Carcinoma squamocellulare in situ

(Malattia di Bowen; Carcinoma squamocellulare intraepidermico)

DiVinod E. Nambudiri, MD, MBA, EdM, Harvard Medical School
Revisionato/Rivisto dic 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il carcinoma squamocellulare in situ è una neoplasia superficiale delle cellule squamose. La diagnosi viene formulata mediante biopsia. Il trattamento dipende dalle caratteristiche del tumore e può comprendere curettage e diatermocoagulazione, escissione chirurgica, chemioterapici topici, elettrocauterio o criochirurgia.

(Vedi anche Panoramica sui tumori della pelle.)

Il carcinoma squamocellulare in situ (precedentemente chiamato malattia di Bowen) è più comune nelle aree esposte al sole, ma può insorgere in qualsiasi luogo.

Sintomatologia del carcinoma squamocellulare in situ

Le lesioni possono essere isolate o multiple. Esse sono di colore rosso-bruno e desquamanti o crostose, lievemente infiltrate; spesso simulano una placca sottile di psoriasi, una dermatite o un'infezione dermatofitica.

Carcinoma a cellule squamose in situ (tibia)
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Questa foto mostra una lesione rosso-marrone e squamosa compatibile con un carcinoma squamocellulare in situ.
DR P. MARAZZI/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Diagnosi del carcinoma squamocellulare in situ

  • Biopsia

Il carcinoma squamocellulare in situ è spesso sospettato quando un rash secondario a un disturbo come la psoriasi o la dermatite atopica non risponde al trattamento.

La diagnosi avviene mediante biopsia, che mostra una displasia epidermica a tutto spessore ma nessun coinvolgimento dermico.

Trattamento del carcinoma squamocellulare in situ

  • Trattamento con chemioterapici topici

  • Resezione o ablazione attraverso metodi locali

Il trattamento del carcinoma squamocellulare in situ dipende dalle caratteristiche della lesione e può avvenire mediante chemioterapia topica, curettage e diatermocoagulazione, resezione chirurgica, elettrocauterizzazione o criochirurgia.

Prevenzione del carcinoma squamocellulare in situ

Dal momento che molti tumori della pelle sembrano essere legati all'esposizione ai raggi ultravioletti, è raccomandata una serie di misure per limitare l'esposizione a questi raggi.

  • Astenersi dall'esposizione solare: ricercare l'ombra, riducendo al minimo le attività all'aperto tra le 10 del mattino e le 4 di pomeriggio (quando i raggi solari sono più intensi), ed evitare di esporsi al sole o di utilizzare i lettini abbronzanti

  • Usare indumenti protettivi: camicie a maniche lunghe, pantaloni e cappelli a falde larghe

  • Usare una protezione solare: il fattore di protezione solare deve essere almeno 30 con protezione ad ampio spettro UVA/UVB, e deve essere usato secondo istruzioni (ossia, riapplicare la protezione ogni 2 h e dopo il bagno o dopo aver sudato); non deve essere utilizzato per prolungare l'esposizione solare

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