Anomalie dello sviluppo dell’orecchio esterno

DiBradley W. Kesser, MD, University of Virginia School of Medicine
Revisionato/Rivisto apr 2022
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I fatti in Breve

    Le anomalie dello sviluppo sono anomalie presenti alla nascita o identificate subito dopo la nascita. Le anomalie dello sviluppo dell’orecchio esterno includono microtia (detta anche orecchio piccolo) e atresia del condotto uditivo (mancata apertura del condotto uditivo, detta anche atresia auricolare). La microtia è spesso accompagnata da atresia del condotto uditivo.

    Microtia

    La microtia è un’anomalia dello sviluppo nella quale la parte esterna dell’orecchio (pinna o padiglione auricolare) non si sviluppa completamente. Si possono riscontrare diversi gradi di microtia a seconda del grado di sviluppo del padiglione auricolare. Il grado di sviluppo del padiglione auricolare può variare da un semplice orecchio piccolo in cui è presente tutta la cartilagine necessaria (grado I) a un piccolo abbozzo con cartilagine scarsa o assente e solo un piccolo rilievo di cute e tessuto molle (grado III). Raramente le persone nascono senza padiglione auricolare, condizione detta anotia.

    Microtia
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    L’immagine mostra un orecchio esterno piccolo e deforme (microtia). La microtia è un difetto congenito.
    © Springer Science+Business Media

    Un chirurgo plastico specializzato nella riparazione della microtia spesso è in grado di ricostruire il padiglione auricolare con risultati estetici molto soddisfacenti usando una protesi, la cartilagine costale della persona stessa o un impianto di materiale plastico poroso.

    Atresia del condotto uditivo

    L’atresia del condotto uditivo consiste nel mancato sviluppo parziale o totale del condotto uditivo. L’assenza del condotto uditivo è in genere associata anche a un’assenza del timpano (membrana timpanica) e a un ridotto sviluppo dell’orecchio medio e degli ossicini dell’udito (martello, incudine e staffa). Nei bambini l’atresia del condotto uditivo provoca una perdita dell’udito dovuta al passaggio, o alla conduzione, inefficiente del suono nell’orecchio medio e interno. Di solito, in questi bambini, l’orecchio interno (coclea) è sano e sviluppato normalmente.

    In alcuni bambini, la chirurgia consente di aprire il condotto uditivo, costruire un timpano e ripristinare il percorso naturale di conduzione del suono del condotto uditivo e dell’orecchio medio fino all’orecchio interno sano. Sebbene con la correzione chirurgica dell’atresia del condotto uditivo, chiamata canaloplastica, l’udito migliori, raramente si riesce a ottenere un udito normale per tutte le tonalità (frequenze) del suono.

    Per trattare l’atresia del condotto uditivo, possono essere usati anche apparecchi acustici con conduzione ossea. Si tratta di dispositivi che conducono il suono all’orecchio interno facendo vibrare l’osso del cranio. Gli apparecchi acustici sono attaccati a una banda di metallo dura o morbida indossata strettamente attorno alla testa. Nei bambini con atresia del condotto uditivo di entrambe le orecchie l’apparecchio acustico con conduzione ossea è importante per il normale sviluppo dell’eloquio e del linguaggio.

    Speciali dispositivi impiantabili ancorati all’osso stanno diventando popolari quali alternative agli apparecchi acustici con conduzione ossea indossati su una banda morbida o dura. Questi dispositivi sono attaccati a barrette di titanio o a piastre magnetiche ancorate chirurgicamente all’osso del cranio (da cui il termine “apparecchio acustico ancorato all’osso”). Negli Stati Uniti, l’Ente preposto alla tutela di alimenti e medicinali (Food and Drug Administration, FDA) ha approvato tali dispositivi impiantati chirurgicamente per i bambini a partire dai 5 anni di età.

    La caratteristica principale di questi dispositivi è che devono essere a stretto contatto con l’osso del cranio per condurre il suono in modo efficiente all’orecchio interno.

    Uno sguardo all’interno dell’orecchio