Cadute nelle persone anziane

DiRichard G. Stefanacci, DO, MGH, MBA, Thomas Jefferson University, Jefferson College of Population Health;
Jayne R. Wilkinson, MD, MSCE, University of Pennsylvania, Perelman School of Medicine
Revisionato/Rivisto nov 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Una caduta è definita come un evento che si verifica quando una persona cade inavvertitamente a terra o in un altro livello inferiore; a volte una parte del corpo colpisce un oggetto che interrompe la caduta. In genere, non sono considerate cadute gli eventi causati da patologie acute (p. es., l'ictus e le convulsioni) o da ostacoli presenti nell'ambiente (p. es., una collisione con un oggetto in movimento).

Nelle persone di età ≥ 65 anni, le cadute sono la principale causa di morte correlata al trauma e la settima causa principale di tutte le morti (1).

Negli Stati Uniti, circa 14 milioni (circa il 28%) degli adulti ≥ 65 anni riferiscono di essere caduti ogni anno, rappresentando un totale di circa 36 milioni di cadute ogni anno secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC [2]). Non tutte le cadute provocano un infortunio, ma circa il 37% delle persone che cadono riferisce un infortunio che ha richiesto un trattamento medico o che ha limitato la loro attività per almeno un giorno, con una stima di 8 milioni di lesioni dovute a cadute ogni anno (3).

Le cadute possono compromettere l'indipendenza degli anziani e causare una serie di conseguenze individuali e socio-economiche. Tuttavia, i clinici spesso non sono consapevoli delle cadute dei pazienti che non presentano lesioni perché una storia clinica e un esame fisico di routine di solito non includono una valutazione specifica per le cadute. Molti pazienti anziani sono restii a riferire la caduta perché considerano cadere come una parte del processo d'invecchiamento, oppure perché temono di essere limitati nelle loro attività o ricoverati. La segnalazione delle cadute ai medici è necessaria per la prevenzione delle cadute future. Quando le cadute non sono segnalate e le misure preventive non sono istituite, i pazienti sono a rischio di nuove cadute, il che pone un carico significativo sul sistema sanitario. Si prevede che questo onere aumenterà in considerazione della crescita prevista della popolazione anziana.

Riferimenti

  1. 1. Burns E, Kakara R: Deaths from falls among persons aged ≥ 65 years — United States, 2007–2016. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 67 (18):509–514, 2018. doi: 10.15585/mmwr.mm6718a1

  2. 2. CDC: Older Adult Falls Data. Consultato il 18/10/23.

  3. 3. Moreland B, Kakara R, Henry A: Trends in nonfatal falls and fall-related injuries among adults aged ≥ 65 years — United States, 2012–2018. MMWR Morb Mortal Wkly 69 (27):875–881, 2020.doi: 10.15585/mmwr.mm6927a5

Eziologia delle cadute

Il fattore predittivo più consistente di caduta è una caduta precedente. Tuttavia, nelle persone anziane raramente si individua una singola causa o fattore di rischio. Una caduta è in genere multifattoriale, causata da una complessa interazione tra:

  • Fattori intrinseci (declino funzionale età-correlato, patologie, reazioni avverse farmacologiche)

  • Fattori estrinseci (pericoli ambientali)

  • Fattori situazionali (correlati all'attività specifica o alle circostanze di un'attività, p. es., correre al bagno nel mezzo della notte)

Fattori intrinseci

I cambiamenti legati all'età possono compromettere i sistemi coinvolti nel mantenere equilibrio e stabilità (p. es., durante la stazione eretta, la deambulazione o la posizione seduta) ed aumentare il rischio di cadute. Si verifica il declino dell'acuità visiva, della sensibilità al contrasto, della percezione della profondità e dell'adattamento al buio. La perdita o disturbi sensoriali e la disfunzione cerebellare possono ridurre i riflessi posturali e compromettere l'equilibrio. I cambiamenti nei pattern di attivazione muscolare e nella capacità di generare velocità e potenza muscolare sufficiente possono compromettere il mantenimento o il recupero dell'equilibrio in risposta alle perturbazioni (p. es., quando si sale su una superficie irregolare o si subisce un urto). In realtà, la debolezza muscolare di qualsiasi tipo è un predittore significativo delle cadute. A misura che il deterioramento cognitivo aumenta con l'età, aumenta anche il rischio di cadute, in parte perché gli anziani con deficit cognitivo possono non ricordare le misure di sicurezza che riducono le cadute.

