Alcune persone percepiscono un’incompatibilità del proprio genere col sesso anatomico, mentre altre ritengono di non essere né uomini né donne, ma una via di mezzo, una combinazione dei due, oppure di avere un’identità mutevole.
I soggetti con disforia di genere manifestano un disagio o una compromissione funzionale correlati alla mancata corrispondenza tra il sesso anatomico e l’identità di genere.
I medici basano la diagnosi su sintomi significativi di disagio psicologico (come ansia o depressione) in un soggetto transgender.
Le opzioni di trattamento per alleviare il disagio includono la psicoterapia e, talvolta, la terapia ormonale di affermazione del sesso o l’intervento chirurgico di riassegnazione del genere.
Alcune persone sentono costantemente di vivere in un corpo incompatibile con il proprio senso interiore del sé inteso come maschile, femminile o di altro tipo (identità di genere). Tali sensazioni possono presentarsi già nell’infanzia. Ad esempio, alcuni soggetti definiti di sesso maschile alla nascita si sentono donne intrappolate in un corpo di uomo e viceversa. Questa discrepanza (definita incongruenza di genere o non conformità di genere) non viene considerata un disturbo, se non causa al soggetto notevole sofferenza o compromette fortemente le sue capacità funzionali. Tale sofferenza consiste generalmente in una combinazione di ansia, depressione e irritabilità.
Alcuni pensano di non essere né uomini né donne, ma una via di mezzo, una combinazione dei due, oppure di avere un’identità mutevole. Genderqueer è un vocabolo polivalente che si riferisce ad alcune di queste varianti di identità di genere. Altri termini che possono venire utilizzati includono non binario e asessuato.
Non è noto quante persone siano interessate dalla disforia di genere, ma si stima che interessi da 5 a 14 bambini su 1.000 di sesso maschile alla nascita e 2-3 su 1.000 di sesso femminile alla nascita. Molte persone che si identificano come transgender soddisfano i criteri della disforia di genere.
Nel travestitismo Travestitismo Il travestitismo comporta eccitazione sessuale intensa e ricorrente derivante dal vestirsi come l’altro sesso. Il feticismo di travestimento è un travestitismo che causa notevole sofferenza... maggiori informazioni , il soggetto (quasi sempre uomo) prova eccitazione sessuale a indossare abiti dell’altro sesso, ma non è interiormente convinto di appartenere a quel sesso.
Alcuni soggetti con disforia di genere percepiscono un’incompatibilità tra il sesso anatomico e l’identità di genere che è completa, grave, sconvolgente e duratura, e sono propensi a richiedere trattamenti farmacologici e procedure per risolverla. Per descrivere questa patologia è stato utilizzato il termine transessualità, ma è caduto in disuso tra i professionisti; tuttavia, molti soggetti con identità di genere diversa da quella generalmente associata al proprio sesso biologico si riferiscono a sé stessi come “trans”.
La maggior parte di queste persone è costituita da soggetti biologicamente maschi che, talvolta fin dall’infanzia, si identificano come femmine e guardano con orrore i propri genitali e il proprio aspetto maschile. Tuttavia, la maggior parte dei bambini con problemi di identità di genere non diventa un adulto transessuale.
Coloro che nascono con genitali non chiaramente maschili o femminili (genitali ambigui Sintomi ) o che presentano un’anomalia genetica, come la sindrome di Turner Sindrome di Turner La sindrome di Turner è un’ anomalia dei cromosomi sessuali nella quale le ragazze nascono con uno dei due cromosomi X parzialmente o completamente assente. La sindrome di Turner è causata dalla... maggiori informazioni o la sindrome di Klinefelter Sindrome di Klinefelter La sindrome di Klinefelter è un’ anomalia dei cromosomi sessuali nella quale i bambini maschi nascono con due o più cromosomi X, invece di uno, e un cromosoma Y (XXY). La sindrome di Klinefelter... maggiori informazioni , possono manifestare vari gradi di disforia di genere. Quando però i bambini sono chiaramente e costantemente trattati e cresciuti o come maschi o come femmine, persino quando i genitali sono ambigui, la maggior parte di essi possiede un’identità di genere ben definita.
Sintomi della disforia di genere
Di solito, la disforia di genere nei bambini si sviluppa tra i 2 e i 3 anni d’età.
Sintomi della disforia di genere nei bambini
I bambini con disforia di genere possono:
prediligere il travestitismo
insistere di appartenere all’altro sesso
desiderare di svegliarsi trasformati nell’altro sesso
preferire la partecipazione a giochi e attività collegate all’altro sesso
provare sensazioni negative rispetto ai propri organi genitali
Ad esempio, una bambina può insistere sul fatto che le crescerà un pene e diverrà un maschio oppure urinare in posizione eretta. Un bambino può fantasticare di essere una bambina ed evitare giochi maneschi e competitivi; può sedersi per urinare e desiderare che il pene e i testicoli spariscano. Per i ragazzi affetti da disforia di genere la sofferenza derivante dal cambiamento fisico che si verifica durante la pubertà è spesso seguita dalla richiesta di un trattamento che possa rendere il loro corpo più simile a quello di una donna.
