioni di pillole con codice colore

  • Lenti di ingrandimento portatili

  • Occhiali da sole che riducono il riverbero

  • Binocoli portatili

Gli oculisti insieme ad altri operatori sanitari possono in genere valutare come la perdita della vista influisce sulla quotidianità di un paziente. Possono quindi raccomandare una combinazione di ausili per ipovedenti che ritengono essere ideale per aiutare il paziente a svolgere le attività quotidiane.

Occhiali

Le lenti degli occhiali da vista possono essere realizzate in plastica o in vetro.

Le lenti in plastica per occhiali sono più leggere ma più inclini alle graffiature. Queste lenti si utilizzano più frequentemente di quelle in vetro perché sono più sottili e possono anche essere trattate con una soluzione antigraffio.

Le lenti in vetro per occhiali da vista sono più durature e tendono meno a graffiarsi di quelle in plastica, ma tendono a rompersi più facilmente con eventuale rischio di provocare lesioni.

Le lenti in plastica e vetro possono essere colorate o rese fotocromatiche con una sostanza chimica che si scurisce all’esposizione alla luce. Le lenti possono essere anche rivestite per ridurre la quantità dei raggi ultravioletti che possono raggiungere l’occhio.

Le lenti di plastica più recenti (in policarbonato o monomero a base di uretano) bloccano completamente la luce ultravioletta, sono altamente resistenti alla rottura e possono anche essere rivestite con una sostanza antigraffio.

Gli occhiali con lenti bifocali contengono due lenti, una superiore per la visione a distanza e una inferiore per la visione degli oggetti vicini, come per la lettura. Tuttavia, alcuni pazienti hanno bisogno di una chiara visione anche a distanze intermedie come, per esempio, quando si deve guardare il monitor del computer. Gli occhiali con lenti trifocali soddisfano questa necessità in quanto contengono una terza lente per le distanze intermedie. Le lenti a potere variabile continuo (lenti progressive o lenti bifocali non allineate) permettono di mettere a fuoco anche alle medie distanze con il vantaggio estetico di non presentare una linea di divisione tra le diverse aree.

Lenti a contatto

Molte persone pensano che le lenti a contatto permettano di essere più attivi o le fa sentire più attraenti rispetto agli occhiali. Alcuni pensano che la vista con lenti a contatto sia più naturale. Tuttavia, l’impiego delle lenti a contatto richiede una maggiore cura rispetto agli occhiali e, a volte, può comportare danni agli occhi. Alcune persone, soprattutto quelle con tremore o con artrite, possono avere problemi a manipolare le lenti a contatto e a indossarle.

Le lenti a contatto possono consentire una visione periferica (i limiti esterni del campo visivo) migliore rispetto agli occhiali.

Esistono lenti a contatto in grado di correggere problemi visivi diversi (come ad esempio miopia e presbiopia) in parti diverse della lente. Si tratta delle cosiddette lenti a contatto bifocali o multifocali.

Le lenti a contatto possono correggere

Per correggere miopia e ipermetropia si usano lenti a contatto morbide o rigide (dure). Le lenti morbide toriche (che hanno diverse curvature modellate sulla superficie anteriore del cristallino) o le lenti a contatto rigide possono correggere l'astigmatismo, ma richiedono un inserimento esperto.

Anche la presbiopia può essere corretta con lenti a contatto. La monovisione prevede la correzione di un occhio per la lettura e dell’altro per la visione a distanza. Tuttavia, alcune persone hanno difficoltà ad adattarsi alla monovisione. Un approccio alternativo consiste nell’indossare lenti a contatto bifocali o multifocali in ciascun occhio.

Né le lenti a contatto rigide né le morbide offrono protezione contro lesioni da corpo contundente o tagliente, a differenza degli occhiali.

Lenti a contatto rigide

Le lenti a contatto rigide, che di solito sono gas-permeabili, sono dei sottili dischi di plastica dura. Sono più piccole delle lenti a contatto morbide e coprono solo una parte della cornea. Nei vecchi modelli di lenti a contatto rigide l’ossigeno, che consente il funzionamento corretto della cornea, non attraversava facilmente la plastica. Le moderne lenti gas-permeabili (gas-permeable contact lenses, GPCL), composte da materiale plastico come i composti a base di fluorosilicone acrilato di nuova generazione, consentono una maggiore ossigenazione della cornea. Le lenti a contatto rigide possono essere utilizzate per trattare miopia, ipermetropia e irregolarità corneali (astigmatismo e cheratocono).

Le GPCL possono essere progettate per adattarsi perfettamente all’occhio. In genere, l’occhio necessita un po’ di tempo per adattarvisi e sono necessari 4-7 giorni prima che possano essere indossate in comodità per un periodo prolungato. Le lenti a contatto vengono indossate per un numero di ore al giorno sempre maggiore. Sebbene le lenti a contatto rigide possano risultare all’inizio poco confortevoli, non risultano dolorose. La comparsa di dolore di solito ne indica un utilizzo improprio. I soggetti che indossano GPCL possono soffrire di una visione temporaneamente offuscata (per meno di 2 ore) quando indossano gli occhiali o dopo aver rimosso le lenti. La visione con le lenti a contatto rigide di solito è più netta della visione con le lenti a contatto morbide, soprattutto nei soggetti con astigmatismo.

