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Panoramica sui disturbi del movimento e cerebellari

Di

Hector A. Gonzalez-Usigli

, MD, HE UMAE Centro Médico Nacional de Occidente

Revisionato/Rivisto feb 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti
Risorse sull’argomento

I movimenti volontari richiedono la complessa interazione del fascio corticospinale (piramidale), dei gangli della base e del cervelletto (centro della coordinazione motoria) per garantire un movimento intenzionale regolare, senza contrazioni muscolari estranee.

Il fascio piramidale passa lungo le piramidi bulbari per connettere la corteccia cerebrale con i centri motori inferiori del tronco encefalico e del midollo spinale.

I gangli della base (nucleo caudato, putamen, globus pallidus, nucleo subtalamico e substantia nigra) formano il sistema extrapiramidale. Essi sono localizzati in profondità nel mesencefalo e nel mesencefalo rostrale. I gangli della base sono diretti verso la corteccia cerebrale attraverso il talamo (vedi figura Gangli della base Gangli della base Gangli della base ). Due funzioni motorie principali sono integrate nei gangli della base:

  • Apprendimento operativo (compiti motori)

  • Selezione del compito (singolo, doppio o multiplo come quando si cammina e si parla)

La maggior parte delle lesioni neurologiche che causano disturbi del movimento si verifica nel sistema extrapiramidale; pertanto, i disturbi del movimento sono talvolta chiamati disturbi extrapiramidali.

Gangli della base

Gangli della base

Classificazione dei disturbi del movimento e cerebellari

I disturbi del movimento sono comunemente classificati come quelli con

  • Diminuzione o lento movimento (disturbi ipocinetici)

  • Aumento di movimento (disturbi ipercinetici)

Il disturbo ipocinetico classico e più frequente è

I disturbi ipercinetici si riferiscono a

Tuttavia, questa classificazione non tiene conto della sovrapposizione tra le categorie (p. es., tremori che si verificano nel morbo di Parkinson).

I disturbi cerebellari a volte sono considerati disturbi ipercinetici spesso accompagnati da atassia assiale, dell'andatura e appendicolare con o senza nistagmo centrale, dismetria saccadica oculare, e disfunzione di ricerca.

Disturbi ipercinetici

  • Ritmici

  • Aritmici

I disturbi ritmici sono rappresentati soprattutto dai tremori, movimenti ad alternanza regolare o oscillatori che possono verificarsi soprattutto a riposo, mentre si mantiene una posizione, o durante il tentativo di effettuare un movimento volontario. Tuttavia, in alcuni casi, un tremore, per quanto ritmico, è irregolare, come nel caso in cui il tremore è associato a disturbi distonici.

I disturbi ipercinetici non ritmici possono essere

  • Lenti (p. es., atetosi)

  • Sostenuti (p. es., distonie)

  • Rapidi (p. es., mioclono, corea, tic, emiballismo)

I disturbi ipercinetici non ritmici rapidi possono essere

  • Sopprimibili (p. es., tic)

  • Non sopprimibili (p. es., emiballismo, corea, mioclono)

Classificazione dei disturbi ipercinetici comuni

Classificazione dei disturbi ipercinetici comuni
Tabella
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