HealthDay
MALATTIA

Cambiamenti fisici durante la gravidanza

DiRaul Artal-Mittelmark, MD, Saint Louis University School of Medicine
Revisionato/Rivisto mag 2021
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I fatti in Breve

    La gravidanza comporta numerosi cambiamenti nel corpo della donna, la maggior parte dei quali scompare dopo il parto. Tali cambiamenti causano alcuni sintomi, che sono normali, anche se durante la gravidanza possono insorgere alcuni disturbi, come il diabete gestazionale; alcuni sintomi sono segnali di tali disturbi.

    I sintomi che devono essere immediatamente riferiti al medico se compaiono durante la gravidanza sono:

    • Mal di testa persistente o insolito

    • Nausea e vomito persistenti

    • Stordimento

    • Fastidi agli occhi

    • Dolore o crampi all’addome inferiore

    • Contrazioni

    • Sanguinamento vaginale

    • Perdite di liquido amniotico (la cosiddetta “rottura delle acque”)

    • Gonfiore di mani o piedi

    • Ridotta produzione di urine

    • Qualsiasi malattia o infezione

    • Tremore (tremolii alle mani e/o ai piedi)

    • crisi convulsive

    • Battito cardiaco accelerato

    • Diminuzione dei movimenti fetali

    Se il travaglio è stato rapido in gravidanze precedenti, una donna dovrebbe avvisare il medico alle prime avvisaglie del travaglio.

    Condizioni di salute generali

    L’affaticamento è frequente soprattutto nelle prime 12 settimane e nuovamente verso la fine della gravidanza. La donna può avvertire il bisogno di riposare più a lungo.

    Apparato riproduttivo

    Entro 12 settimane di gravidanza, l’ingrossamento dell’utero può causare una leggera sporgenza dell’addome della donna. Tale ingrossamento prosegue per tutta la gravidanza, raggiungendo il livello dell’ombelico a 20 settimane e il margine inferiore della gabbia toracica a 36 settimane.

    La quantità di secrezione vaginale normale, limpida o biancastra, in genere, aumenta. Questo incremento è solitamente normale. Tuttavia, se la secrezione assume un colore o un odore insoliti, o si accompagna a prurito e bruciore vaginale, la donna deve consultare il medico. Questi sintomi possono indicare un’infezione locale. Alcune infezioni del tratto vaginale come la tricomoniasi (infezione da protozoi) e la candidosi (infezione da lieviti), sono frequenti in gravidanza e possono essere trattate.

    Mammelle

    Le mammelle tendono a ingrandirsi in quanto gli ormoni (soprattutto gli estrogeni) le preparano alla produzione di latte. Le ghiandole che producono latte aumentano gradualmente di numero e divengono capaci di produrre tale alimento. La donna può avere la sensazione di durezza e tensione mammaria. È opportuno indossare un reggiseno della giusta misura che fornisca un sostegno adeguato.

    Durante le ultime settimane di gravidanza, le mammelle possono produrre una secrezione liquida, giallastra o lattiginosa (colostro). Il colostro viene secreto anche durante i primi giorni dopo il parto, prima della produzione del latte. Questo liquido, ricco di minerali e anticorpi, costituisce il primo nutrimento per il bambino che viene allattato.

    Cuore e circolazione

    Durante la gravidanza, il cuore della donna viene sovraccaricato in quanto, con la crescita del feto, deve pompare una maggiore quantità di sangue all’utero. Verso la fine della gravidanza, l’utero riceve un quinto del sangue della donna. Durante la gravidanza, la quantità di sangue pompato dal cuore (gittata cardiaca) aumenta del 30-50%, di conseguenza la gittata cardiaca aumenta e la frequenza cardiaca a riposo è più elevata, passando da un tasso normale prima della gravidanza di circa 70 battiti al minuto a 90 battiti al minuto. Durante l’esercizio fisico, la gittata e la frequenza cardiaca aumentano maggiormente in una donna in stato di gravidanza rispetto a quanto avvenga in condizioni normali. A circa 30 settimane, la gittata cardiaca diminuisce leggermente. Poi, durante il travaglio, risale di un altro 30%. Dopo il parto, si riduce all’inizio rapidamente, quindi più lentamente. Ritorna a livelli normali circa sei settimane dopo il parto.