Lenti a contatto morbide

Le lenti morbide idrofile (che assorbono acqua) sono composte di plastica flessibile e dal 30 al 79% di acqua. Rispetto alle lenti a contatto rigide, sono più grandi e ricoprono l’intera superficie corneale. Le lenti a contatto morbide possono essere usate per correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Non tutte le lenti a contatto morbide consentono all’ossigeno di raggiungere facilmente la cornea.

Poiché sono più grandi, le lenti a contatto morbide più difficilmente cadono o consentono a polvere e altri materiali di rimanervi intrappolati. Inoltre, le lenti a contatto morbide di solito sono subito confortevoli. Le lenti a contatto morbide richiedono una cura scrupolosa per evitare problemi, poiché il rischio di infezione è superiore rispetto a quello legato alle lenti a contatto rigide. Quando sono asciutte, le lenti a contatto morbide sono fragili e si rompono facilmente.

Sapevate che...

  • La visione corretta con lenti a contatto rigide di solito è più nitida di quella corretta con lenti a contatto morbide.

  • Il modo migliore per ridurre il rischio di infezione è quello di non dormire con le lenti a contatto.

Cura e complicanze delle lenti a contatto

Le lenti a contatto devono essere rimosse e pulite ogni giorno prima di coricarsi usando un’apposita soluzione disinfettante. Non deve mai essere usata l’acqua del rubinetto, soprattutto per pulire le lenti a contatto morbide o gas-permeabili. Prima di manipolare le lenti, si devono lavare le mani con acqua e sapone . Ogni lente viene pulita separatamente. Una lente viene posta nel palmo di una mano e su di essa vengono fatte gocciolare alcune gocce di soluzione fresca. Per pulire la lente si utilizza la punta dell’indice dell’altra mano, con un delicato movimento avanti e indietro su entrambe le superfici della lente. Quindi, per sciacquare la lente si utilizzano altre gocce di soluzione. Dopo la pulizia, tutte le lenti a contatto devono essere disinfettate, conservandole immerse in soluzione disinfettante fresca nell’apposita custodia per tutta la notte.

Dopo averle indossate il giorno successivo, è necessario rimuovere la soluzione disinfettante dalla custodia. Quindi si deve sciacquare la custodia con soluzione fresca e farla asciugare lasciandola all’aria aperta in un armadietto o un cassetto. La custodia non va lasciata aperta sul ripiano vicino al lavandino in bagno, perché le goccioline che si disperdono nell’aria dopo aver lavato i denti o aver tirato lo sciacquone potrebbero contenere microrganismi che si insediano nella custodia, avviando un’infezione. La custodia deve essere sostituita ogni 1-2 mesi.

Se le lenti a contatto vengono indossate più a lungo di quanto raccomandato o di quanto l’occhio riesca a tollerarle, possono comparire arrossamento oculare, lacrimazione e sensibilità alla luce (nota come sindrome da uso eccessivo delle lenti a contatto). Una volta tolte le lenti, questi sintomi tendono a risolversi nel giro di un giorno circa, tuttavia sintomi che persistono più a lungo potrebbero indicare la presenza di un’infezione più grave.

Alcune lenti a contatto richiedono un trattamento settimanale con un disinfettante enzimatico. Le lenti a contatto giornaliere vengono eliminate dopo un giorno di utilizzo. Alcune lenti a contatto morbide, normali o monouso sono studiate in modo da poter essere indossate durante il sonno per diversi giorni (utilizzo prolungato). La maggior parte può essere indossata per un massimo di 7 giorni, ma alcune lenti possono essere mantenute in sede fino a 30 giorni. Tuttavia, il rischio di infezione è decisamente superiore quando le lenti a contatto vengono indossate durante la notte. Di conseguenza, è meglio rimuoverle prima di andare a dormire.

I rischi legati alle lenti a contatto comprendono anche una serie di complicanze gravi, dolorose, che possono portare alla cecità, inclusa la formazione di ulcere sulla cornea. Le ulcere corneali possono essere causate da batteri, virus, miceti o amebe e possono causare la perdita della vista. I rischi si possono ridurre notevolmente seguendo le indicazioni dell’oculista sulla cura delle lenti.

Il rischio di gravi infezioni aumenta quando si nuota o ci si fa la doccia con le lenti a contatto, quando vengono pulite con una soluzione salina fisiologica fatta in casa, con saliva, acqua di rubinetto o acqua distillata. Anche dormire indossando qualsiasi tipo di lente a contatto aumenta fortemente il rischio di gravi infezioni. Tale rischio di infezioni aumenta con il numero di notti in cui un soggetto dorme con le lenti. Il miglior modo per evitare il rischio di infezioni è di non dormire con le lenti a contatto, disinfettarle correttamente e non farle entrare in contatto con acqua di rubinetto. Se un paziente manifesta dolore oculare intenso, eccessiva lacrimazione dell’occhio, dolore all’esposizione alla luce, modificazioni della vista o arrossamento oculare, le lenti a contatto devono essere tolte immediatamente. Se i sintomi non scompaiono prontamente, il soggetto deve rivolgersi a un oculista.

Sapevate che...

  • La custodia delle lenti a contatto va lasciata aperta in un cassetto o in un armadietto quando non contiene le lenti a contatto. La custodia non va lasciata aperta sul ripiano vicino al lavandino in bagno perché le goccioline che si disperdono nell’aria quando ci si lava i denti o si tira lo sciacquone potrebbero contenere microrganismi che si insediano nella custodia, avviando un’infezione.