Malattia IgG4-correlata

(IgG4-RD)

DiCory Perugino, DO, Harvard Medical School
Revisionato/Rivisto giu 2022
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La malattia correlata alle immunoglobuline G4 (immunoglobulin G4-related disease, IgG4-RD) è un disturbo immunitario non comune che di solito interessa svariati tessuti e organi con lo sviluppo di masse simili a tumori e/o ingrossamento indolore.

  • I sintomi dipendono dagli organi interessati.

  • La maggior parte dei soggetti con IgG4-RD sono uomini di mezz’età, ma la malattia può colpire soggetti di qualsiasi età e sesso.

  • La causa esatta dell’IgG4-RD è sconosciuta, ma probabilmente è collegata a un problema del sistema immunitario.

  • La IgG4-RD può danneggiare gli organi prima che si manifestino sintomi e ci si rivolga al medico.

  • L’ingrossamento degli organi può far sospettare un tumore fino a quando non viene formulata la diagnosi. 

  • Di solito per la diagnosi è necessaria la biopsia.

  • Il trattamento prevede il ricorso a corticosteroidi e rituximab, farmaci che modificano l’attività del sistema immunitario, e talvolta a un intervento chirurgico.

Le immunoglobuline sono anticorpi, vale a dire proteine che intervengono nelle difese del sistema immunitario dell’organismo. Le immunoglobuline contribuiscono a proteggere dall’invasione di corpi estranei o pericolosi, come batteri, virus e cellule tumorali. L’organismo produce migliaia di immunoglobuline diverse, raggruppate in 5 classi (IgM, IgG, IgA, IgE e IgD) alcune delle quali (ad es. IgA e IgG) sono a loro volta suddivise in sottoclassi.

La IgG4 è la meno comune delle 4 sottoclassi di IgG. Svolge varie funzioni normali nell’organismo, ma nella malattia IgG4-correlata, le cellule immunitarie che producono la IgG4, insieme ad altre cellule correlate, si accumulano in modo anomalo in determinati organi danneggiandoli. Gli organi colpiti possono ingrandirsi e infine riempirsi di tessuto cicatriziale (fibrosi) lasciando un danno permanente.

Possono essere colpiti uno o più organi; gli 11 organi tipicamente interessati dalla IgG4-RD sono

  • pancreas (organo che secerne succhi digestivi e ormoni come l’insulina)

  • dotti biliari (piccoli canali che trasportano la bile, un liquido che favorisce la digestione)

  • ghiandole lacrimali

  • tessuti orbitali (tessuti che circondano l’occhio)

  • ghiandole salivari (ghiandole situate sotto il lato della mandibola e dietro l’angolo della mandibola)

  • polmoni

  • Reni

  • tessuti retroperitoneali (nella parte posteriore dell’addome)

  • aorta (il vaso sanguigno principale che trasporta il sangue dal cuore al resto del corpo)

  • meningi (strati di tessuto che rivestono il cervello e il midollo spinale)

  • tiroide (ghiandola situata nella parte anteriore del collo che controlla molte attività corporee)

Sintomi della malattia correlata alle IgG4

Alcuni sintomi comuni della IgG4-RD sono linfonodi ingrossati e perdita di peso. La perdita di peso è particolarmente comune quando sono coinvolti diversi organi e/o quando il pancreas non produce una quantità sufficiente degli enzimi necessari per la digestione. La IgG4-RD non causa febbre.

Altri sintomi sono specifici degli organi interessati:

  • Pancreas e dotti biliari: se la IgG4-RD colpisce il pancreas, può causare ittero (ingiallimento della cute) se il gonfiore del pancreas blocca il flusso di bile dal fegato al tubo digerente. Inoltre, i soggetti possono sviluppare una pancreatite acuta, che causa dolore addominale e nausea. Alcuni soggetti sviluppano pancreatite cronica e hanno sintomi di insufficienza pancreatica (per esempio flatulenza, sensazione di pienezza, diarrea, sottonutrizione, perdita di peso, diabete).

  • Tessuti retroperitoneali (addominali): i soggetti affetti da IgG4-RD con interessamento dei tessuti retroperitoneali possono non manifestare sintomi, oppure possono manifestare dolore alla schiena o al fianco. La fibrosi retroperitoneale può comprimere gli ureteri (i dotti che portano l’urina dai reni alla vescica), bloccando il flusso di urina e aumentando la pressione nei reni, eventualmente danneggiandoli. Talvolta, vengono colpite le pareti dell’aorta, con il rischio di aneurisma aortico.

  • Ghiandole salivari e lacrimali: in genere, queste ghiandole, se interessate, causano un notevole gonfiore, indolore, su uno o entrambi i lati del viso, sotto il mento o sopra la parte esterna delle palpebre superiori. Secchezza orale e/o oculare non sono comuni.

  • Orbita: I soggetti con IgG4-RD che colpisce le orbite, e in particolare i muscoli che controllano i bulbi oculari, possono sviluppare protrusione oculare (proptosi), gonfiore e dolore intorno agli occhi o dolore durante i movimenti.

  • Polmoni: Se l’IgG4-RD colpisce i polmoni, i soggetti possono non manifestare sintomi oppure possono avere tosse, respiro affannoso o dolore acuto durante la fase inspiratoria, spesso dovuti a infiammazione della pleura (i due sottili strati di tessuto che separano i polmoni dalla parete toracica).

Diagnosi della malattia correlata alle IgG4

  • Biopsia

  • Esami del sangue

  • Diagnostica per immagini

Generalmente, per distinguere la IgG4-RD da altre cause di ingrossamento di alcuni organi e/o gonfiore dei linfonodi, è necessario procedere a una biopsia.

Di solito, per misurare i livelli di IgG4 e di altre immunoglobuline il medico esegue esami del sangue, ma anche se la malattia causa la produzione di IgG4 da parte delle cellule, i livelli di IgG4 non sempre sono elevati. Inoltre, anche altre malattie possono causare livelli elevati di IgG4. Vengono eseguiti anche altri esami del sangue per individuare gli organi interessati.

Di solito, il medico esegue una TC o RMI delle zone sintomatiche (come ad esempio orbite, torace, addome e bacino). Inoltre, può eseguire esami di diagnostica per immagini di altre aree per individuare altri organi eventualmente coinvolti, ma che non causano sintomi.

Talvolta, è utile analizzare le urine e le feci.

Trattamento della malattia correlata alle IgG4

  • Corticosteroidi

  • Rituximab

  • Talvolta, intervento chirurgico

Il trattamento della IgG4-RD mira a ridurre l’infiammazione e a bloccare gli effetti della malattia.

Spesso il trattamento iniziale prevede la somministrazione di un corticosteroide orale (per esempio, prednisone) per 2-4 settimane, seguita da una graduale riduzione nell’arco di 2-3 mesi. Nei casi in cui i corticosteroidi risultano non adeguati (per esempio, nei soggetti con diabete incontrollato), spesso si ricorre a rituximab, un farmaco che modifica l’attività del sistema immunitario. Il rituximab è quasi sempre efficace nel trattamento della IgG4-RD attiva.

In genere, le funzioni dell’organo tornano normali dopo il trattamento. Tuttavia, se in un organo si era già formata una grande quantità di tessuto cicatriziale, è possibile che la funzionalità non venga più recuperata del tutto.

Per alcuni soggetti sono necessarie procedure chirurgiche, come il posizionamento di stent per risolvere l’ostruzione degli ureteri (i dotti che portano l’urina dai reni alla vescica) o dei dotti biliari.