Le malattie croniche e acute (vedi tabella Alcuni disturbi che contribuiscono al rischio di cadute) e l'uso di farmaci (vedi tabella Alcuni farmaci che contribuiscono al rischio di cadute) sono i principali fattori di rischio per le cadute. Il rischio di cadute aumenta con l'aumentare del numero di farmaci presi. Diverse classi di farmaci aumentano il rischio, ma i farmaci psicoattivi sono i più comunemente riportati come causa di aumento sia del rischio di cadute che di lesioni dovute alle cadute.

Il rischio di una caduta traumatica che si traduce in una frattura è aumentato da quanto segue

  • Osteoporosi e cambiamenti legati all'età della qualità dell'osso, che aumentano la fragilità ossea

  • Perdita muscolare (sarcopenia), che riduce le risposte protettive alle perturbazioni

Fattori estrinseci

I fattori ambientali possono aumentare il rischio di caduta in maniera indipendente o, in genere, interagendo con i fattori intrinseci. Il rischio è più alto quando l'ambiente richiede un maggiore controllo della postura e della mobilità (p. es., quando si cammina su una superficie scivolosa) e quando l'ambiente non è familiare (p. es., quando ci si è trasferiti in una nuova casa).

Fattori situazionali

Alcune attività o decisioni possono aumentare il rischio di cadere e gli infortuni secondari a caduta. Esempi sono

  • Camminare mentre si parla

  • Essere distratti da compiti multipli e quindi non notare un pericolo ambientale (p. es., un marciapiede o un gradino)

  • Andare di corsa in bagno (specialmente di notte quando non completamente sveglio o quando l'illuminazione è inadeguata)

  • Correre per afferrare il telefono

La demenza può esacerbare molte di queste situazioni pericolose che portano a cadute. La compromissione cognitiva, del giudizio e della consapevolezza dei pericoli possono essere causa di distrazione negli anziani, del fatto di sbrigarsi e di non notare i rischi ambientali, il che aumenta significativamente il rischio di caduta.

Complicanze

Le cadute, in particolare se recidivanti, aumentano il rischio di lesioni, ospedalizzazione e decesso, nelle persone anziane fragili, che hanno comorbilità preesistenti (p. es., osteoporosi) e deficit nell'esecuzione delle attività di vita quotidiana (p. es., incontinenza). Le complicanze a lungo termine possono comprendere una riduzione della funzione fisica, la fobia di cadere e l'istituzionalizzazione.

Ogni anno, circa 36 milioni di cadute sono segnalate negli adulti anziani, causando più di 32 000 morti, e ogni anno, i dipartimenti di emergenza trattano circa 3 milioni di anziani per lesioni dovute alle cadute. La maggior parte delle cadute non causa gravi danni, ma circa il 20% causa lesioni gravi come fratture o traumi cranici. Ogni anno, almeno 300 000 anziani sono ricoverati in ospedale per fratture dell'anca, che derivano da cadute in > 95% dei casi. Le donne tendono a cadere più spesso degli uomini, e circa il 75% di tutte le fratture dell'anca si verifica nelle donne (1).

Circa la metà degli anziani che cade non riesce ad alzarsi senza aiuto (2). La permanenza sul pavimento per > 2 h dopo una caduta aumenta il rischio di disidratazione, lesioni da pressione, rabdomiolisi, ipotermia, e polmonite.

La funzione e la qualità della vita possono deteriorarsi drasticamente dopo una caduta; fino al 60% degli anziani non recupera il precedente livello di mobilità (3). Dopo una caduta, le persone anziane possono avere paura di cadere di nuovo, per cui la mobilità a volte è ridotta per via della perdita di fiducia. Alcuni soggetti arrivano a evitare determinate attività (p. es., fare la spesa, fare le pulizie) a causa di tale timore. La ridotta attività può aumentare la rigidità articolare e la debolezza muscolare, riducendo ulteriormente la mobilità.