Tuttavia, la maggior parte dei bambini che prediligono attività considerate più idonee all’altro sesso (definito comportamento non conforme al genere) non presenta disforia di genere. E molto pochi dei bambini a cui viene effettivamente diagnosticata la disforia di genere continuano ad essere disforici di genere da adulti. Di conseguenza, se o quando supportare il sociale di un bambino e/o la transizione medica all’altro sesso è oggetto di discussione.
Sintomi della disforia di genere negli adulti
Sebbene la maggior parte dei disforici di genere inizi ad accusare i sintomi o a sentirsi diverso nella prima infanzia, alcuni non riconoscono queste sensazioni sino all’età adulta.
Le persone, di solito uomini, inizialmente possono solo travestirsi e non ammettere di identificarsi con l’altro sesso fino a un momento successivo della loro vita. Alcuni di questi uomini sposano donne o lavorano in settori stereotipicamente maschili per eludere o negare il loro desiderio di appartenere all’altro sesso. Una volta accettato tale desiderio, molti di loro adottano pubblicamente un ruolo di genere femminile soddisfacente e convincente, con o senza terapia ormonale o intervento chirurgico di conferma del genere (precedentemente chiamato intervento chirurgico di riassegnazione del sesso). Altri invece hanno problemi, come ansia Panoramica sui disturbi d’ansia L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine normalmente provata dall’uomo. È presente anche in un ampio ventaglio di disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo d’ansia... maggiori informazioni , depressione Depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando... maggiori informazioni e comportamento suicidario Depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando... maggiori informazioni . Lo stress per non essere accettati a livello sociale o familiare può causare o contribuire a peggiorare questi problemi.
Diagnosi della disforia di genere
Valutazione di un medico basata su determinati criteri
Molti bambini con disforia di genere non vengono sottoposti a una valutazione medica se non tra i 6 e i 9 anni di età.
Il medico effettua la diagnosi di disforia di genere quando il soggetto (bambino o adulto):
sente che il suo sesso anatomico non corrisponde alla sua identità di genere e questa sensazione dura da almeno 6 mesi
soffre molto oppure non può svolgere normalmente le funzioni quotidiane a causa di questa sensazione
presenta determinati altri sintomi, che variano in base alla fascia di età
Gli altri sintomi necessari affinché il medico diagnostichi la disforia di genere sono leggermente diversi nell’infanzia rispetto all’adolescenza e all’età adulta.
I bambini devono anche presentare almeno sei dei seguenti sintomi:
desiderio forte e persistente di appartenere all’altro sesso oppure insistenza nell’affermare di essere dell’altro (o di un altro) sesso
predilezione a vestirsi con indumenti dell’altro sesso e, nelle ragazze, resistenza a indossare abiti prettamente femminili
predilezione a fingere di essere dell’altro sesso durante il gioco
predilezione per giocattoli, giochi e attività tipici dell’altro sesso
predilezione per compagni di gioco dell’altro sesso
forte rifiuto di giocattoli, giochi e attività tipici del genere corrispondente al proprio sesso anatomico (ad esempio, il bambino che rifiuta di giocare con le macchinine o il pallone da calcio)
forte avversione per il proprio aspetto anatomico
forte desiderio delle caratteristiche sessuali corrispondenti alla propria identità di genere
Adolescenti e adulti devono anche presentare uno o più dei seguenti sintomi:
forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali e, per i giovani adolescenti, di impedire lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (quelli che compaiono nella pubertà)
forte desiderio delle caratteristiche sessuali corrispondenti alla propria identità di genere
forte desiderio di appartenere all’altro (o di un altro) sesso
forte desiderio di vivere ed essere trattati come se si fosse di un altro sesso
forte convinzione di avere la sensibilità e il modo di reagire tipico di un altro sesso
Trattamento della disforia di genere
Psicoterapia
Talvolta, terapia ormonale di affermazione del genere
Talvolta, chirurgia di conferma del genere e altri interventi chirurgici correlati al sesso
Gli adulti che sentono di avere un sesso che dal punto di vista anatomico non corrisponde alla loro identità di genere possono non avere necessità di trattamento, purché non abbiano stress psicologico o problemi funzionali a livello sociale. Alcune persone sono soddisfatte dal cambiamento del proprio ruolo di genere ottenuto lavorando, vivendo e vestendosi secondo i canoni dell’altro sesso. Tale approccio può comprendere l’ottenimento di un documento di identificazione (come la patente di guida) che li aiuti a lavorare e a vivere in società come persone del sesso opposto. Essi possono non avvertire mai il desiderio di modificare il proprio aspetto anatomico. Molti non presentano sintomi compatibili con un disturbo mentale. Nella maggior parte delle culture occidentali, la gran parte dei soggetti con disforia di genere grave che richiede il trattamento è costituita da soggetti di sesso anatomico maschile che si identificano come femmine e guardano con orrore i propri genitali e il proprio aspetto maschile.