    Possono comparire alcuni soffi cardiaci e irregolarità del ritmo cardiaco, in quanto il cuore lavora con maggiore intensità. Talvolta una donna avverte queste irregolarità, che sono normali durante la gravidanza. Tuttavia, se si avvertono altri suoni anomali del cuore (ad esempio soffi diastolici e una frequenza cardiaca irregolare e rapida), frequenti nelle donne in gravidanza, può essere necessario un trattamento. (I soffi diastolici sono soffi cardiaci che compaiono appena prima che il cuore si contragga.)

    In genere, la pressione sanguigna si riduce durante il 2° trimestre, ma può tornare a livelli normali nel 3° trimestre.

    Il volume di sangue aumenta del 50% circa nel corso della gravidanza. La quantità di liquido presente nel sangue aumenta maggiormente rispetto ai globuli rossi (che trasportano ossigeno). Quindi, anche se la conta dei globuli rossi è maggiore, gli esami del sangue indicano anemia, ma è normale. Per ragioni non del tutto chiare, i globuli bianchi (che combattono le infezioni) aumentano leggermente durante la gravidanza e notevolmente durante il travaglio e nei primi giorni che seguono il parto.

    L’utero ingrandito disturba il ritorno del sangue dagli arti inferiori e dalla regione pelvica al cuore. Di conseguenza, compare di solito gonfiore (edema), soprattutto degli arti inferiori. Accade facilmente che si sviluppino vene varicose negli arti inferiori e nella regione che circonda l’apertura vaginale (vulva), causando talvolta fastidio. Indumenti ampi attorno alla vita e agli arti inferiori sono più confortevoli e non riducono il flusso sanguigno. Alcuni accorgimenti non solo alleviano il fastidio, ma riducono il gonfiore alle gambe e aumentano le possibilità di scomparsa delle vene varicose dopo il parto:

    • Indossare calze elastiche di sostegno

    • Riposare spesso con le gambe sollevate

    • Coricarsi sul lato sinistro

    Sapevate che...

    • Il volume di sangue di una donna aumenta di quasi il 50% nel corso della gravidanza.

    Vie urinarie

    Come il cuore, i reni lavorano di più durante la gravidanza, poiché filtrano un maggior volume di sangue. Il volume del sangue filtrato dai reni raggiunge il picco massimo tra le 16 e le 24 settimane e rimane costante fino al parto. Inoltre, la pressione dell’utero ingrandito può ridurre leggermente l’apporto di sangue ai reni.

    L’attività dei reni normalmente aumenta in posizione distesa e si riduce in posizione eretta. Questa differenza è più marcata durante la gravidanza e rappresenta il motivo per cui una donna in stato di gravidanza avverte il bisogno di urinare frequentemente mentre dorme. Nella gravidanza avanzata, il fatto di restare sdraiati su di un lato, soprattutto sinistro, aumenta l’attività dei reni rispetto a quanto avviene stando sdraiate supine. Sdraiandosi sul lato sinistro si riduce la pressione da parte dell’utero ingrandito sulla vena principale che porta il sangue dagli arti inferiori migliorando, di conseguenza, il flusso sanguigno e la funzione renale.

    L’utero preme sulla vescica, riducendone le dimensioni; pertanto questa si riempie di urina più rapidamente del normale, inducendo la donna a urinare più spesso e con maggiore urgenza.

    Apparato respiratorio

    L’alto livello di progesterone, un ormone prodotto continuamente durante la gravidanza, segnala all’organismo di respirare più rapidamente e più profondamente. Di conseguenza, una donna in gravidanza esala maggiori quantità di anidride carbonica per mantenerne il livello basso. (L’anidride carbonica è un prodotto di scarto rilasciato durante la respirazione.) La donna può respirare più rapidamente anche perché l’utero in crescita limita l’espansione dei polmoni durante l’inspirazione. La circonferenza del torace aumenta leggermente.

    Quasi tutte le donne presentano dispnea da sforzo, soprattutto verso la fine della gravidanza. Durante l’esercizio fisico, la frequenza respiratoria aumenta maggiormente nelle donne in stato di gravidanza.

