Iperaldosteronismo secondario

DiAshley B. Grossman, MD, University of Oxford; Fellow, Green-Templeton College
Revisionato/Rivisto feb 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

L'iperalsosteronismo secondario è caratterizzato da un'aumentata produzione surrenalica di aldosterone in risposta a stimoli non ipofisari ed extra-surrenalici, tra cui l'ipoperfusione renale. I sintomi sono simili all'iperaldosteronismo primitivo. La diagnosi necessita della misurazione dei livelli plasmatici di aldosterone e dell'attività reninica plasmatica. Il trattamento richiede la correzione della causa.

(Vedi anche Panoramica sulla funzione surrenalica.)

L'aldosterone è il più potente mineralcorticoide prodotto dalla corticosurrenale. Esso determina ritenzione di sodio e perdita di potassio. Nei reni, l'aldosterone provoca lo spostamento del sodio dal lume del tubulo distale al citoplasma delle cellule tubulari, in scambio con il potassio e l'idrogeno. Lo stesso effetto si ha nelle ghiandole salivari, in quelle sudoripare, nelle cellule della mucosa intestinale e negli scambi tra i liquidi intracellulari e quelli extracellulari.

La secrezione dell'aldosterone è regolata dal sistema renina-angiotensina e, in misura minore, dall'ormone adrenocorticotropo (ACTH). La renina, un enzima proteolitico, viene depositata nelle cellule iuxtaglomerulari del rene. La secrezione della renina è indotta dalla riduzione del volume del sangue e del flusso nelle arteriole afferenti renali o dall'iponatriemia. La renina trasforma l'angiotensinogeno, di provenienza epatica, in angiotensina I, che viene a sua volta trasformato in angiotensina II dall'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), che a sua volta induce la secrezione di aldosterone; la renina ha anche un'attività pressoria. La ritenzione di sodio e la ritenzione di acqua, derivante dall'aumentata secrezione di aldosterone, inducono un aumento della volemia e riducono la secrezione reninica.

L'iperaldosteronismo secondario è causato da un ridotto flusso renale, che stimola il meccanismo renina-angiotensina, con conseguente ipersecrezione di aldosterone. Le cause del ridotto flusso sanguigno renale comprendono

La secrezione può essere normale nello scompenso cardiaco, ma il flusso ematico epatico e il metabolismo dell'aldosterone sono ridotti, cosicché i livelli di ormone circolante sono elevati.

Sintomatologia dell'aldosteronismo secondario

I sintomi sono simili a quelli dell'iperaldosteronismo primitivo e comprendono l'alcalosi ipokaliemica, che causa episodi di debolezza, parestesie, paralisi transitoria e tetania. In molti casi, il solo sintomo è l'ipertensione. L'edema periferico può essere presente a seconda dell'eziologia.

Diagnosi dell'iperaldosteronismo secondario

  • Livelli degli elettroliti sierici

  • Aldosterone plasmatico

  • Attività reninica plasmatica

La diagnosi viene sospettata in soggetti con ipertensione e ipokaliemia.

I test laboratoristici di primo livello consistono nella misurazione dei livelli di aldosterone plasmatico e dell'attività reninica plasmatica. Teoricamente, i pazienti non devono assumere alcun farmaco che agisca sul sistema renina-angiotensina (p. es., diuretici tiazidici, ACE-inibitori, antagonisti dell'angiotensina e beta-bloccanti) per 4-6 settimane prima dell'effettuazione dei test. Elevati livelli di aldosterone ed aumentata attività della renina plasmatica suggeriscono iperaldosteronismo secondario. Le principali differenze tra l'iperaldosteronismo primitivo e secondario sono indicate nella tabella Distinguere l'aldosteronismo primario e secondario.

Trattamento dell'iperaldosteronismo secondario

  • Trattamento della causa

  • Talvolta antagonisti dell'aldosterone

Il trattamento richiede la correzione della causa.

L'ipertensione può generalmente essere controllata con un bloccante selettivo dell'aldosterone come lo spironolattone, iniziando con 50 per via orale mg 1 volta/die e aumentando poi la dose in 1-3 mesi sino a quella di mantenimento, solitamente intorno ai 100 mg 1 volta/die. È possibile usare un altro diuretico risparmiatore di potassio al posto dello spironolattone. Il farmaco più specifico eplerenone a una dose compresa tra i 50 mg per via orale 1 volta/die e i 200 mg per via orale 2 volte/die può essere utilizzato perché, a differenza dello spironolattone, non blocca il recettore degli androgeni (che possono causare ginecomastia e disfunzione sessuale); esso è il farmaco di scelta per il trattamento a lungo termine negli uomini se lo spironolattone a basso dosaggio non è efficace.

Punti chiave

  • La diagnosi viene sospettata in soggetti con ipertensione e ipokaliemia.

  • I test iniziali comprendono la misurazione dell'aldosterone plasmatico e dell'attività reninica plasmatica.

  • A differenza dell'aldosteronismo primario, l'attività della renina plasmatica è elevata.

  • Il trattamento comprende la correzione della causa.

  • L'ipertensione può essere controllata con gli antagonisti dell'aldosterone.

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