Commenti: Miti e pregiudizi sull’acne – Mettiamo le cose in chiaro
Commenti05/05/21 Di Manuali MSD

È un cliché in innumerevoli film e programmi TV per adolescenti. La mattina del ballo scolastico, del primo appuntamento o del grande spettacolo, il personaggio principale si guarda allo specchio e resta inorridito nel trovare un brufolo che è comparso all’improvviso. L’adolescente maledice il tempismo e si chiede come liberarsene prima dell’evento serale.

Grazie a medici celebri come la Dott.ssa Pimple Popper e all’evoluzione degli standard di bellezza, oggigiorno le persone parlano più che mai di acne. È la malattia cutanea più comune negli Stati Uniti, e 8 persone su 10 soffriranno di acne in un certo momento della loro vita. Eppure, anche se le persone parlano più apertamente dell’acne, molti miti persistono su quale sia la causa e come debba essere trattata.

Ecco alcuni dei miti più comuni sull’acne e le informazioni chiave che mettono le cose in chiaro su punti neri, punti bianchi, brufoli, pustole, papule e cisti.

Mito: l’acne colpisce solo gli adolescenti che vanno incontro alla pubertà

Realtà: è possibile contrarre l’acne a qualsiasi età. L’acne si verifica quando l’olio (noto come sebo) ostruisce i pori sulla pelle, che poi si infettano e infiammano. Queste infezioni possono insorgere in qualsiasi momento della vita di una persona. Tuttavia, sono più comuni quando i livelli ormonali sono accresciuti, come nel caso della pubertà e del ciclo mestruale della donna.

Alcune persone stanno sperimentando nuove difficoltà con l’acne a causa dell’uso della mascherina in risposta al COVID-19. Questa cosiddetta “acne da mascherina” è in realtà una forma di acne nota come acne meccanica, che è innescata dal calore e dallo sfregamento in un particolare punto.

Mito: l’acne andrà via da sola

Realtà: l’acne non è un rito di passaggio da attraversare che scomparirà col tempo. Per alcuni, soprattutto per gli uomini, l’acne si risolve entro la fine dell’adolescenza o i primi vent’anni. Ma circa il 40% delle donne avrà l’acne in età adulta. Questo può essere particolarmente frustrante per le donne intorno ai 20 anni le quali sentono che dovrebbero aver “superato” la loro acne.

Se l’acne sta influenzando la tua salute o la tua felicità, parla con un medico sulle prossime mosse da compiere. Le opzioni di trattamento comuni includono prodotti topici come il perossido di benzoile o i lavaggi con acido salicilico e antibiotici e retinoidi topici. L’acne moderata viene spesso trattata con antibiotici orali. Alle donne con acne possono essere prescritti anche contraccettivi orali.

Mito: l’acne è causata dal consumo di cioccolato, cibi grassi, o latticini

Realtà: gli alimenti non causano l’acne, ma la ricerca suggerisce che cibi come il cioccolato e i latticini possono aumentarne la gravità o la frequenza. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti non deve rinunciare alle patatine fritte o a qualsiasi altro alimento per tenere sotto controllo l’acne. Se i pazienti sono preoccupati per la loro dieta, la cosa principale da eliminare è lo zucchero. I pazienti che consumano molto zucchero possono esacerbare l’acne con tale dieta e alcuni studi hanno suggerito che questi pazienti hanno maggiori probabilità di soffrire di acne da moderata a grave. La cosa migliore da fare è scegliere alimentari salutari e assicurarsi che, se si eliminano alimenti come i latticini, si ricevano calcio e altre vitamine e nutrienti essenziali altrove.

Mito: l’acne è causata dallo stress

Realtà: come per alcuni alimenti, i ricercatori hanno scoperto che lo stress non causa l’acne, ma talvolta la può peggiorare. Uno studio ha esaminato l’acne degli studenti prima e dopo gli esami e ha scoperto che con l’aumento dei livelli di stress, l’acne degli studenti peggiorava.

Mito: l’abbronzatura riduce l’acne

Realtà: quando la pelle appare più scura, può rendere l’arrossamento da acne meno visibile, ma nessun dermatologo consiglierà mai al paziente di abbronzarsi. Una singola sessione in un lettino abbronzante può aumentare il rischio di tumori della pelle come il melanoma.

Mito: l’acne è causata da scarsa igiene

Realtà: sebbene un’igiene estremamente scarsa possa aggravare l’acne, per la maggior parte delle persone l’acne è causata da qualcos’altro. In alcuni casi, il problema può essere lavarsi troppo. I forti trattamenti esfolianti e detergenti possono rimuovere gli oli dalla pelle ed esacerbare l’acne. In generale, è meglio lavarsi il viso due volte al giorno (una volta per le pelli molto sensibili) ed evitare prodotti aggressivi. Per l’esfoliazione, basterà lavarsi con una salvietta per bambini una o due volte alla settimana per 15-30 secondi.

Mito: non bisognerebbe mai schiacciare i brufoli

Realtà: la realtà è che alcune persone schiacciano i brufoli. Ma solo perché lo vedi in TV o sui social media non significa che sia sicuro. Schiacciare i brufoli fa sì che l’area diventi ancora più arrossata e infiammata e conduce a ulteriori infezioni. Tuttavia, nel caso dell’acne, ci sono alcune misure che è possibile adottare per ridurre al minimo i rischi. Assicurarsi che le mani e l’area siano pulite, l’ideale è dopo una doccia. Limitarsi ai brufoli che non richiedono molta manipolazione o una spremitura aggressiva.

Per saperne di più sull’acne, consultare la pagina dei Manuali sull’argomento.