Tabella
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Riferimenti relativi all'eziologia

  1. 1. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Keep on Your Feet—Preventing Older Adult Falls. Consultato il 18/10/23.

  2. 2. Gurley RJ, Lum N, Sande M, et al: Persons found in their homes helpless or dead. N Engl J Med 334 (26), 1710–1716, 1996, doi.org/10.1056/nejm199606273342606

  3. 3. Haslam-Larmer L, Donnelly C, Auais M, et al: Early mobility after fragility hip fracture: a mixed methods embedded case study. BMC Geriatr 21 (1):181, 2021. doi: 10.1186/s12877-021-02083-3

Valutazione delle cadute

  • Valutazione clinica

  • Prove fisiche

  • Talvolta analisi di laboratorio

Dopo il trattamento delle lesioni acute, la valutazione deve individuare i fattori di rischio e gli interventi appropriati, riducendo così il rischio di cadute future e di lesioni da caduta (1).

Alcune cadute sono subito riconosciute per via di un'evidente lesione secondaria o per il sospetto di una possibile lesione. Poiché il paziente anziano spesso non riferisce spontaneamente se è caduto, bisognerebbe indagare con domande specifiche riguardo alle cadute o ai problemi di mobilità ad ogni visita. I medici devono anche chiedere circa eventuali cadute precedenti così come circa condizioni, farmaci e fattori situazionali che aumentano il rischio di caduta.

I pazienti che riferiscono una singola caduta devono essere valutati per problemi di equilibrio o andatura con il test di base Get-Up-and-Go (2). Nel corso del test, i pazienti sono osservati mentre si alzano da una poltrona standard, camminano per 3 m in linea retta, ruotano, tornano indietro verso la sedia e si risiedono. È possibile osservare una ridotta forza agli arti inferiori, uno squilibrio in piedi o seduti, o un'andatura instabile. A volte l'esame è temporizzato. Un tempo > 12 secondi indica un significativo aumento del rischio di cadute.

I pazienti che necessitano di una valutazione più completa dei fattori di rischio per le cadute sono

  • Coloro che hanno difficoltà durante il test Get-Up-and-Go

  • Coloro che riferiscono di aver avuto cadute multiple

  • Coloro che sono in fase di valutazione dopo una caduta recente (dopo che le lesioni acute sono identificate e trattate)

Anamnesi ed esame obiettivo

Quando è necessaria una valutazione più completa del rischio di caduta, l'obiettivo è l'identificazione dei fattori intrinseci, estrinseci e situazionali modificabili con interventi mirati. Tuttavia, può essere impossibile eliminare tutti i rischi di cadute future.

Inizialmente si pongono ai pazienti domande aperte riguardo alla loro caduta o alle loro cadute più recenti, seguite da domande più specifiche su quando e dove si sono verificate, e che cosa stavano facendo nel momento in cui si sono verificate. Ai testimoni sono poste le stesse domande. Deve essere chiesto se erano presenti sintomi premonitori o associati (p. es., palpitazioni, dispnea, dolore toracico, vertigine o sensazione di testa vuota) e se c'è stata una perdita di coscienza. Si deve chiedere poi se tutti i fattori evidenti estrinseci o situazionali possano avere avuto un ruolo. L'anamnesi deve comprendere domande sui problemi di salute precedenti e attuali, sulla somministrazione di farmaci con prescrizione e da banco e sull'uso di alcol o di farmaci psicoattivi. Ai pazienti deve essere chiesto se sono stati in grado di rialzarsi senza aiuto dopo essere caduti e se si sono verificate lesioni; l'obiettivo è di ridurre il rischio di complicanze causate da cadute successive.

