La sindrome da riferimento olfattivo è un esempio di un altro disturbo specifico correlato ai disturbi ossessivo-compulsivi, come elencato nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5).
I pazienti con sindrome da riferimento olfattivo sono preoccupati con angoscia o errata convinzione di emettere un odore corporeo offensivo o ripugnante, che non è percepito dagli altri. La preoccupazione è solitamente accompagnata da comportamenti ripetitivi (p. es., profumarsi, fare la doccia eccessivamente) e dagli sforzi per camuffare l'odore percepito (p. es., con profumo o deodorante). L'intuizione è generalmente scarsa o assente.
Il pensiero referenziale è comune; ad esempio, i pazienti potrebbero ritenere inaccuratamente che il loro odore corporeo sia la ragione per cui le persone sono sedute lontane o si coprono il naso. La sindrome da riferimento olfattivo di solito altera sostanzialmente il funzionamento e i pazienti in genere evitano le situazioni di contatto sociale.
Poiché la percezione di malattia è solitamente scarsa o assente, molti pazienti cercano un trattamento (p. es., tonsillectomia per l'alitosi percepita) da parte di medici diversi dagli psichiatri, il che non sembra essere utile.
Non sono stati effettuati studi sul trattamento della sindrome da riferimento olfattivo, ma l'esperienza clinica e le serie di casi pubblicati suggeriscono che gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o la clomipramina, da soli o usati con una terapia antipsicotica e cognitivo-comportamentale simile alla terapia per il dismorfismo corporeo può essere utile.