    Poiché viene pompata una maggiore quantità di sangue, la mucosa delle vie aeree è più irrorata e gonfia, con conseguente restringimento delle vie aeree. Pertanto, compare talvolta ostruzione del naso e delle tube di Eustachio (che collegano l’orecchio medio alla regione retronasale). Il tono e il timbro di voce della donna possono modificarsi leggermente.

    Tratto digerente

    Sono frequenti nausea e vomito, soprattutto al mattino (nausee mattutine). Tali disturbi possono essere causati da livelli elevati di estrogeni e gonadotropina corionica umana, due ormoni che contribuiscono a mantenere lo stato di gravidanza.

    È possibile alleviare tali sintomi cambiando la dieta o le abitudini alimentari, come ad esempio:

    • Bere e mangiare piccole porzioni frequentemente

    • Mangiare prima di avere fame

    • Mangiare cibi leggeri (come brodo di verdure, brodo di carne, riso e pasta)

    • Consumare cracker naturali e piccoli sorsi di una bevanda gassata

    • Tenere i cracker a portata di mano per mangiarne uno o due al risveglio al fine di alleviare la nausea mattutina

    Attualmente, non è disponibile alcun farmaco per trattare specificatamente tale malessere. A volte la nausea e il vomito sono così intensi o persistenti da determinare disidratazione, calo ponderale o altri problemi. Questa condizione è nota come iperemesi gravidica. È possibile che le donne affette da questa condizione debbano essere trattate con farmaci che alleviano la nausea (farmaci antiemetici) oppure essere temporaneamente ricoverate per ricevere liquidi per via endovenosa.

    Sono frequenti il bruciore di stomaco e le eruttazioni, probabilmente perché il cibo rimane più a lungo nello stomaco e perché il muscolo circolare (sfintere), localizzato all’estremità inferiore dell’esofago tende a rilassarsi, consentendo alle sostanze contenute nello stomaco di rifluire nell’esofago. Per alleviare tali sintomi si possono prendere alcuni accorgimenti:

    • consumare pasti più piccoli

    • non restare chinati o distesi per parecchie ore dopo i pasti

    • evitare caffeina, tabacco, alcolici, aspirina e altri farmaci simili (salicilati)

    • assumere antiacidi liquidi, ma che non contengano bicarbonato di sodio per l’elevato contenuto di sale (sodio)

    I bruciori di stomaco durante la notte si possono alleviare nel modo seguente:

    • non assumere cibi per diverse ore prima di coricarsi

    • sollevare la parte alta del letto, oppure tenere testa e spalle sollevate con dei cuscini

    Lo stomaco produce una quantità inferiore di acido durante la gravidanza; di conseguenza, raramente si sviluppano ulcere gastriche e quelle già presenti, spesso iniziano a guarire.

    Con la progressione della gravidanza, la pressione dell’utero ingrandito sul retto e sulla porzione inferiore dell’intestino può indurre stipsi. Questa può peggiorare data la comparsa di livelli elevati di progesterone durante la gravidanza, che rallentano la peristalsi intestinale. Una dieta ad alto contenuto di fibre, con una quantità elevata di liquidi e un certo grado di esercizio fisico regolare possono contribuire a prevenire tale disturbo.

    Le emorroidi, un problema frequente, sono dovute alla pressione dell’utero ingrandito o alla stipsi. In caso di emorroidi dolenti, si possono utilizzare emollienti delle feci, gel anestetico o impacchi caldi.

    Può insorgere picacismo, il desiderio di cibi strani o di sostanze non commestibili (come amido o argilla).

    Talvolta le donne in gravidanza, in genere quelle che presentano anche malessere mattutino, presentano salivazione eccessiva. Questo sintomo può essere fastidioso ma è innocuo.

    Sembra che i calcoli biliari siano più comuni durante la gravidanza.

    Cute

    La maschera gravidica (melasma) è una pigmentazione a chiazze, brunastra che può comparire sulla cute della fronte e delle guance. Anche la pelle che circonda i capezzoli (areole) può scurirsi. La comparsa di una linea scura lungo la linea mediana dell’addome è comune. Queste alterazioni sono dovute alla produzione da parte della placenta di un ormone che stimola i melanociti, le cellule che inducono una pigmentazione scura della cute (melanina).