L'esame obiettivo deve essere abbastanza completo per escludere cause intrinseche evidenti. Se la caduta si è verificata di recente, deve essere misurata la temperatura corporea per determinare se la febbre sia stata un fattore causale. Devono essere valutati frequenza cardiaca e ritmo per escludere un'evidente bradicardia, una tachicardia a riposo, o un ritmo irregolare. La pressione arteriosa va misurata in posizione supina e successivamente in piedi, al 1o e al 3o min di ortostatismo, per escludere un'ipotensione ortostatica. L'auscultazione permette di rilevare molti tipi di valvulopatie cardiache. L'acuità visiva deve essere valutata su pazienti con indosso le abituali lenti correttive, se necessarie. L'evidenza di anomalie dell'acuità visiva richiede un esame della vista più dettagliato eseguito da un optometrista o da un oculista. Vanno valutati il collo, la colonna e le estremità (specialmente gambe e piedi) per individuare riduzione di forza, deformità, dolori e limitazioni della mobilità.

Un esame neurologico deve iniziare con un esame dello stato mentale per verificare la presenza di disturbi cognitivi. L'esame neurologico comprende anche il test della funzione motoria (compresa la forza muscolare e il tono e l'ampiezza del movimento), la sensibilità (compresa la propriocezione), la coordinazione (compresa la funzione cerebellare), l'equilibrio stazionario e l'andatura. Il controllo posturale di base e i sistemi propriocettivo e vestibolare si valutano con il test di Romberg (in cui i pazienti stanno in posizione eretta con i piedi ravvicinati e gli occhi entrambi aperti e chiusi). I test avanzati per valutare l'equilibrio comprendono lo stare eretti su un piede solo e il "Tandem-gait test". Se i pazienti sono in grado di stare in equilibrio su un piede per 10 secondi con gli occhi aperti e sono in grado di camminare su una linea retta posizionando a ogni passo il tallone a contatto con la punta del piede (tandem-gait test) su un percorso di 3 m, il deficit intrinseco nel controllo della postura è verosimilmente minimo. I medici devono valutare la funzione vestibolare (p. es., con la manovra di Dix-Hallpike, vedi Nistagmo).

Test delle prestazioni

Il Performance-Oriented Assessment of Mobility o il Timed Get-up-and-Go test sono in grado di identificare problemi di equilibrio e stabilità durante la deambulazione e altri movimenti che possono indicare un aumento del rischio di cadute. Questi test sono particolarmente utili se il paziente ha avuto difficoltà a fare il test di base Get-Up-and-Go.

Il test di valutazione della mobilità orientato alle prestazioni comprende la valutazione quantitativa di vari aspetti dell'equilibrio e dell'andatura e richiede circa 10-15 minuti. Un basso punteggio predice un aumento di rischio di cadute (vedi tabella Valutazione basata sulla performance della mobilità).

Esami di laboratorio

Non esiste una valutazione diagnostica di laboratorio standard per determinare l'esatta causa di una caduta. Il test deve essere basato su un'anamnesi e un esame obiettivo e aiuta a regolare varie cause. I test comprendono

  • Un emocromo con formula per anemia o leucocitosi

  • Misurazione del glucosio nel sangue per ipoglicemia o iperglicemia

  • Misura dell'elettrolita per disidratazione

Esami come ECG, monitoraggio cardiaco ambulatoriale, dosaggio degli enzimi cardiaci ed ecocardiogramma sono indicati soltanto quando si sospetti una causa cardiaca. Il massaggio carotideo in condizioni controllate (via d'accesso EV e monitoraggio cardiaco) è stato proposto per determinare l'ipersensibilità del seno carotideo e infine individuare chi potrebbe rispondere al trattamento con pacemaker. RX della colonna, TC o RM del cranio sono indicate soltanto quando l'anamnesi e l'esame obiettivo evidenziano nuovi disturbi neurologici.

Riferimenti relativi alla valutazione

  1. 1. U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF): Final Recommendation Statement: Falls Prevention in Community-Dwelling Older Adults: Interventions. Consultato il 18/10/23.

