Panoramica sulle malattie infiammatorie intestinali (IBD)

DiAaron E. Walfish, MD, Mount Sinai Medical Center;
Rafael Antonio Ching Companioni, MD, HCA Florida Gulf Coast Hospital
Revisionato/Rivisto gen 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

Le malattie infiammatorie intestinali sono caratterizzate dall’infiammazione dell’intestino, che spesso provoca dolori addominali ricorrenti e diarrea.

I due tipi principali di malattia infiammatoria intestinale (inflammatory bowel disease, IBD) sono

Queste due malattie sono simili per molti aspetti e la diagnosi differenziale spesso risulta difficile. Tuttavia, vi sono alcune differenze. Ad esempio, il morbo di Crohn può interessare quasi tutto il tratto digerente, mentre la colite ulcerosa interessa quasi sempre solo il colon.

La causa dell’IBD non è nota, ma le evidenze suggeriscono che i normali batteri intestinali attivano incorrettamente una reazione immune in soggetti con una predisposizione genetica.

L’IBD colpisce ad ogni età ma in linea generale esordisce prima dei 30 anni, in genere fra i 14 e i 24. Alcune persone hanno il primo attacco tra i 50 e i 70 anni di età. La sua incidenza è maggiore nelle popolazioni dell’Europa settentrionale e di origine anglosassone ed è 2-4 volte più comune negli ebrei aschenaziti rispetto ai bianchi non ebrei che vivono nella stessa regione. Sono colpiti in egual misura i pazienti di sesso maschile e quelli di sesso femminile. I parenti di primo grado (madre, padre, sorella o fratello) di soggetti con IBD hanno un rischio di 4-20 volte superiore di sviluppo di IBD. La tendenza ad essere di carattere familiare è notevolmente superiore nel morbo di Crohn rispetto alla colite ulcerosa.

Sintomi della IBD

I sintomi causati dalla IBD variano in funzione della parte dell’intestino coinvolta e dalla presenza di morbo di Crohn o colite ulcerosa. I pazienti con morbo di Crohn presentano generalmente diarrea cronica e dolore addominale. I pazienti con colite ulcerosa presentano di norma episodi intermittenti di dolore addominale e diarrea emorragica. In entrambe le malattie, i pazienti con diarrea di lunga anamnesi possono perdere peso e diventare denutrite.

In alcuni casi l’IBD causa infiammazione in altre parti del corpo come articolazioni, occhi, bocca, fegato, cistifellea e cute. L’IBD aumenta inoltre il rischio di cancro nelle aree dell’intestino affette.

Sapevate che...

  • La malattia infiammatoria intestinale aumenta il rischio di cancro nelle aree dell’intestino colpite.

Diagnosi di IBD

  • Esami del sangue e delle feci

  • Endoscopia con biopsia tissutale

Per fare una diagnosi di IBD, il medico deve per prima cosa escludere altre possibili cause di infiammazione. Ad esempio, l’infezione da parassiti o batteri può causare infiammazione. Pertanto, il medico svolge numerosi accertamenti.

I campioni di feci vengono analizzati per rilevare evidenze di infezione batterica o parassitaria (acquisita durante un viaggio ad esempio), fra cui un tipo di infezione batterica (infezione da Clostridioides difficile [già noto con il nome di Clostridium difficile]) che può originare dall’uso di antibiotici.

Si eseguono anche esami per individuare infezioni a trasmissione sessuale del retto, come gonorrea, infezione dal virus dell’herpes e infezione da Chlamydia.

Durante l’endoscopia (un esame del tratto digerente eseguito con una sonda di esplorazione), si possono prelevare campioni di tessuto dalla mucosa del tratto digerente da esaminare al microscopio per individuare possibili evidenze di altre cause di infiammazione del colon (colite) o infiammazione della parte terminale dell'intestino tenue (ileo). L’asportazione e l’esame del tessuto prende il nome di biopsia.