    Melasma
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    In alcune donne in gravidanza, può comparire una pigmentazione marroncina a chiazze (melasma o maschera della gravidanza) sulla cute della fronte e delle guance (visibile nell’immagine).
    DOTT. P. MARAZZI/SCIENCE PHOTO LIBRARY
    Linea nigra
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    Durante la gravidanza, può comparire una linea scura (chiamata linea nigra) in mezzo all'addome.
    © Springer Science+Business Media

    Talvolta, sull’addome compaiono delle smagliature di colore rosa. Questa alterazione deriva probabilmente dalla rapida crescita dell’utero e dall’aumento del livello degli ormoni surrenali.

    Piccoli vasi sanguigni possono formare un disegno aracniforme rosso sulla pelle, in genere sopra il punto vita. Queste formazioni vengono definite angiomi stellari.

    Possono comparire capillari dilatati e sottili, soprattutto negli arti inferiori.

    Angiomi stellati
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    Gli angiomi stellati sono piccole macchie color rosso rubino, circondate da minuscoli vasi sanguigni (capillari) che somigliano alle zampe di un ragno. Sono normali in molte persone sane. Generalmente si sviluppano nelle donne incinte o che usano contraccettivi orali e nelle persone con cirrosi epatica.
    Immagine fornita dal Dott. Thomas Habif.

    Durante la gravidanza si possono verificare due forme tipiche di eruzioni cutanee intensamente pruriginose:

    Ormoni

    La gravidanza coinvolge praticamente tutti gli ormoni del corpo, soprattutto a causa degli effetti degli ormoni prodotti dalla placenta. Ad esempio, la placenta produce un ormone che stimola la ghiandola tiroidea della donna a divenire più attiva e a produrre maggiori quantità di ormoni tiroidei. Se la tiroide diventa più attiva (come nell’ipertiroidismo), il cuore può battere più velocemente, facendo avvertire alla donna il battito cardiaco (palpitazioni). Si verifica aumento della sudorazione, sbalzi d’umore e ingrossamento della ghiandola tiroidea. L’ipertiroidismo, che comporta un malfunzionamento e l’iperattività della ghiandola tiroidea, si sviluppa in meno dello 0,1% delle gravidanze.

    I livelli di estrogeno e progesterone aumentano precocemente in gravidanza, in quanto la gonadotropina corionica umana, il principale ormone prodotto dalla placenta, stimola le ovaie a produrli continuamente. Dopo 9-10 settimane, la stessa placenta produce grandi quantità di estrogeno e progesterone, che contribuiscono a mantenere lo stato di gravidanza. L’estrogeno e il progesterone aiutano a mantenere lo stato di gravidanza.

    La placenta stimola le ghiandole surrenali ad aumentare la produzione di aldosterone e cortisolo (che contribuiscono alla regolazione dei liquidi escreti dai reni). Di conseguenza vengono trattenuti più liquidi.

    Durante la gravidanza, le alterazioni dei livelli ormonali influiscono sulla gestione degli zuccheri da parte dell’organismo. Nelle fasi più avanzate della gravidanza l'organismo non risponde altrettanto bene all’insulina rispetto a quanto faccia normalmente. Di conseguenza, il livello di zucchero aumenta determinando una maggiore necessità di insulina (l’ormone che controlla il livello di zucchero nel sangue) durante la gravidanza. Di conseguenza, durante la gravidanza il diabete, se già presente, può peggiorare oppure può manifestarsi per la prima volta. Tale disturbo viene definito diabete gestazionale.

    Articolazioni e muscoli

    Le articolazioni e i legamenti (corde fibrose e cartilagine che collegano le ossa) nella pelvi della donna si allentano e divengono più flessibili. Questa modificazione contribuisce a creare spazio all’utero ingrandito e prepara la donna al parto. Pertanto, si verifica una leggera alterazione posturale.

    È comune una lombalgia di entità variabile, in quanto la colonna vertebrale si curva maggiormente per bilanciare il peso dell’utero ingrandito. Può essere utile evitare il sollevamento di pesi considerevoli, flettere le ginocchia (e non il tronco) per raccogliere gli oggetti e mantenere una postura corretta. Indossare scarpe basse con un buon sostegno o una leggera fascia addominale per la gravidanza può ridurre il sovraccarico lombare.