  2. 2. Podsiadlo D, Richardson S: The timed "Up & Go": A test of basic functional mobility for frail elderly persons. J Am Geriatr Soc 39 (2), 142–148, 1991. https://doi.org/10.1111/j.1532-5415.1991.tb01616.x

Prevenzione delle cadute

L'obiettivo deve essere quello di prevenire o ridurre il numero di cadute, lesioni da caduta e complicanze salvaguardando quanto più possibile l'autonomia e l'indipendenza del paziente. In sede di esame fisico o del benessere periodici, i pazienti devono essere interrogati riguardo alle cadute nel corso dell'anno passato e in merito alla difficoltà di equilibrio o alla deambulazione (1).

Ai pazienti che riferiscono una singola caduta e che non hanno problemi di equilibrio o di andatura sul test Get-Up-and-Go o su un altro test simile devono essere date informazioni di carattere generale su come ridurre il rischio di cadute. Deve essere spiegato come utilizzare i farmaci in modo corretto e come ridurre i rischi ambientali (vedi tabella Checklist per valutazione domiciliare).

I pazienti che riferiscono più di una caduta o di un problema di equilibrio o di deambulazione devono ricevere una valutazione della caduta per identificare i fattori di rischio e le possibilità di un rischio minore.

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Terapia fisica ed esercizio fisico

I pazienti che sono caduti più di 1 volta o che hanno problemi durante le prove iniziali di deambulazione ed equilibrio devono essere indirizzati alla fisioterapia o a un programma di esercizio fisico. Programmi di esercizio fisico e fisioterapia possono essere effettuati in casa se i pazienti hanno una mobilità limitata.

I fisioterapisti personalizzano i programmi di esercizi per migliorare equilibrio e andatura e per correggere problemi specifici e le condizioni sottostanti che contribuiscono a ridurre il rischio (p. es., malattia di Parkinson [2]).

Anche programmi di esercizio fisico più generici, nell'ambito di servizio sanitario o comunità, possono migliorare l'equilibrio e l'andatura. Per esempio, il Tai Chi può essere efficace e può essere effettuato da soli o in gruppo. I programmi di esercizio più efficaci per ridurre il rischio di caduta sono quelli che

  • Sono adeguati al deficit del paziente

  • Sono forniti da un professionista qualificato

  • Hanno una componente di sfida dell'equilibrio sufficiente

  • Sono previsti nel lungo termine (p. es., ≥ 4 mesi)

Molti centri cittadini per anziani, YMCAs, o altri centri di benessere offrono corsi di ginnastica gratuiti o di gruppo a basso costo su misura per gli anziani, e questi corsi possono migliorare l'accessibilità e l'adesione. I risparmi delle spese diminuite correlate a caduta superano i costi di questi programmi (3).

Dispositivi di assistenza

Alcuni pazienti traggono beneficio dall'uso di un ausilio (p. es., bastone, girello). I bastoni possono essere adeguati in caso di pazienti con minimo deficit unilaterale della muscolatura o delle articolazioni, ma i deambulatori, in particolare quelli con ruote, sono più adatti per i pazienti con aumentato rischio di cadute attribuibile a un deficit di entrambi gli arti inferiori o a disturbi della coordinazione (i deambulatori con ruote possono essere pericolosi per i pazienti che non riescono a controllarli adeguatamente). I fisioterapisti possono aiutare nella scelta del modello e delle dimensioni dell'ausilio e insegnare ai pazienti come usarlo.

Gestione medica

I farmaci che possono aumentare il rischio di cadute devono essere sospesi, o il dosaggio deve essere regolato per la minima dose efficace (vedi tabella Alcuni farmaci che contribuiscono al rischio di cadute). I pazienti devono essere valutati per l'osteoporosi e, se la diagnosi è confermata, trattati per ridurre il rischio di fratture in caso di cadute successive.

Qualora sia identificato come fattore di rischio qualunque altro disturbo specifico, sono necessari interventi mirati. Per esempio, i farmaci e la fisioterapia possono ridurre il rischio per i pazienti con morbo di Parkinson. Il controllo del dolore, la fisioterapia e, a volte, l'intervento chirurgico di sostituzione articolare possono ridurre il rischio per i pazienti con artrite. Un cambiamento di lenti adeguato (lenti singole piuttosto che bifocali o trifocali) o interventi chirurgici, in particolare per la rimozione della cataratta, possono aiutare i pazienti con deficit visivo.