Sebbene molti di essi chiedano un aiuto terapeutico, non desiderano una terapia psicologica. Richiedono piuttosto la terapia ormonale e/o un intervento chirurgico che facciano in modo che il loro aspetto fisico somigli all’identità di genere percepita.
Molti sembrano essere aiutati da una combinazione di:
Ormonoterapia
Elettrolisi
Eventualmente, l’intervento chirurgico di conferma del genere, che è irreversibile
La psicoterapia non è più richiesta prima che i soggetti possano ricevere la terapia ormonale e/o sottoporsi all’intervento chirurgico di conferma del genere. Tuttavia, gli operatori sanitari della salute mentale possono essere d’aiuto:
Determinando l’eventuale presenza di disturbi di salute mentale (come depressione Depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando... maggiori informazioni o disturbo da uso di sostanze Disturbi da uso di sostanze I disturbi da uso di sostanze in genere includono serie di comportamenti nei quali le persone continuano a utilizzare una sostanza (per esempio una sostanza per uso ricreativo) nonostante i... maggiori informazioni )
Aiutando le persone ad affrontare problemi (come disapprovazione o discriminazione) che la condizione potrebbe aver provocato
Aiutando le persone a trovare un modo per esprimere il genere percepito in modo confortevole
Se applicabile, aiutandoli a modificare i ruoli di genere, fare coming out e passare all’altro sesso
Terapia ormonale di affermazione del genere
Alcuni disforici di genere, oltre ad adottare l’abbigliamento, il comportamento e le abitudini del sesso opposto, seguono anche opportune terapie ormonali per modificare i propri caratteri sessuali secondari:
Nei soggetti di sesso biologico maschile, l’impiego degli estrogeni (ormoni femminili) provoca sviluppo mammario e altri cambiamenti somatici, come meno peluria sul viso e sul corpo, l’involuzione dei genitali (atrofia genitale) e l’incapacità di mantenere l’erezione.
Nei soggetti di sesso biologico femminile, l’impiego dell’ormone maschile testosterone determina la crescita di peli sul volto, l’abbassamento del timbro vocale e modificazioni dell’odore e della distribuzione del grasso e dei muscoli corporei.
Oltre agli effetti fisici, la terapia ormonale ha notevoli effetti psicologici benefici, come il sentirsi più a proprio agio, meno ansiosi e maggiormente in grado di interagire in base al genere preferito.
Intervento chirurgico di conferma del genere
Altre persone richiedono un intervento chirurgico di conferma del genere. Questo tipo di intervento chirurgico è irreversibile.
Per entrambi i sessi, l’intervento chirurgico è preceduto da
uso di una terapia ormonale specifica (a base di estrogeni in caso di passaggio da uomo a donna e di testosterone nel caso contrario)
almeno un anno di vita completamente nel ruolo del sesso opposto
Nei soggetti di sesso biologico maschile, l’intervento comporta l’asportazione di parte del pene e dei testicoli e la creazione di una vagina artificiale. La parte di pene restante funge da clitoride. Di solito, questa parte è sensibile a livello sessuale e rende possibile l’orgasmo. La trasformazione da uomo a donna può anche includere interventi di chirurgia estetica non genitale per creare o migliorare gli attributi femminili (per esempio, aumento delle dimensioni del seno, rinoplastica, lifting delle sopracciglia, condrolaringoplastica [riduzione del pomo d’Adamo] e/o rimodellazione della mandibola). Alcune persone si sottopongono a interventi chirurgici delle corde vocali per modificare la qualità della voce.
Nei soggetti di sesso biologico femminile, l’intervento comporta l’asportazione delle mammelle (mastectomia) e, talvolta, degli organi riproduttivi interni (utero e ovaie), la chiusura della vagina e la creazione di un pene artificiale e, di solito, di uno scroto. I risultati dell’intervento da donna a uomo sono meno soddisfacenti di quelli dell’intervento da uomo a donna dal punto di vista estetico e funzionale, il che forse spiega il numero più basso di donne che ricorre all’intervento chirurgico di conferma del genere. Inoltre, sono frequenti le complicanze, prevalentemente problemi urinari. Tuttavia, le tecniche dell’intervento da donna a uomo continuano a migliorare e un numero crescente di soggetti di sesso femminile richiede l’intervento.
Sebbene le persone con grave disforia di genere che si sottopongono a un intervento di conferma del genere non possano avere figli, molte riescono a condurre relazioni sessuali gratificanti. Spesso, dopo l’intervento, si conserva la capacità di raggiungere l’orgasmo e alcuni soggetti riferiscono di sentirsi, per la prima volta, a proprio agio dal punto di vista sessuale. Tuttavia, poche affrontano l’intervento di conferma del genere al solo scopo di poter funzionare sessualmente come l’altro sesso. Generalmente, la motivazione è di ritrovarsi con l’identità di genere dettata dall’io più profondo.