Il medico tiene conto di altri disturbi che causano sintomi addominali simili come la sindrome dell’intestino irritabile, la colite ischemica (che si sviluppa più spesso in pazienti di età superiore a 50 anni), le sindromi da malassorbimento, fra cui la celiachia e certi disturbi ginecologici nelle donne. Per escludere altre patologie si possono eseguire esami di diagnostica per immagini, come radiografie, tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica per immagini (RMI) dell’addome. Inoltre, il medico può eseguire un’endoscopia con videocapsula per esaminare l’intestino dei soggetti che lamentano sintomi che suggeriscono morbo di Crohn.

Trattamento della IBD

  • Farmaci

  • Talvolta intervento chirurgico

  • Dieta e gestione dello stress

Sebbene non esista una cura per l’IBD, molti farmaci (vedere la tabella Farmaci che riducono l’infiammazione intestinale causata dal morbo di Crohn e la tabella Farmaci che riducono l’infiammazione intestinale causata dalla colite ulcerosa), tra cui aminosalicilati, corticosteroidi, farmaci immunomodulatori, agenti biologici e antibiotici, possono aiutare a ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi dell’IBD.

I pazienti con gravi forme della malattia richiedono talvolta l’intervento chirurgico.

Dieta e gestione dello stress

La maggior parte dei pazienti e delle loro famiglie si mostra interessata all’aspetto relativo alla dieta da seguire e alla gestione dello stress. Benché alcuni sostengano che certe diete abbiano contribuito a migliorare l’IBD, anche quelle con rigorose restrizioni del tenore di carboidrati, nell’ambito di studi clinici le diete non si sono dimostrate efficaci. In alcuni casi si consiglia l’adozione di tecniche di gestione dello stress legato all’essere affetti da una malattia cronica.

Mantenimento della salute

L’IBD aumenta il rischio di sviluppare alcune infezioni e disturbi a causa di malattie sottostanti, cattiva nutrizione o uso di farmaci immunomodulatori. Vaccinazioni ed esami diagnostici e di screening possono contribuire a ridurre il rischio.

Il vaccino antinfluenzale è necessario ogni anno per proteggere contro l’influenza. Il vaccino anti-pneumococco favorisce la protezione dalle infezioni batteriche provocate da Streptococcus pneumoniae. I soggetti di età pari o superiore a 50 anni devono ricevere il vaccino contro l’herpes zoster. I soggetti di età inferiore ai 50 anni affetti da IBD possono ricevere il vaccino dopo aver discusso con il proprio medico curante se debbano vaccinarsi. Se possibile, il vaccino contro l’herpes zoster deve essere somministrato prima che il soggetto inizi ad assumere farmaci immunomodulatori. I soggetti devono anche, se opportuno, vaccinarsi regolarmente contro tetano-difterite, epatite A, epatite B e papillomavirus umano. I vaccini anti-COVID-19 a mRNA, come quelli prodotti da Pfizer-BioNTech e Moderna, sono consigliati per le persone affette da IBD, comprese quelle che assumono farmaci immunomodulatori.

Le donne con IBD che non assumono farmaci immunomodulatori devono sottoporsi allo screening del tumore della cervice con un test di Papanicolaou (Pap test) ogni 3 anni. Le donne con IBD che assumono farmaci immunomodulatori devono fare un Pap test ogni anno.

I soggetti con IBD che assumono o hanno in programma di assumere farmaci o agenti biologici immunomodulatori devono sottoporsi allo screening del tumore della pelle ogni anno, usare creme solari e indossare indumenti protettivi.

I soggetti a rischio di ridotta densità ossea (osteoporosi) devono sottoporsi ad esami di assorbimetria a raggi x a doppia energia (dual-energy x-ray absorptiometry, DEXA).

Ulteriori informazioni

Le seguenti sono alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. Crohn’s and Colitis Foundation of America: informazioni generali su morbo di Crohn e colite ulcerosa, comprende l’accesso a servizi di sostegno

  2. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK)—Crohn Disease: informazioni generali sul morbo di Crohn, incluse informazioni su ricerca e sperimentazione clinica

  3. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK)—Ulcerative Colitis: informazioni generali sulla colite ulcerosa, incluse informazioni sulla ricerca e sulla sperimentazione clinica