Anche se dati precedenti non erano a favore dell'uso della supplementazione con vitamina D per la prevenzione delle cadute, i risultati della più grande meta-analisi di studi randomizzati suggeriscono che la supplementazione con vitamina D può ridurre significativamente l'incidenza delle cadute (4, 5).

Gestione ambientale e situazionale

La correzione dei rischi ambientali domestici può ridurre il rischio di cadute (vedi tabella Checklist per valutazione domiciliare). I rischi ambientali che comunemente aumentano il rischio di caduta, (p. es., tappeti, illuminazione inadeguata, mancanza di maniglioni e corrimano, mobili instabili, disordine), devono essere mitigati o eliminati (6).

I pazienti devono anche essere informati su come ridurre il rischio secondario a fattori situazionali. Per esempio, le calzature devono avere tacchi bassi, un piccolo supporto alla caviglia e suole stabili e antiscivolo. Molti pazienti con mobilità cronicamente limitata (p. es., causata da una grave artrite o una paresi) beneficiano di strategie combinate mediche, riabilitative, e ambientali. Adattamenti alla sedia a rotelle (p. es., pedane rimovibili per ridurre il pericolo di inciampare durante i trasferimenti, barre anti-ribaltamento per evitare il ribaltamento all'indietro), cinture rimovibili, e sedili a cuneo possono prevenire le cadute nei pazienti con scarso equilibrio da seduti o grave debolezza quando sono seduti o nel trasferimento.

Il contenimento può determinare un maggior numero di cadute e altre complicanze, e non deve essere in genere usato. La sorveglianza da parte di un caregiver o di un compagno è più efficace. Possono essere adoperati anche i sensori di movimento, ma richiedono che sia presente il caregiver per rispondere prontamente al segnale.

I protettori dell'anca (imbottitura cucita in indumenti intimi speciali) hanno dimostrato di ridurre le fratture dell'anca nei pazienti ad alto rischio nelle strutture infermieristiche, ma sono meno efficaci nelle persone anziane che vivono in comunità. Inoltre, molti pazienti sono riluttanti a indossare indefinitamente i protettori. Una pavimentazione idonea (p. es., in gomma) può contribuire a ridurre l'impatto, ma un pavimento che sia troppo morbido (p. es., schiuma morbida) potrebbe destabilizzare i pazienti.

Ai pazienti bisogna anche spiegare cosa fare se cadono e non riescono a rialzarsi quando sono soli. Alcune tecniche utili comprendono girarsi dalla posizione supina a quella prona, poggiarsi su mani e ginocchia, gattonare fino a raggiungere una superficie solida e tirarsi su. Quanto segue può ridurre il tempo di rimanenza sul pavimento dopo una caduta:

  • Avere frequenti contatti con familiari o amici

  • Un telefono che può essere raggiunto dal pavimento

  • Un allarme a distanza

  • Un dispositivo di allarme portatile

Le nuove tecnologie (p. es., gli smartwatch, i sistemi mobili di allarme medico, i sensori di movimento domestici) possono rilevare automaticamente le cadute e innescare una richiesta di aiuto. I sistemi di microfoni ad attivazione vocale e sistemi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per monitorare gli anziani e avvisare i caregiver delle potenziali cadute. La combinazione di contatti umani, dispositivi portatili e monitoraggio domestico può ottimizzare la probabilità di una risposta tempestiva a una caduta.

Riferimenti relativi alla prevenzione

  1. 1. U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF): Final Recommendation Statement: Falls Prevention in Community-Dwelling Older Adults: Interventions. Consultato il 08/10/23.

  2. 2. Allen NE, Sherrington C, Paul SS, Canning CG: Balance and falls in Parkinson's disease: A meta-analysis of the effect of exercise and motor training. Mov Disord 26 (9),1605–1615, 2011. doi.org/10.1002/mds.23790

  3. 3. Sherrington C, Fairhall N, Wallbank G, et al: Exercise for preventing falls in older people living in the community: an abridged Cochrane systematic review. Br J Sports Med 54 (15):885–891, 2020. doi: 10.1136/bjsports-2019-101512. Epub 2019 Dec 2. PMID: 31792067.

