I FATTI IN BREVE

Incompatibilità Rh

(Malattia emolitica del feto e del neonato)

Revisionato/Rivisto mag 2023
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Cos’è il fattore Rh?

Il fattore Rh è una proteina situata sulla superficie dei globuli rossi di alcune persone.

  • Chi possiede la proteina è Rh-positivo

  • Chi non la possiede, è Rh-negativo

  • Essere Rh-positivo o Rh-negativo non influenza il proprio stato di salute, ma può influenzare la gravidanza

  • Il fattore Rh non cambia nel tempo, una persona è positiva o negativa per tutta la vita

Cos’è l’incompatibilità Rh?

  • L’incompatibilità Rh è una situazione in cui la madre è Rh-negativa mentre il bambino è Rh-positivo

  • Non esiste incompatibilità Rh se la madre è Rh-positiva e il bambino è Rh-negativo

L’unico modo affinché sia possibile incompatibilità Rh è:

  • La madre è Rh-negativa E

  • Il padre del bambino è Rh-positivo E

  • Il bambino è Rh-positivo

Perché l’incompatibilità Rh è un problema?

L’incompatibilità Rh di per sé non è un problema. Diventa tale se il sangue Rh-positivo del bambino entra nel sangue Rh-negativo della madre. Molti pensando che il sangue del bambino non si mescola con quello della madre. Tuttavia questo mescolamento avviene spesso durante:

  • Il parto

  • Un aborto spontaneo

  • Un aborto indotto

  • Un trauma addominale durante la gravidanza

Quando il sangue Rh-positivo del bambino entra nel sangue Rh- negativo della madre, il sistema immunitario di quest’ultima reagisce negativamente, producendo una proteina chiamata anticorpo Rh che combatte il sangue Rh-positivo del bambino. Gli anticorpi Rh possono entrare e distruggere le cellule ematiche Rh-positive del bambino.

L’incompatibilità Rh non è pericolosa durante la prima gravidanza, perché gli anticorpi Rh si presentano solo dopo il parto del primo figlio o in caso di aborto spontaneo.

L’incompatibilità Rh può essere nociva per una seconda gravidanza (o una gravidanza successiva). La presenza di anticorpi Rh di una gravidanza precedente può essere un problema per il nuovo feto Rh-positivo. Gli anticorpi Rh possono distruggere alcuni degli eritrociti del feto e provocare:

Maggiore è il numero di gravidanze con incompatibilità Rh, maggiore è il numero di anticorpi Rh. Maggiore è il numero di anticorpi Rh, peggiori sono i problemi per il prossimo feto.

Come si determina un’incompatibilità Rh?

Alla prima visita ginecologica per la gravidanza, viene eseguito un esame del fattore Rh.

Se la madre è Rh-positiva, non ci sono problemi.

Se la madre è Rh-negativa, il padre del bambino deve fare un esame del sangue per determinare il suo fattore Rh:

  • Se il padre del bambino è Rh-negativo, non ci sono problemi

  • Se il padre del bambino è Rh-positivo, il bambino può essere Rh- positivo, con conseguente incompatibilità Rh

Se la madre è Rh-negativa e il padre del bambino non ha fatto il test o è Rh-positivo, verranno condotti esami del sangue durante tutta la gravidanza per ricercare anticorpi Rh.

Come procedono i medici in caso di incompatibilità Rh?

  • Madre e bambino non necessitano di trattamento se l’organismo della madre non produce troppi anticorpi Rh

Se gli esami del sangue indicano che l’organismo sta producendo molti anticorpi Rh, saranno eseguiti altri test per vedere se il bambino soffre di anemia (quantità insufficiente di globuli rossi sani). Questi esami possono includere il prelievo di un campione di sangue del bambino e un’ecografia particolare (immagini in movimento dell’interno dell’utero) per esaminare il flusso di sangue nel cervello del feto.

  • Se il bambino presenta anemia, riceverà una o più trasfusioni di sangue prima della nascita (e forse anche dopo la nascita)

  • I medici spesso somministrano farmaci chiamati corticosteroidi per favorire lo sviluppo dei polmoni del bambino

  • Quando i polmoni del bambino si sono sviluppati abbastanza per poter funzionare fuori dal corpo della madre, verrà avviato artificialmente (indotto) il travaglio

Come si previene l’incompatibilità Rh?

Se la madre è Rh-negativa, riceverà un’iniezione di immunoglobulina Rho(D). Questa iniezione rende l’organismo meno in grado di reagire al sangue Rh-positivo del bambino, riducendo la probabilità che produca anticorpi Rh che possono danneggiare il bambino. Verranno somministrate:

  • Dopo 28 settimane di gestazione

  • Entro 72 ore dal parto di un bambino con sangue Rh-positivo, anche dopo un aborto spontaneo o indotto

  • Dopo sanguinamento vaginale

  • Dopo alcuni esami (come l‘amniocentesi e il prelievo dei villi coriali) se il sangue del bambino e della madre possono mescolarsi