L’aborto settico è una grave infezione dell’utero che si verifica poco prima, durante o subito dopo un aborto indotto o spontaneo.
Gli aborti settici di solito si sviluppano quando operatori non addestrati utilizzano tecniche non sterili per rimuovere il contenuto dell’utero dopo un aborto indotto o spontaneo.
Gli aborti settici causano brividi, febbre, secrezioni vaginali, sanguinamento vaginale e una frequenza cardiaca accelerata in genere entro 2 giorni dall’aborto indotto o spontaneo.
Vengono eseguite emocolture per identificare il microrganismo responsabile dell’infezione e aiutare quindi i medici a scegliere gli antibiotici appropriati.
Il contenuto dell’utero viene asportato il prima possibile e l’infezione viene trattata con antibiotici.
Gli aborti settici di solito si sviluppano quando si utilizzano tecniche non sterili per rimuovere il contenuto dell’utero dopo un aborto indotto o spontaneo. Gli aborti settici sono molto più comuni quando gli operatori non addestrati (o la gestante stessa) eseguono la procedura senza utilizzare tecniche sterili e/o disporre di adeguati strumenti chirurgici. Durante la procedura operatori non specializzati possono perforare l’utero. Queste circostanze di solito si verificano quando la legislazione, la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria o problemi personali impediscono alle donne di ricevere cure mediche professionali.
Gli aborti settici possono svilupparsi quando frammenti della gravidanza rimangono nell’utero dopo un aborto indotto o spontaneo e si infettano. L’aborto settico è un’emergenza medica che può causare gravi problemi o la morte della madre.
Sintomi dell’aborto settico
I sintomi dell’aborto settico in genere compaiono entro 24-48 ore dall’aborto. Comprendono brividi, febbre, secrezioni vaginali, frequenza cardiaca accelerata e spesso sanguinamento vaginale. La cervice può dilatarsi ed è possibile un aborto spontaneo, se non è già avvenuto. Se durante l’aborto viene perforato l’utero, le donne di solito avvertono un forte dolore addominale.
Le donne che subiscono un aborto settico possono sviluppare delirio e la pressione arteriosa può abbassarsi pericolosamente, con conseguente shock settico.
Diagnosi dell’aborto settico
Valutazione medica
Esami del sangue
Ecografia
Il medico può solitamente diagnosticare un aborto settico sulla base delle circostanze e dei sintomi della donna. Se l’aborto settico sembra probabile, il medico invia un campione di sangue a un laboratorio per una coltura (ovvero viene posto in una sostanza che promuove la crescita dei microrganismi). Questa tecnica aiuta i medici a identificare il microrganismo che causa l’infezione e quindi a stabilire quali antibiotici possano essere efficaci.
Viene eseguita un’ecografia per verificare la presenza di frammenti della gravidanza che potrebbero essere rimasti nell’utero.
Trattamento dell’aborto settico
Antibiotici
Rimozione del contenuto dell’utero
Se la donna presenta sintomi di un aborto settico, il contenuto dell’utero viene rimosso il prima possibile e la paziente viene trattata con antibiotici (per esempio, clindamicina più gentamicina con o senza ampicillina) per via endovenosa. Di solito, il contenuto dell’utero viene asportato chirurgicamente attraverso la vagina (la cosiddetta evacuazione chirurgica, mediante dilatazione ed evacuazione [D e E]).