  4. 4. Thanapluetiwong S, Chewcharat A, Takkavatakarn K, et al: Vitamin D supplement on prevention of fall and fracture: A meta-analysis of randomized controlled trials. Medicine (Baltimore) 99 (34):e21506, 2020. doi: 10.1097/MD.0000000000021506. PMID: 32846760; PMCID: PMC7447507.

  5. 5, U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF): Interventions to Prevent Falls in Community-Dwelling Older Adults. JAMA 319 (16):1696–1704, 2018. doi:10.1001/jama.2018.3097

  6. 6. Gill T, Williams CS, Robison JT, Tinetti MEGill T, Williams CS, Robison JT, Tinetti ME: A population-based study of environmental hazards in the homes of older persons. Am J Public Health, 89 (4), 553–556, 1999. doi.org/10.2105/ajph.89.4.553

Punti chiave

  • Ogni anno negli Stati Uniti, circa uno su quattro adulti di età ≥ 65 anni riferisce una caduta ogni anno, per un totale di circa 14 milioni di cadute.

  • Non tutte le cadute provocano un infortunio, ma circa il 37% degli adulti che cadono riferisce un infortunio che ha richiesto un trattamento medico o un'attività limitata per almeno un giorno.

  • Le cause sono multifattoriali e comprendono il declino funzionale correlato all'età (p. es., riduzione della vista, rallentamento dei tempi di reazione, debolezza muscolare), malattie croniche che compromettono l'equilibrio e la mobilità (p. es., morbo di Parkinson, artrite, demenza), effetti avversi dei farmaci, e rischi ambientali.

  • Utilizzare strumenti validati come il test Timed Up and Go per determinare la necessità di una valutazione più completa dei fattori intrinseci, estrinseci e situazionali predisponenti.

  • Per quanto possibile, ottimizzare il trattamento delle comorbilità e delle condizioni contribuenti, modificare o eliminare i farmaci causali e correggere i rischi ambientali.

  • Sottolineare la necessità di eliminare i rischi ambientali che comunemente aumentano il rischio di caduta (p. es., tappeti, illuminazione inadeguata, mancanza di maniglioni e corrimano, mobili instabili, ingombro).

  • Utilizzare interventi multifattoriali per i pazienti che sono caduti più di una volta o hanno anomalie della deambulazione iniziale o un alterato equilibrio; gli interventi comprendono il rinvio a terapia fisica e programmi di esercizio, che sono più efficaci se fatti su misura e continuati per ≥ 3 mesi.

  • Disturbi ad alto rischio come il morbo di Parkinson spesso richiedono un trattamento mirato (p. es., fisioterapia, dispositivi di assistenza) per ridurre il rischio di caduta.

  • Insegnare ai pazienti le tecniche per alzarsi dopo una caduta, specialmente quando sono soli, e l'importanza di avere un telefono o un dispositivo di allarme di emergenza accessibile dal pavimento.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di queste risorse.

  1. Cochrane: Interventions for preventing falls in older people living in the community: interventi di prevenzione delle cadute nelle persone anziane che vivono nella comunità: podcast, trascrizione e articoli completi sono accessibili su questo sito web; vengono anche valutati gli effetti di queste misure.

  2. American Family Physician: prevenzione delle cadute negli anziani: questo articolo discute delle strategie preventive in varie popolazioni di anziani (p. es., gli anziani che vivono nella comunità, quelli che hanno subito cadute). Fornisce un algoritmo per la valutazione del rischio di caduta e gli interventi sugli anziani e collegamenti a informazioni per il paziente.

  3. Centers for Disease Control and Prevention: STEADI (Stopping Elderly Accidents, Deaths, & Injuries): questo sito web comprende materiali per gli operatori sanitari per aiutarli a controllare, valutare e intervenire per ridurre il rischio di caduta mediante interventi su misura per le esigenze degli anziani.

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